25 de junio de 2015

Trasferirsi all'estero: in che Paesi andare a vivere con pochi risparmi

La grande fuga dall'Italia. No, non quella dei più giovani alla ricerca di lavoro e istruzione altamente qualificata, ma quella dei pensionati (italiani) alla ricerca di un posto in cui vivere con il loro assegno, sempre più esiguo. Oppure la fuga di chi ha messo da parte qualche risparmio, che però, in Italia, non gli permetterebbe di cavarsela per tutta la vita. Già, perché le pensioni negli ultimi 15 anni hanno perso il 33% del loro potere d'acquisto, il loro valore è sceso in media del 5,1 per cento. L'euro, invece, ha reso de facto più povera un'ampia fetta di popolazione. Così la decisione, spesso, è quasi forzata: la decisione di chi in certi casi sceglie di abbandonare il Belpaese: sia che si tratti di pensionati, sia che si tratti di chi ha pochi risparmi. Gli italiani possono scegliere tra un gran numero di mete, dove il costo della vita e leagevolazioni fiscali permettono di condurre una vita "da pascià" con un assegno da mille euro al mese o con la propria rendita. Le destinazioni più gettonate dai pensionati in fuga sono Tunisia e Bulgaria, ma sono soltanto due Paesi pescati da un mazzo ben più folto, passato in rassegna da Panorama.
Tunisia - Si inizia con la destinazione più scelta, la Tunisia appunto, che dista solo 1 ora e 40 minuti di volo dall'Italia. Per trasferirsi è necessario il permesso di residenza, che si ottiene presentando il passaporto, un contratto di locazione, l'attestato dell'apertura di un conto corrente e marche da bollo. Dunque, nel giro di poche ore è possibile ottenere il permesso temporaneo, mentre dopo circa 3 mesi si otterrà il permesso definitivo, che vale per 2 anni e può essere rinnovato per 4. In Tunisia il reddito pro capite è pari a 6.640 euro annui: con una pensione da mille euro netti al mese, dunque, si vive ben al di sopra degli standard del Paese. A Tunisi, in media, un pranzo per due costa 13 euro, una coca cola 40 centesimi, un litro di latte 55 centesimi, un litro di benzina 70 centesimi e l'affitto di un piccolo appartamento in centro città 260 euro al mese.
Bulgaria - La seconda meta passata in rassegna da Panorama è anche la seconda più scelta, la Bulgaria, la cui capitale - Sofia - dista 2 ore di volo dall'Italia. Poiché stato membro dell'Unione europea, per ottenere la residenza è sufficiente la carta di identitàè, la tessera sanitaria e un regolare contratto d'affitto. Per vivere a Sofia bastano 800 euro al mese: un pranzo medio per due costa 20 euro, una Coca Cola 80 centesimi, un litro di latte 1 euro, un litro di benzina 1,35 euro l'affitto del piccolo appartamento in centro 220 euro al mese. In Bulgaria il reddito medio pro capite è pari a 11.137 euro annui.
Canarie - Terza meta le favolose Canarie, in Spagna, dove Fuerteventura, per esempio, dista 4 ore di volo dall'Italia. Per insediarsi alle Canarie è necessario il Nie (Numero identificativo per gli stranieri), con il quale si ottiene il diritto all'assistenza sanitaria gratuita. E' poi necessario un contratto d'affitto e registrarsi al comune di residenza presentando l'estratto conto degli ultimi tre mesi di pensione, grazie alla quale si può ottenere uno sconto del 50% sui mezzi di trasporto pubblici. Alle Canarie un pranzo medio al ristorante costa 30 euro, una lattina di Coca Cola 1,20 euro, un litro di latte 90 centesimi, un litro di benzina poco più di un euro e l'affitto di un piccolo appartamento in centro si aggira intorno ai 450 euro. Dunque, la meta, è idonea per chi ha una pensione sensibilmente superiore ai mille euro mensili (alle Canarie il reddito medio pro capite è di 22.898 euro).
Santo Domingo - Quarta meta, ben più lontana, è la Repubblica Dominicana: Santo Domingo dista 10 ore abbondanti di volo dall'Italia. Chi ha una pensione o una rendita non inferiore a 1.500 dollari-1.080 euro può ottenere il permesso di residenza entro 45 giorni. Chi è pensionati ha diritto ad alcune agevolazioni, quali l'esenzione del 50 per cento delle tasse sulle proprietà immobiliari. A pochi passi dai mari caraibici, dove il reddito annuo pro capite è pari a 6.964 euro annui, un pranzo medio per due costa 21 euro, una Coca Cola 60 centesimi, un litro di latte 90 centesimi, un litro di benzina 1,10 euro e l'affitto di un piccolo appartamento in zona centrale 310 euro.
Filippine - Quindi le Filippine, che distano 13 ore di volo dall'Italia. Il programma per pensionati prevede la possibilità di chiedere un visto speciale, e per ottenerlo è necessario depositare in banca almeno 10mila dollari-7.205 euro e avere una pensione mensile di 800 dollari (576 euro). Il reddito mensile deve essere di almeno 1.000 euro se si è in coppia, e per trasferirsi è necessario anche certificare il proprio stato di salute. In totale la procedura costa circa un migliaio di euro e dà diritto all'esenzione fiscale sull'import di beni personali. A Manila il reddito pro capite annuo è pari a 3.157 euro, un pranzo medio per due persone costa 12 euro, una Coca Cola 40 centesimi, un litro di latte 1,20 euro, un litro di benzina 0,85 euro e l'affitto di un piccolo appartamento in centro 210 euro.
Costa Rica - Sesto luogo da sogno è la Costa Rica, che dista 12 ore abbondanti di volo dall'Italia. Per trasferirsi i cittadini Ue devono ottenere un permesso di residenza, e un pensionato deve dimostrare di avere una pensione o una rendita annua di almeno 7.200 dollari, pari a circa 5.026 euro. Chi invece è un cittadino Ue può entrare nel Paese e restarci senza visto fino a 90 giorni. In Costa Rica il reddito medio pro capite è di 9.011 euro, un pranzo per due in un ristorante medio costa 25 euro, una Coca Cola 1,20 euro, un litro di latte 0,95 euro, un litro di benzina 1 euro e l'affitto di un piccolo appartamento in centro città 330 euro al mese.
Madagascar - Ultima meta, meravigliosa e di nicchia, è il Madagascar. Antananarivo, dall'Italia, dista 10 ore di volo, e il reddito pro capite annuo è pari a 670 euro. Per trasferirsi è necessario un visto, che può essere trasformato dall'ambasciata del Madagascar presentando un certificato penale e un certificato di pensione. Una volta sull'isola per ottenere un visto di lungo soggiorno, pari a tre anni, è necessario registrarsi alla prefettura locale e dimostrare di avere una casa di proprietà o un contratto di affitto (il costo è di 400 euro). In Madagascar un pranzo per due in un ristorante medio costa 15 euro, una Coca Cola 60 centesimi, un litro di latte 1,10 euro, un litro di benzina 1,15 euro e l'affitto di un piccolo appartamento in centro città circa 110 euro.

