12 de febrero de 2008

Parla il Consigliere CGIE Ugo Di Martino dal Venezuela:
“Garantire la trasparenza e regolarità del processo elettorale”

CARACAS - A soli due anni dalle ultime elezioni politiche che hanno visto per la prima volta la partecipazione degli italiani all’estero, gli elettori sono chiamati nuovamente a votare il 13 e 14 aprile prossimi. Riteniamo che due anni siano stati insufficienti, perché i nostri parlamentari eletti facessero sentire la loro voce in un parlamento che li vedeva quasi come degli estranei, in un sistema nuovo in cui dovevano abituarsi ed ambientarsi.
Né è nostro compito sindacare sull’operato dei nostri rappresentanti i quali, comunque, in questi mesi si sono dati da fare, presentando proposte e disegni di legge su temi che da sempre interessano gli italiani all’estero: la cittadinanza, la diffusione della lingua e cultura italiana, l’assistenza sanitaria, le reti consolari, le modifiche al sistema di voto all’estero...
Lo abbiamo detto, il tempo è stato relativamente breve perché tali proposte ricevessero un adeguato dibattito parlamentare ed una loro definizione.
Oggi quello che ci preme, è che questi nostri connazionali chiamati nuovamente al voto, ricevano adeguate garanzie sulla trasparenza e regolarità del processo elettorale. Cosa si può fare perché non si ripetano, anche in quest’occasione, quelle irregolarità e quei disguidi che la volta scorsa hanno fatto muovere accuse di veri “ brogli” elettorali? Mi riferisco principalmente ai casi di mancata consegna dei plichi alla persona interessata o di consegna a persona non autorizzata, di plichi inviati a persone già decedute, di vere violazioni alla segretezza del voto.
E´ necessario ridare fiducia a questi elettori, garantendo la trasparenza e regolarità del processo elettorale,solo così si potrà richiamare la loro attenzione sull’importanza del loro voto.
Tra le varie proposte presentate in parlamento, vi è stata quella di applicare ad ogni plico un codice a barre che verificano l’autenticità dello stesso ed il nominativo dell’elettore, e di far fare lo spoglio delle schede direttamente negli uffici consolari. Ma ora non c’è più tempo perché si proceda in questa direzione. L’altra proposta, ripresa in questi giorni da rappresentanti d’alcuni partiti, di fare stampare le schede con i relativi plichi dal Poligrafico dello Stato, che la fará poi pervenire nelle sedi consolari, sembra la più fattibile. Io aggiungerei di far ritirare personalmente il plico dalla persona interessata, mentre nel caso in cui l’elettore risieda in zona del Paese non coperta da sede consolare, si potrebbe ovviare spedendo la busta con raccomandata con ricevuta di ritorno, almeno 15 giorni prima del processo elettorale.
Si é prospettato anche, di far presenziare le operazioni di stampa ed invio delle schede a dei rappresentanti di lista; io direi che é anche importante che i consolati si attivino, perché l’anagrafe elettorale riceva una definitiva sistemazione, in modo che vi sia rispondenza tra le persone scritte all’Aire e numero effettivo d’elettori. Il nostro auspicio è che tutti, partiti ed istituzioni, si attivino per trovare in breve tempo delle soluzioni idonee a migliorare l’imminente processo elettorale, nell’attesa che nella prossima legislatura entrambi gli schieramenti abbiano interesse ad un’ottimale modifica del voto all’estero. (Ugo Di Martino*-Inform)
* Componente del Comitato di Presidenza per l’America Latina

No hay comentarios.:

Publicar un comentario

COMENTA LA NOTICIA AQUÍ...ES FÁCIL!