L'AGENZIA DI STAMPA "INFORM" RIVOLGE LA SEGUENTE DOMANDA AL SOTTTOSEGRETARIO AGLI ESTERI ALFREDO MANTICA...
Mancano pochi mesi alla Conferenza mondiale dei giovani italiani all’estero. Cosa si aspetta da questo appuntamento che per il mondo dell’emigrazione si presenta come l’evento più importante dell’anno?
All’incontro, che si terrà dal 10 al 12 dicembre presso la Fao a Roma. dovrebbero partecipare fra i 400 ed i 500 delegati, circa 200 invitati, selezionati attraverso i partiti e le regioni, nonché lavoratori all’estero di nuova emigrazione di cui credo si debba tenere conto. Ho molte ambizioni di carattere politico su questa assemblea, in fondo le domande da rivolgere ai giovani sono quasi banali: cosa vorrà dire far parte della comunità nazionale nel 2020? Quali sono i legami con l’identità culturale e quale significato ha la politica italiana all’estero? So che avremo delle risposte parziali perché il metodo di selezione dei delegati è comunque legato ai Comites e quindi non rappresenta tutta la realtà dell’emigrazione. Mi auguro che le classi dirigenti giovanili all’estero abbiano anche la voglia di provocare e di vivacizzare il dibattito in modo da dare senso all’assemblea e quindi aprire la strada alla realizzazione di un’altra riunione che potrebbe avere luogo tra due anni. Se invece la cosa dovesse essere molto burocratica, per così dire da documento finale, avremmo allora solo offerto una bella passeggiata a Roma a questi giovani.
INFORM
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