SAN FELIPE - Il dramma senza fine dei sequestri di italianiIn Venezuela si è arricchito nelle ultime ore di un nuovo episodio, quando un gruppo di malviventi ha portato via a forza da un suo deposito a San Felipe, nello Stato di Yaracuy, l’imprenditore originario della provincia di Pescara Armando di Battista. Molto noto e al centro di numerosi attività commerciali, Di Battista ha 79 anni e la sua età è l’elemento che più
preoccupa la famiglia che, si è appreso, si è rifiutata di presentare una denuncia alle autorità, rifiutando anche ogni contatto con la stampa. L’Ambasciata e l’esperto antisequestri Giuseppe Scrima, in collegamento con l’Unità di crisi della Farnesina, seguono da vicino la vicenda, mentre polizia e magistratura venezolane hanno avviato, in assenza di una denuncia,indagini d’ufficio.
Secondo una ricostruzione giornalistica della vicenda, martedì mattina l’imprenditore italiano si accingeva a disporre il trasferimento di un mezzo pesante, parcheggiato in un deposito appartenente ad una sua impresa di costruzioni, quando è stato attaccato da uomini armati, giunti sul posto a bordo di due auto, una rossa e l’altra nera. Alcuni operai hanno cercato di opporre resistenza, ma due di essi sono stati colpiti al capo con il calcio di rivoltelle.
Di Battista è stato portato via a forza e caricato su un veicolo. Questa ultima parte del rapimento non ha avuto praticamente testimoni oculari, perchè tutti i dipendenti dell’impresa sono rimasti chiusi nel deposito. Secondo il “Diario de Yaracuy” Di Battista sarebbe fra l’altro proprietario di Foto Roma, uno dei più noti negozi di materiale
fotografico di San Felipe.
Fra i sette sequestri avvenuti nel 2008 nello Stato di Yaracuy vi è stato in giugno anche quello, per fortuna risoltosi felicemente dopo pochi giorni, dell’allevatore Felice di Stefano, 45 anni, proprietario della fattoria Dona Carmen a Bella Vista.
Fra gennaio e giugno in Venezuela sono state sequestrate 203 persone, 55 in più dello stesso periodo del 2007. Dei
numerosi cittadini italiani o di origine italiana rapiti, cinque restano nelle mani dei sequestratori. Oltre a Di Battista, non sono ancora stati rilasciati Giacomo Cunsolo, di Maracaibo, Luis Eduardo Lavieri, di Maracay, ed altri due, residenti nella provincia, di cui, per volere delle famiglie, non è stata resa nota l’identità.
LA VOCE D'ITALIA
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