"Se bevuto con moderazione"
Il vino fa buon sangue ma anche buon sesso. Tre bicchieri al giorno infatti e sotto le lenzuola il successo è assicurato. "Il vino rosso, se bevuto nelle giuste dosi, aumenta il piacere sessuale favorendo l'erezione e ritardando lievemente il riflesso eiaculatorio" . Sono questi i risultati presentati nel convegno Vino & Salute, che si è svolto svolto a Lanciano, dal prof. Andrea Ledda dell'Università dell'Aquila.
Sui rapporti tra vino e sesso del resto sono tantissime le testimonianze storiche.
Dioniso per i Greci, Bacco per i Romani. Erano questi gli dei del vino e dell’estasi. Anche sessuale. Il gustoso nettare ha sempre rappresentato la principale fonte di massa per stimolare l’erotismo. Già a Babilonia veniva assunta durante le celebrazioni pubbliche e nei templi, dove gli ebbri si univano alle sacerdotesse di Ishtor, dea dell’amore. Re e dignitari erano i primi a soddisfare le proprie brame, poi con la distribuzione del vino anche al popolo la festa si trasformava in un’orgia collettiva.
Nell’antico Egitto per far diventare magico il vino gli venivano aggiunte erbe particolari, e famosa era la ricetta di Cleopatra contenente oppio e sostanze allucinogene, come belladonna o mandragora.
Successivamente, Ippocrate ribadì il concetto che il vino era sinonimo di civiltà e buona salute anche sessuale, riportando un’opinione comune secondo la quale questa bevanda e non l’acqua era adatta all’umanità civilizzata.
Nei suoi versi Ovidio suggeriva di ricorrere al vino come alibi per compiere i primi approcci o preparare all’amore:
“Ebrietas ut vera nocet, sic ficta iuvabit… Vina parant animos faciuntque caloribus aptos… et Venus in vinis ignis in igne fuit”
(Come se è vera nuocer può l’ebbrezza, così giova se è finta... i vini preparano gli animi e li rendono aperti agli ardori… e Venere nei vini diviene fuoco aggiunto al fuoco).
E adesso la scienza e la medicina lo promuovono a 360 gradi come alleato nella salute, anche sessuale.
Fermo restando che l'assunzione deve avvenire in dosi moderate. In tal caso, aggiunge Ledda nella sua ricerca, il vino rosso combatte anche l'andropausa e previene l'arteriosclerosi.
Non solo, ma nell'intervento della prof.ssa Teresa Mazzei, presidente della Società Internazionale di Chemioterapia, è stato sottolineato "come il vino bevuto con moderazione possa incidere nella prevenzione di alcune forme tumorali, come quella della mammella, della prostata e dei polmoni. Nonostante lo studio abbia ad oggi prodotto risultati certi solo nella sperimentazione con gli animali gli indicatori sono tali da far pensare ad un applicazione simile anche negli uomini".
E' stata infatti illustrata anche l'applicazione della nutrigenomica, scienza che studia come il cibo sia in grado di intervenire sul DNA per attivare quei geniche impediscono l'insorgere nell'organismo di alcune patologie, rilevando come una cucina semplice e genuina che ritorni al passato nella preparazione e nella coltivazione dei prodotti sia un fattore positivo di prevenzione.
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