26 de junio de 2008

Ufficiale: l'Italia è di Lippi "Sono felice e motivato"

 

La Figc annuncia il ritorno del c.t. campione del Mondo, che aveva lasciato dopo il trionfo in Germania e 29 partite con appena due sconfitte. Martedì a Roma la presentazione

Marcello Lippi torna alla guida della Nazionale. LaPresse

Marcello Lippi torna alla guida della Nazionale. LaPresse

ROMA, 26 giugno 2008 - Marcello Lippi è il nuovo c.t. della Nazionale. Il tecnico di Viareggio torna sulla panchina dell'Italia, che aveva guidato alla vittoria nel Mondiale di Germania 2006. L'ex mister della Juventus, che aveva lasciato l'Italia per le polemiche legate a calciopoli, sarà presentato martedì 1 luglio in una conferenza stampa a Roma: l'obiettivo sarà il Mondiale 2010 in Sud Africa. Tra il 2004 e il 2006, Lippi aveva guidato l'Italia per 29 partite, ottenendo 17 vittorie, 10 pareggi e 2 sconfitte.

La Federazione non ha reso nota la durata del contratto di Lippi, ma sarà quasi certamente un biennale. Con obiettivo, ovviamente, i Mondiali del 2010. I dettagli saranno stabiliti prima della conferenza di presentazione di martedì.

"Sono molto, molto, molto felice. E sono molto motivato. Alla prossima settimana". Così il neo c.t. ha commentato la sua nomina, dando l'appuntamento al vernissage di presentazione

 

Donadoni: "Cancellati due anni per un rigore"
Il c.t. commenta la decisione di cambiare la guida della Nazionale: "Una partita non può far dimenticare quanto di positivo è stato fatto negli ultimi due anni. I giocatori hanno dato il massimo". Sul mancato indennizzo: "Non voglio nessun riconoscimento"

Roberto Donadoni lascia la Nazionale senza sbattere la porta. Ansa

Roberto Donadoni lascia la Nazionale senza sbattere la porta. Ansa

ROMA, 26 giugno 2008 - Se ne va in punta di piedi, senza sbattere la porta. Roberto Donadoni lascia il palazzo della Figc, dopo che il presidente Abete gli ha comunicato che il suo contratto con la Nazionale "è esaurito" , ma non si sfoga. "Dispiace che un calcio di rigore abbia determinato questa situazione - è il primo commento dell'ormai ex c.t. -. In questi due anni la mia Italia ha fatto anche qualcosa di positivo, un'ultima partita non può cancellarlo".

SENZA RIMPIANTI - "E' stata un'esperienza stupenda che rifarei domattina senza cambiare nulla - prosegue Donadoni -. Sono soddisfatto di quello che hanno fatto i giocatori. Hanno dato il massimo. Ringrazio Abete, Guido Rossi, tutto il mio staff. Non mi sono mai sentito solo perché attorno a me avevo, i giocatori, lo staff e tanta gente". Sui dettagli del divorzio l'uomo che ha guidato l'Italia fino ai quarti di Euro 2008 spiega: "Non c'è alcun riconoscimento economico e non lo voglio. Non è una questione di soldi. Possono far comodo a tutti, ma non è mai stato un mio problema". Poi il retroscena: "Il giorno delle convocazioni, quando il presidente mi annunciò la possibilitá del risarcimento, io dissi che non c'era bisogno".

IL FANTASMA DI LIPPI - Durante tutta la sua gestione, lunga 23 partite che hanno visto avvicendarsi in maglia azzurra 59 giocatori, Donadoni ha sempre dovuto convivere col fantasma di Marcello Lippi. "Se ne parla da due anni - ricorda Donadoni -. Ognuno ha il suo modo di proporsi alla gente, non sono io a dover insegnare agli altri come comportarsi. Al presidente Abete non ho chiesto se c'è stato un incontro con Lippi. Ognuno è libero di fare quel che vuole, io non discuto i comportamenti degli altri. Non voglio cadere in mancanza di eleganza".

gasport

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