http://www.liberoquotidiano.it/

Prepara las maletas: pueblito italiano regala casas para evitar su desaparición


Los paisajes de Sicilia pueden resultar el sueño de muchos, en especial para los fanáticos de “El Padrino”. Por eso el anuncio del ayuntamiento de Gangi, una localidad ubicada entre Palermo y Siracusa, dejó a muchos mirando al sudeste.
Claro, porque las autoridades pusieron en marcha un plan para reactivar al pequeño pueblo de 7 mil habitantes, a los pies del volcán Etna, donde se plantea regalar las antiguas casas del sector.
Eso sí, hay que presentar un plan para reformar la vivienda en menos de un año y ejecutarlo en menos de tres. Luego de eso el propietario puede hacer lo que quiera con la casa.


¿La trampita? Al parecer ninguna, sólo señalar que muchas de estas casas están al borde de la ruina, por lo que la inversión en muchos casos será algo grande. Además el comercio en el lugar es bastante poco.
El mensaje que se puede leer en el sitio oficial del municipio es el siguiente: “Informamos a los italianos y a los ciudadanos europeos de que en el pueblo de Gangi hay casas viejas que garantizamos libres de cargas a quienes las reclamen”. Es decir, tienes que tener nacionalidad italiana o de algún otro país de la Unión Europea.
La reclamación (sobre viviendas) puede hacerse tanto por compañías que quieran transformar las casas en hoteles como por particulares que las quieran para su uso privado“, dicen.
El plan ha sido tan exitoso que muchas de las casas ofrecidas ya están siendo ocupadas. Algo que hizo a muchos otros municipios italianos a  imitar el plan, entre los que se encuentra Salemi, también en Sicilia, y en Carrera Ligure, en Alessandria, al norte de Italia.

