Dalla redazione uruguayana di “Gente d’Italia”
MONTEVIDEO - Qualche polemica e molta carne al fuoco alla riunione Paese del Cgie organizzata alla Casa degli Italiani di Montevideo – scrive Federica Manzitti dalla redazione uruguayana di Gente d’Italia quotidiano delle Americhe diretto da Mimmo Porpiglia. - Senza riuscire a contare su una presenza consistente di esponenti delle ultime generazioni, ma sì sulla partecipazione accorata e decisa di chi ha rinunciato ad un sabato pomeriggio dalle temperature estive per aderire all'invito, la seconda riunione ha cercato di portare avanti la collaborazione tra i vari soggetti sui temi prioritari per la prossima Conferenza Mondiale dei Giovani prevista a Roma, forse all'Auditorium, per la metà di dicembre: formazione professionale, borse di studio, informazione, associazionismo e partecipazione.
Prima di affrontare i tavoli di lavoro, però alcuni dei ragazzi hanno preso la parola, dopo aver ascoltato le introduzioni dei due rappresentanti del CGIE Filomena Narducci e Renato Palermo, che facevano da padroni di casa, per chiedere soprattutto se era possibile avere dettagli su criteri che sarebbero stati adottati per selezionare coloro che andranno fisicamente alla Conferenza. Anche il "range" anagrafico che sembrava essere l'unico punto fermo, ha detto Filomena Narducci, potrebbe variare da paese a paese. "In Germania infatti", ha raccontato, " si è deciso di abbassare il limite massimo per la partecipazione a 30 anni, dai 35 che invece erano stati stabiliti". Altro tema importante, sapere in quanti, oltre ai rappresentanti "anziani" del Consiglio Generale, potranno andare in Italia a dicembre. "Non saranno tanti quanti avremmo potuto pensare prima dei tagli effettuati dall'attuale governo", ha detto Renato Palermo, "ma dovremmo poter contare su una delegazione di 10 forse 20 persone per il solo Uruguay". Le regole comunque saranno definite solo dal Comitato organizzatore che sta per formarsi a Roma che, consultando le varie componenti, stabilirà criteri e tempi per la Conferenza. Ma anche i singoli paesi potrebbero avere un margine di autodeterminazione all'interno dei paletti fissati alla Farnesina.
A Montevideo, dopo la riunione di sabato, che era la seconda riunione paese dopo quella convocata dicembre del 2007 e alla quale la partecipazione era stata ancora meno numerosa, si prevede la realizzazione di una preconferenza che sarà propedeutica a quella mondiale. In quell'occasione, a differenza di sabato, sono previsti rimborsi spese per i ragazzi che vivono nelle province del'entroterra uruguayano e che potrebbero dare un contributo nuovo al dibattito interno alle nuove generazioni che a Montevideo ci sembra essere a volte un po' viziato dall'eredità dei vecchi antagonismi tra associazioni e rappresentanti. (Fed. Manz.-Gente d’Italia/Inform)
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