28 de mayo de 2008

Italiani all'estero, Alfredo Mantica: "Possibili confronti e sinergie importanti con l'assemblea dei giovani italiani nel mondo, i parlamentari eletti all'estero e il Cgie"

 

manticaRoma - "Sono soddisfatto della delega per gli italiani nel mondo. Si tratta di una tradizione di Alleanza Nazionale che risale al mio amico Mirko Tremaglia, che conosco da quando ero ragazzo. Per questo provo una certa soddisfazione a ricoprire questo incarico". Queste le parole del sottosegretario agli Affari Esteri Alfredo Mantica a cui è stata affidata, tra le altre, la delega per gli italiani nel mondo.

Mantica aveva già ricoperto la carica di sottosegretario agli Affari Esteri nel precedente governo Berlusconi dal 2001 al 2006, ma con la deleghe Mediterraneo e Medio Oriente, Africa e Cooperazione: "Questa delega la sento come un importante dovere - ha dichiarato Mantica -, ma è un'area che devo approfondire e conoscere meglio, anche attraverso gli incontri con i rappresentanti degli italiani all'estero".

Il ministro Tremaglia sarà sicuramente un punto di riferimento importante per il sottosegretario Mantica che afferma: "Mirko è una risorsa insostituibile e un aiuto prezioso per me in questo momento".

"Tremaglia - prosegue Mantica - teneva ad avere un Ministero senza portafoglio per gli italiani nel mondo. Questo non è stato possibile anche a causa dalla decisione imposta dal precedente governo che ha ridotto il numero dei ministeri". Questa scelta potrebbe avere anche ricadute positive, dal momento che la delega potrebbe dare più agilità nella risoluzione delle questioni degli italiani all'estero: "diciamo - ha risposto il sottosegretario - che ci troviamo nella continuità, ma iniziamo a muoverci anche in senso diverso, più moderno, ragionando con il mondo che cambia".

Oltre alla delega per gli italiani nel mondo, il sottosegretario agli Affari Esteri ha insistito molto per avere l'esercizio della presidenza della commissione nazionale per la promozione della cultura italiana all'estero e i rapporti con l'Unione europea: "Credo si possano creare delle sinergie importanti tra queste realtà. Per quanto riguarda l'Europa, è lì che risiede la maggioranza degli italiani all'estero. Per questo motivo andrò spesso in Europa, oltre che in Sud America e nelle altre circoscrizioni. E poi sono molto interessato alla questione dell'integrazione europea, anche se esula dalle questioni dei connazionali nel mondo".

"Sinergie importanti si possono e si devono creare - ha proseguito Mantica - attraverso il confronto con due realtà importantissime, per esempio con l'assemblea dei giovani italiani nel mondo, trasformandolo in uno strumento di rappresentanza per far emergere le necessità e i bisogni anche di che è nato all'estero e non solo di chi è emigrato. Occorre ragionare e mantenere vivo il rapporto anche con loro".

Gli altri elementi di confronto sono i 18 parlamentari eletti all'estero, che il sottosegretario incontrerà alla Farnesina, e il Cgie.

Una delle questioni che il sottosegretario Mantica vuole affrontare al più presto è quella relativa al sistema elettorale dei residenti all'estero: "Attraverso i vari confronti, cercheremo di capire quali parti è necessario modificare per evitare situazioni di tensione come quelle che si sono venute a creare anche dopo queste ultime elezioni. Una cosa è certa: quello del voto all'estero è un sistema che va rodato e meglio definito".

NEWS ITALIA PRESS

LIBERATO GIUSEPPE MAINOLFI e PAOLA DI OTTOBRE

 

Per entrambi sarebbe stato pagato il riscatto. "Stanno bene", riferisce la polizia; ma la donna, che era incinta, avrebbe perso il figlio. Il commissario Luna (CICPC) sul caso Mainfoli: “Sono stati criminali comuni, siamo sulle loro tracce”

CARACAS – Giuseppe Mainfoli e Paola Di Ottobre sono tornati in libertà. Fonti di polizia affermano che entrambi “stanno bene”; la donna, che era incinta di due mesi, avrebbe perso il figlio. In ambedue i casi sarebbe stato pagato il riscatto.

Mainfoli era stato rapito lo scorso 13 maggio, nel Trujillo. Ieri è stato liberato in località Los Venados; nel pomeriggio, i suoi carcerieri lo avrebbero abbandonato, legato e imbavagliato, in un punto dove attendeva un amico del rapito, che lo ha raccolto e portato in ospedale. A ieri, la polizia non aveva ancora interrogato Mainfoli, il quale – a quanto riferito dal commissario Luna del CICPC – è in buone condizioni di salute, a eccezione di un persistente mal di schiena. “Siamo convinti che responsabili del sequestro siano criminali comuni. Siamo sulle loro tracce” assicura Luna, secondo cui era solo questione di tempo prima che i sequestratori rilasciassero spontaneamente l’ostaggio a causa della pressione della polizia.