DAL COMITES DI MARACAIBO: “LA PRIMA RIUNIONE DELL'INTERCOMITES 2015

MARACAIBO, 20 giugno 2015.
Lo scorso lunedí 15 giugno, si é svolta a Caracas presso la Residenza dell'Ambasciatore d'Italia Silvio Magnoni, il primo appuntamento dell'InterComites. Hanno partecipato il Console Generale di Caracas Lorenzini, i membri Cgie  Nello Collevecchio, Il  Michele Coletta, il Presidente del Comites di Caracas  Ugo Di Martino, il Presidente del Comites di Maracaibo Giovanni Margiotta, il Presidente del Comites di Puerto Ordaz  Alberto Villani.
La riunione della durata di 5 ore, é iniziata alle 10.30 del mattino, in un clima di cordialitá e sinceritá, dove i problemi piú algidi della nostra collettivitá sono stati i protagonisti.
L'ambasciatore Mignoni, ha aperto i lavori, dando il benvenuto ai presenti,
“Anzi tutto voglio comunicarvi che torneremo alla formula di 3 funzionari in prima línea in Ambasciata. Venendo in Venezuela ho trovato una situazione complessa nel sociale ed económico. Per me é positiva la presenza della collettivitá, é un valore aggiunto. Se la collettivitá é un soggetto bisognoso (cure, previdenza), per l’Ambasciata é uno strumento di cui servirci nel miglioramento delle relazioni tra i due paesi." In merito, l'Ambasciatore ha ricordato di aver avuto incontri con alcuni esponenti del governo venezuelano ai quali ha esortato di valorizzare la collettivita italiana. Da non trascurare - ha detto - anche le istituzioni come strumenti di lavoro”
Per quanto riguarda gli appuntamenti dei festeggiamenti del 2 giugno, ha espresso il desiderio di partecipare dall'anno prossimo in prima persona, magari spostando le date delle celebrazioni, con una visita nelle varie circoscrizioni.
Ha annunciato poi la sua visita a Maracaibo per far parte dei lavori durante la visita degli Ambasciatori Europei e che avrebbe partecipato ad una cena organizzata dal console di Maracaibo dott. Rosario Raciti con imprenditori dell’occidente del paese.
Tra i vari punti trattati, di rilevo quello delle pensioni a tassa di cambio, il rinnovo della richiesta di un esperto anti sequestro, e un sistema di appuntamenti via internet. Inoltre, circuitazione degli eventi dell’Istituto di Cultura di Caracas anche in occidente e richiesta di orientazione ai giovani alle universitá italiane.
Per quanto riguarda la tassa cambiaria delle pensioni dall'Italia al Venezuela, il tema piú sentito dai connazionali della terza etá, il Dott. Ugo di Martino ha esposto un'ampia panoramica sul problema e sui suoi interventi a Roma come membro del Comitato di Presidenza del Cgie ed ha chiesto l’appoggio dell’Ambasciatore per fare pressione attraverso gli strumenti diplomatici affinché si prenda come tassa di cambio il “Simadi”.
Il Dott. Villani, dell'Oriente, ha portato alcuni casi a colazione, cosí come Il Dott. Margiotta di Maracaibo ha risaltato l’interessamento della Deputata Renata Bueno la quale ha avanzato una interpellanza parlamentare affinché si risolva il grave problema dei pensionati italiani in Venezuela. Margiotta, ha anche consegnato personalmente all’Ambasciatore una lettera di un gruppo di persone della collettivitá che scrivono sul Facebook, sensibili al problema delle pensioni.
L’Ambasciatore da parte sua, ha dichiarato che ha affrontato il problema ancora prima di arrivare in Venezuela. Infatti ha avuto una riunione in Senato ed con i vertici dell’Inps, alla presenza del Senatore Claudio Micheloni, presidente della commissione degli italiani all’estero. La questione, secondo l'Ambasciatore, in realtá si puó risolvere forse piú in Italia che qui. "Micheloni -ha spiegato- é molto impegnato su questo problema. Ha anche intenzione di risolverlo ma chi decide é l'Inps che deve solamente modificare il proprio campo.Siamo in attesa di risposta. L’integrazione ai 5 mila pensionati italiani non rappresenta un grosso ostacolo per il governo italiano. Secondo Micheloni si puó arrivare con una riforma di legge. Abbiamo ancora una situazione di stallo." Ed ha aggiunto: "Noi faremo pressing. Oggi stesso scriveró a Giunti, il quale é consapevole della situazione affinché possa risolvere il problema. Non cantiamo vittoria, ma siamo un punto molto vicino alla soluzione". Il Console Generale ha aggiunto che: "abbiamo fornito anche nuovi appigli giuridici all’Inps. Abbiamo trovato che la Banca Centrale del Venezuela ha pubblicato in Gazzetta una circolare in cui si parla espressamente dell’applicazione della tassa Simadi 2 alle pensioni in regime di convenzione e noi l’abbiamo mandata a Micheloni, anche ad ulteriore supporto."
