27 de agosto de 2008

IL NUOVO ALBUM DI JOVANOTTI

lorenzo-safari-jovanotti[1] Ci aveva lasciato un anno fa con la sua Ode al Sergente Pepe, un omaggio al capolavoro dei Beatles “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” accompagnato da un video di Oliviero Toscani. A gennaio lo abbiamo ritrovato, Jovanotti, con il nuovo album Safari, un’esplorazione musicale (“Safari” nella lingua africana swahili significa proprio “viaggio”) concepita e registrata prevalentemente a Los Angeles sotto l’occhio vigile del regista Marco Ponti (“Santa Maratona”), che ha documentato l’ennesima avventura Oltreoceano di Jova con un lungometraggio battezzato La luna di giorno. Poi, il trionfo del singolo Fango e della ballata A te. E oggi i remix, un “cadeau” estivo per i fan.
A chi legge con attenzione il libretto di “Safari”, uscito anche in versione deluxe con tre canzoni in più (“Come parli l’italiano”, “Nel mio tempo” e “Il gioco del mondo”), non può sfuggire che si tratta di un disco importante, musicalmente sfarzoso e ricco di collaborazioni illustri. Ci sono il fedele Saturnino, il produttore Michele Canova Jorfida, il grande arrangiatore Celso Valli, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, Michael Franti degli Spearhead, Ben Harper, i due pilastri del reggae e delle sue moderne contaminazioni elettroniche Sly & Robbie, e persino il leggendario musicista brasiliano Sergio Mendes.
La forza delle nuove canzoni, tuttavia, sta nella loro semplicità, quella semplicità apparente che riveste e cela la complessità di ciò che è destinato a rimanere nel tempo. Safari è senza dubbio l’opera compiuta di un cantautore capace di raccontare le emozioni e di scolpire le melodie che le renderanno immortali. E se il singolo di lancio Fango, un successo radiofonico e un trionfo di vendita digitale, ha rappresentato l’elemento di continuità con il passato di Lorenzo, la struggente A te gli ha restituito il riconoscimento più ambìto della prima edizione del Premio Mogol.
Il viaggio continua con “Club adventures in safari”, i remix. Undici rivisitazioni dance della title-track uscite anche in una preziosa edizione in vinile da collezione. Il brano, un funk esplosivo frutto della collaborazione con il frontman dei Negramaro Giuliano Sangiorgi, è abbinato a un suggestivo videoclip diretto a Rio De Janeiro da Ambrogio Lo Giudice, lo stesso regista che firmò L’ombelico del mondo e Falla girare.
Dopo un disco da ascoltare, e da amare, una hit da ballare. Tutta l’estate!

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