Pochissime le notizie sul caso di Paola Di Ottobre, la cui liberazione è invece avvenuta nella serata di martedì, nei pressi di Maracaibo, dove era stata rapita giovedì scorso da uomini armati che si erano introdotti nell’ambulatorio medico in cui la donna lavora. La Di Ottobre era incinta di due mesi; il suo sequestro ha seguito di una settimana quello che è stato il primo sequestro di una donna incinta, Yesenia Medina, che è ancora prigioniera. Il giorno seguente al rapimento Medina, i titoli dei giornali della capitale zuliana sottolineavano questa sorta di ultimo oltraggio perpetrato dalla virulenta criminalità venezolana; adesso, dopo la triste replica con la Di Ottobre, si è costretti a razionalizzare tali episodi: la criminalità, spiegano gli esperti, sta prendendo di mira come vittime dei sequestri i soggetti deboli – malati, bambini o, appunto, donne incinta – per creare una situazione di pressione ancora maggiore sui familiari delle vittime. Né la frequenza di questo flagello accenna a diminuire: è di ieri la notizia di altri due sequestri – il 42º e il 43º dall’inizio dell’anno – nello Zulia, vittime una donna di 47 anni e una ragazza di 19.

Ieri era a Maracaibo l’esperto antisequestro attualmente in forza all’ambasciata italiana in Venezuela, il maresciallo dei Carabinieri Giuseppe Scrima. Resta per lui ancora da seguire almeno un altro caso, quello di Giacomo Cunsolo, di cui non si hanno notizie dallo scorso marzo.

Enrico De Simone - 28/5/08//La Voce d´Italia

27 de mayo de 2008

CGIE: giovani e associazionismo - dal Venezuela di Ugo Di Martino

 

"Oggi, dopo diverse riunioni, si é ottenuto dal governo lo stanziamento di fondi per una prima Conferenza Mondiale che dovrebbe tenersi nel corso del 2008"

di Ugo Di Martino

Nel corso delle riunioni degli ultimi anni, il CGIE ha individuto due temi tra loro correlati che meritavano una trattazione completa: l’avvicinamento dei giovani, soprattutto delle ultime generazioni, alla rete associativa all’estero, verso la quale non sembrano né interessati né tanto meno coinvolti, ed il potenziamento dell’associazionismo.

Lo si legge nell’intervista rilasciata giorni fa alla Voce D’ Italia da Jhonny Margiotta, con il quale abbiamo instaurato fin dall’inizio un dialogo costruttivo. E´un giovane italo venezuelano che é impegnato nel processo d’avvicinamento dei giovani connazionali al mondo italiano, giovani che si sentono sempre piú vicini alla realtà del paese in cui vivono, dimenticando o addirittura tralasciando  quella dei loro padri.

Il CGIE ha reso possibile che i giovani di tutto il mondo, partecipassero alle loro assemblee, in qualità d’esperti, per far conoscere il loro pensiero e cosa pensassero dell’Italia e del paese in cui sono nati i loro avi.

Oggi, dopo diverse riunioni, si é ottenuto dal governo lo stanziamento di fondi per una prima Conferenza Mondiale che dovrebbe tenersi nel corso del 2008.
Leggendo l’intervista a Margiotta ed anche la lettera di un connazionale, pubblicata lo scorso 21 sulla Voce D’Italia, nella quale si lamentava il mancato invito dei rappresentanti delle associazioni alla riunione Continentale del CGIE, mi viene spontaneo chiedermi: cosa abbiamo fatto perché in Venezuela i nostri connazionali  si  sentissero piú partecipativi al mondo associazionistico e quindi piú interessati al rapporto con la nostra terra d’origine? Siamo riusciti a svegliare l’interesse verso il paese d’origine e a creare cultura “italiana”, soprattutto tra i giovani di seconda e terza generazione?

Premetto che gli inviti alle riunioni Continentali sono aperti a chi interessa, basta consultare il sito del CGIE, per essere informati dalle attività da esso svolte.   Tornando al discorso iniziale, le considerazioni che mi vengono da fare, sono varie.

1) Scuole di lingua italiana: riescono nel loro intento di insegnare la lingua italiana e a  trasmettere cultura italiana? Questi giovani hanno un reale interesse verso l’italia?In questo senso, potrebbe rispondere meglio di tutte le altre la scuola Codazzi, che segue e forma  i nostri ragazzi dalla scuola media fino alla fine del liceo. Ma una volta concluso l’iter scolastico questi giovani hanno ancora interesse verso il sistema Italia? Mostrano interesse a far parte d’associazioni italiane? Inoltre, siamo sicuri che le  associazioni o i centri sociali o gli istituti di cultura, che dovrebbero essere il punto d’incontro delle nuove generazioni, rispondano a questo scopo?

