L'una-tantum prevista tra le misure anti-crisi andrebbe da un minimo di 200 euro ad un massimo di 1.000 euro
ROMA - In attesa che venerdì il consiglio dei ministri vari la manovra complessiva anticrisi, ci sono le prime indiscrezioni su una delle misure più attese, il bonus familiare.
BONUS - Il bonus familiare, l'una-tantum prevista tra le misure anti-crisi, andrebbe da un minimo di 200 euro ad un massimo di 1.000 euro. Sarebbe questa l'ultima versione dei tecnici sul tavolo del governo che domani si appresta a varare il piano anticrisi. Il tetto di reddito salirebbe a 22.000 euro (rispetto ai 20.000 delle simulazioni iniziali).
Secondo le ipotesi tecniche, un pensionato solo, per esempio, prenderà un contributo di 200 euro se ha un reddito annuo fino a 15.000 euro. Per le famiglie gli scaglioni di reddito sarebbero tre: 17.000, 20.000, 22.000. Il contributo varierà anche a seconda del numero dei figli. Al massimo l'una tantum per le famiglie dovrebbe variare da un minimo di 300 euro ad un massimo di 1.000 euro. Secondo fonti tecniche al lavoro sul dossier, il costo di questa misura dovrebbe aggirarsi intorno ai 2,3 miliardi di euro.
MISURE PER I PRECARI - Il provvedimento anticrisi prevede anche misure per i precari. Saliranno infatti dagli attuali 600 milioni a 1-1,2 miliardi di euro le risorse per gli ammortizzatori sociali. Il provvedimento estenderà inoltre la cassa integrazione in deroga anche ai lavoratori con contratto a termine e di somministrazione. A quanto si apprende da fonti ministeriali, per i collaboratori che non hanno un contratto di lavoro dipendente (ad esempio i co.co.pro), saranno previste forme di tutela non assimilabili alla cassa integrazione: probabilmente si tratterà di un una tantum.
tgcom
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