9 de julio de 2008

L’amore? E’ davvero cieco

 

Lo diceva Shakespeare con la poesia che caratterizzava la sua opera, lo conferma l’esperienza comune, ma adesso la scienza mette il suo sigillo di autorevolezza a quello che abbiamo pensato per generazioni: l'amore rende ciechi. A confermarlo è uno studio scientifico statunitense, realizzato dai ricercatori della Florida State University di Tallahassee e pubblicato sulla rivista Evolution and Human Behaviour.

Gli esperti hanno confermato che il fatto di essere innamorati ci rende molto meno attenti alla bellezza e al fascino delle persone del sesso opposto e lo hanno dimostrato con un esperimento ad hoc  Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno coinvolto un gruppo di 57 studenti eterosessuali, chiedendo loro di scrivere una specie di “relazione”' delle sensazioni cha hanno provato nel momento in cui si sono trovati a vivere un sentimento di “estremo amore” nei confronti del proprio partner.

Un altro gruppo, composto da altri 56 studenti, invece, ha scritto una relazione in cui raccontavano le emozioni provate in uno stato di “estrema felicità”. I ricercatori hanno poi mostrato ai due gruppi di soggetti una serie di  flash della durata di pochissimi  millesimi di secondo con 60 foto che ritraevano persone del sesso opposto e di aspetto particolarmente affascinante. Al termine della visione dei volti delle foto, sullo schermo davanti ai partecipanti è comparso un quadrato o un cerchio. Agli studenti è stato chiesto di riconoscere la forma apparsa il più rapidamente possibile. Questo test costituisce una procedura di routine per misurare il livello di attenzione visiva di una persona a livello del subconscio.

Gli studenti del gruppo che aveva descritto esperienze e pensieri d’amore nei confronti del proprio partner sono stati capaci di riconoscere più rapidamente le forme (cerchio o quadrato) apparse subito dopo la sequenza dei visi. Insomma i soggetti “innamorati” hanno mostrato una maggiore attenzione verso il compito che verso i visi delle persone.

"Abbiamo scoperto - ha detto Jon Maner, coordinatore della ricerca, commentando i dati dello studio - che quando le persone pensano di essere innamorate dei loro attuali partner, la loro attenzione visiva ha respinto, piuttosto che afferrato, l'immagine attraente di una persona del sesso opposto". Già studi precedenti avevano messo in evidenza il fatto che le persone coinvolte in un rapporto d'amore danno meno valore alla considerazione di altri eventuali partner. Le ragioni di questo fenomeno sono fino a questo momento poco chiare. L'unica spiegazione finora considerata valida è che, quando ci si innamora, si è portati ad autoconvincersi di avere incontrato e scelto la persona giusta.

Secondo i risultati di questo studio, invece  la risposta di rifiuto nei confronti delle altre persone di sesso opposto  è stata così rapida da non poter derivare da un meccanismo di autocontrollo. La spiegazione più plausibile è che la repulsione nei riguardi di altri eventuali partner abbia origine nei meccanismi ancestrali legati ai processi evolutivi, e che sia un comportamento legato alla necessità di salvaguardare l'impegno nei confronti del proprio rapporto principale, per favorire la riproduzione della specie.

TGCOM

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