Promosse carezze della buonanotte...
Chi dorme non piglia pesci, ma chi fa sesso prima di dormire, ha sicuramente molti vantaggi. E' la scienza stessa a sdoganare definitivamente l'attività sessuale come elisir del sonno e a promuovere le carezze della buonanotte. Insomma una buona dose di sesso prima di addormentarsi regala sogni d'oro e notti tranquille, perché abbina all'azione stimolante un'impareggiabile sensazione di relax. A garantire l"effetto camomilla' sono gli esperti tedeschi di medicina del sonno della German Sleep Society (Dgsm), riuniti a Kassel, in Germania, per la loro convention annuale. Gli specialisti a congresso confermano le virtù benefiche di un sonno sano sulla salute dell'intero organismo, e bacchettano senza mezzi termini i 'forzati della veglia': dormire poco non è certo un vanto, avvertono i medici.
Per assicurarsi notti ristoratrici, gli esperti della Dgsm promuovono stili di vita alleati del benessere come dieta sana ed esercizio fisico costante. Ma dicono no alle attività sportive serali: "Determinano il rilascio di ormoni stimolanti" che mantengono il corpo attivo e il cervello sveglio, complicando e ritardando l'addormentamento. Unica eccezione il sesso: un'attività che impegna il fisico, spiegano, ma che al contempo lo distende e aiuta a scivolare senza problemi fra le braccia di Morfeo. E dormire bene previene molte malattie, ribadiscono gli specialisti, preoccupati per l'abitudine sempre più diffusa di 'risparmiare' sul sonno.
Una ricerca americana rincara la dose. Dormire poco infatti, spiegano i ricercatori americani della Fondazione Nazionale sul Sonno, mette a rischio anche le prestazioni sessuali. Molti problemi coniugali deriverebbero, secondo questo sudio, proprio da disturbi legati al sonno. Molti americano sarebbero talmente assonnati infatti da non praticare più alcuna attività sessuale.
Complici i ritmi frenetici della vita moderna, ricordano gli esperti della Ggsm, nel mondo industrializzato il tempo dedicato ai sogni si è ridotto progressivamente di un'ora e mezza. Tanto che un tedesco medio dorme oggi circa 7 ore. Anche se il fabbisogno di sonno è soggettivo e non esiste una formula ideale, ammettono gli specialisti, la moda di ridurre al minimo le ore di sonno viene da lontano.
"Quattro ore di sonno per gli uomini, 5 per le donne e 6 per gli idioti", era già la ricetta di Napoleone Bonaparte. Anticipatore di un trend che anche ai giorni nostri contagia uomini politici e potenti della Terra. "Ma chi cerca di impressionare gli altri dormendo 'quanto basta' si muove su un terreno molto pericoloso", è il monito degli esperti.
Che siano le 8 ore 'prescritte' dalla saggezza popolare, oppure le 9 ore o forse più predicate da attrici e modelle che fanno della buonanotte una cura di bellezza, "ognuno ha bisogno di dormire", assicurano i medici della Dgsm. "E non esiste alcuna prova che certe persone riescano ad 'allenare' il proprio organismo abituandolo nel tempo a farsi bastare il minimo sonno indispensabile", precisano gli scienziati.
Se inizialmente si pensava che il sonno disturbato fosse causato da alcune condizioni patologiche, aggiungono, oggi il rapporto causa-effetto si è invertito ed è stato dimostrato che alcune malattie sono scatenate proprio dall'insonnia cronica. "Problemi cardiaci o cardiocircolatori", per esempio, "possono precipitare nei pazienti che dormono male per un lungo periodo". Si è stabilita inoltre una significativa correlazione fra disturbi del sonno e patologie come demenza o Parkinson. Secondo uno studio, in particolare, "il 69% dei malati di Parkinson ha sofferto di problemi di sonno nei decenni precedenti. Disturbi che a volte erano iniziati già nell'infanzia". Secondo le ricerche, infatti, "circa il 40% dei bimbi piccoli ha un sonno problematico" possibile 'anticamera' di "disturbi mentali, paure, depressione o iperattività".
E "più o meno un terzo dei pre-adolescenti e degli adolescenti, con punte ancore piu' alte in Giappone, sperimenta attacchi di sonno durante il giorno" dormendo male di notte. Per migliorare il sonno dei più piccoli, gli specialisti suggeriscono di limitare al massimo il 'consumo' di pc e tv, perché "basta un'ora al giorno davanti a computer e televisione per compromettere il riposo". Ma oltre alla quantità del tempo trascorso davanti a uno schermo, conta anche la qualità di ciò che si guarda: "Certi show o videogame possono provocare degli incubi", chiudono i medici.
tgcom
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