Si é parlato anche della situazione di sicurezza dei connazionali in Venezuela. Il Dott. Nello Collevecchio, ha risaltato la necessitá di richiedere al Governo Italiano l’esperto anti sequestro, enfatizzando la necessitá di assistere i connazionali soprattutto della zone di confine del Paese dove i connazionali sono piú esposti alla criminalitá organizzata. L’Ambasciatore Mignoni é d’accordo ed ha chiesto all’Intercomites di fare una lettera coinvolgendo tutte le organizzazioni italiane del Paese per inviarla al Ministero Affari Esteri sollecitando appunto l’esperto e che questi abbia una continuitá di lavoro almeno per sei mesi.
Si é toccato anche il tema Cultura. Margiotta di Maracaibo ha sottolineato la necessitá di diffondere gli eventi di cultura che promuove L’Istituto di Cultura di Caracas anche in Occidente ed il resto del Paese. Margiotta ha ricordato che l’ultimo Festival del Cinema Italiano svolto a Maracaibo risale a cinque anni fa quando L’Associazione Giovani Venezuelani (AGIV) organizzó l’evento. “Noi dell’Occidente con l’aiuto della collettivitá siamo disponibili a coprire i costi di invio del materiale culturale purché ci si prenda in considerazione”. L’Ambasciatore ha preso nota, e ha promesso che da settembre inizierá a direzionare la cu
ltura al resto del Paese.
Altro punto álgido toccato dai rappresentanti di Caracas e diretto al Console Generale é stato quello del sistema automatizzato degli appuntamenti. L'Ambasciatore sottolinea che Caracas é stato l’ultimo ad adottare il sistema web. Questo presenta una serie di vantaggi innanzitutto per la sicurezza. Il Console Generale Lorenzini, ha detto che ha ereditato 3600 pratiche consolari accumulate e con 2 impiegati meno rispetto a prima. "Ovviamente - asserisce - oggigiorno le richieste sono ancor piú numerose rispetto all’anno scorso e con meno impiegati ci resulta difficile smaltire lavoro. Il tempo di attesa per il passapoprto si é ridotto a un mese. Quelli che vengono dai vice consolati si fanno in 2 mesi. Il Console Generale, sottolinea che non tutte le pratiche consolari sono sotto prenotazione online, per esempio assistenza, pensioni, rimpatrio, visti, cambio di circoscrizione consolare ecc. Se contiamo che tutti gli iscritti via web li riusciamo ad attendere in 4 mesi, non avendo risorse a disposizione é piu che soddisfacente a mio parere."
Per quanto riguarda il Consolato di Maracaibo, il membro Cgie Dott. Michele Coletta ed il neo Presidente del Comites Margiotta hanno espresso la preoccupazione per l’insufficente numero di impiegati ed hanno fatto richiesta di anticipare il concorso d’impiego previsto
per il prossimo anno, al prossimo settembre. "Purtroppo -ha detto Margiotta - il Consolato non puó far fronte a 15 mila connazionali con solo 4 impiegati." Margiotta ha anche aggiunto che nel il Comites di Maracaibo metterá a disposizione la sua Sede e l'impiegato per orientare i connazionali come antitesi al Consolato. Richiederá altresí la nomina di altri consoli onorari come per esempio a Cabimas. Entrambi i rappresentanti di Maracaibo, hanno elogiato il nuovo Console dott. Rosario Raciti, il quale in breve tempo ha dimostrato la sua disponibilitá a lavorare in sintonía con la collettivitá.
Giovanni Margiotta, soddisfatto per la ricettivitá dell'Ambasciatore Mignoni nell'ascoltare e dare soluzioni alla collettivitá, alla sua prima uscita ufficiale come neo presidente del Comites ha chiesto all'Ambasciatore di ripristinare le note informative delle attivitá diplomatiche e con un occhio di riguardo ai social network ed i giovani. L'Ambasciatore, ha espresso il suo desiderio di utilizzare le stesse collegando Ambasciate, Consolati e Comites sulla rete Importante per noi del Comites di Maracaibo, proiettarci alle nuove generazioni e rispondere alle loro necesitá. Per esempio, orientare quelli che vorrebbero emigrare o semplicemente studiare in Italia. Il Console Generale Lorenzini, ha promesso farci pervenire in Occidente attraverso il Console Raciti, il materiale per organizzare l'evento "Estudia en Italia" che ha organizzato in concomitanza con Faiv al Centro Italo di Caracas.
Giovanni Margiotta
Presidente Comites Maracaibo