VENEZIA - La Regione assegnerà borse di studio a giovani di origine veneta residenti all’estero che verranno a studiare nelle università del Veneto. Su proposta dell’assessore ai flussi migratori Oscar De Bona, la giunta regionale ha infatti approvato il testo della convenzione, che sarà ora firmata con le università di Padova, Verona, IUAV e Ca’ Foscari di Venezia e con l’Azienda regionale per il Diritto allo studio universitario (Esu) di Padova, con la quale vengono fissate le procedure amministrative per la gestione delle borse di studio.
La convenzione ha durata di tre anni accademici e sarà automaticamente rinnovata di anno in anno. “La finalità del progetto – spiega l’assessore De Bona – è quella di contribuire alla formazione specialistica a livello universitario degli studenti di origine veneta, anche per agevolare un loro eventuale rientro nel Veneto. Con l’accordo raggiunto tra Regione e Università venete puntiamo a sviluppare, in modo coordinato ed in stretto rapporto con il territorio e con le istituzioni, un’offerta didattica che sia in grado di rispondere in maniera adeguata alle esigenze di formazione di livello specialistico degli studenti veneti all’estero e, sul piano più generale, alle istanze culturali che provengono dalle nostre comunità all’estero”.
La Regione stanzierà ogni anno nel proprio bilancio un fondo da destinare ai giovani oriundi e provvederà a selezionare i candidati e a comunicarne i nominativi, unitamente all’importo e al numero delle borse di studio, all’Università coordinatrice. La borsa di studio coprirà le spese per il viaggio di andata e ritorno dal paese di residenza dello studente, il costo per l’iscrizione universitaria, vitto e alloggio, ed eventualmente, fino al raggiungimento della disponibilità massima della borsa, anche il costo per l’acquisto dei libri di testo. (Inform)
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