2) I Comites: nelle loro funzioni e nel loro compito fondamentale di promuovere l’italianità e che ricevono anche contributi per il loro funzionamento, lavorano effettivamente in questa direzione? Sono riusciti a coinvolgere le comunità e le nuove generazioni? Quali manifestazioni culturali e sociali che interessano la comunità italiana  organizzano? E qual é la partecipazione reale dei connazionali a questi eventi?

3) Come funziona il sistema informativo? I giornali in lingua italiana che scrivono di politica, attualità, sport ecc. sono veramente letti?  Rai International, oggi Rai Italia, arriva veramente a tanti italiani o solo a quanti sono in grado di pagare il canone mensile? Quanti giovani sono interessati all’ascolto? Che programmi guardano? Inoltre, a  me sembra che RAI Italia abbia poco interesse verso gli italiani residenti in Venezuela, di cui parla solo eccezionalmente. Pochissime volte ha interpellato i membri o i rappresentanti di tale comunità.

4) CGIE (Consiglio Generale Degli Italiani All’Estero): quali sono le sue funzioni specifiche? Esso é un organo consultivo e di rappresentanza, che funge da raccordo tra Comites, Comunitá e Ministero degli Esteri. Ma questo suo ruolo, sfocia poi in qualcosa di concreto? I connazionali sanno della sua esistenza o le attivitá da esso svolte che molte volte rimangono tra le pareti della burocrazia?  Come consigliere di tale organismo auspico una sua riforma ed una sua elezione diretta.

5) Le camere di commercio italo-venezuelane e quelle regionali (se n’esistono), quale attività svolgono? Quali sono le loro funzioni e che tipo di relazione creano tra gli imprenditori italiani e quelli qui residenti? Per quanto ne so, la maggior parte degli imprenditori che vivono in  questo Paese, non si rivolgono ai canali tradizionali per chiedere servizi o informazioni, o per creare un’impresa, bensì ricorrono ad altri tipi d’informazione o si rivolgono personalmente alle imprese italiane con cui stipulano contratti diretti. Il  made in Italy é dunque da attribuire  all’iniziativa personale e privata?

Il problema di risvegliare l’italianità non riguarda peró solo le ultime generazioni. Occorre riavvicinare alla nostra cultura anche quegli italiani residenti qui da tempo e che sono assenti dal nostro tessuto sociale, dalle associazioni, dagli istituti di cultura e adoperarci perché si rafforzino i rapporti col nostro paese d’origine. Le proposte ci sono, i fondi vengono stanziati, impegniamoci dunque per renderli piú concreti.

26 de mayo de 2008

L'EDITORIALE DI MAURO BAFILE DIRETTORE DELLA VOCE D'ITALIA

Una tragica realtà

Ancora un sequestro. Dopo quello del connazionale Giuseppe Mainfoli, avvenuto poco più di una settimana fa nello Stato Trujillo, la cronaca registra il rapimento della dottoressa Paola Di Ottobre, di 38 anni, da due mesi incinta.

La malavita, quindi, torna a colpire di nuovo nel cuore della nostra Collettività. E lo fa in una regione, quella occidentale del Paese, in cui il sequestro, più che altrove, è un “business” assai redditizio; la vita delle vittime una semplice merce di scambio; e la nostra una delle Comunità più colpite.

Semmai ci fosse qualche dubbio, i numeri parlano chiaro. La matematica, si sa, non è un’opinione. Con il rapimento della dottoressa Di Ottobre, sono 43 i sequestri nello Stato Zulia, dall’inizio dell’anno a oggi. In altre parole, una media di un rapimento ogni quattro giorni. Delle 43 vittime, 6 sono italiane e, di queste, due ancora in mano dei delinquenti. Se poi ci si allarga a tutta la regione occidentale, i sequestri di connazionali si incrementano a 7: uno ogni ventidue giorni. E il numero dei cittadini italo-venezolani ancora in mano dei malviventi sale a tre.

Sono queste cifre preoccupanti che dicono tanto sul dilagare della delinquenza e dell’importanza dei sequestri come fonte di guadagno della malavita organizzata o no. Sono statistiche che inquietano una Collettività che si chiede perché si indugia ancora tanto ad assegnare un esperto antisequestro permanente allo Stato Zulia; un esperto antisequestro che faccia capo al Consolato di Maracaibo e con competenza per la regione occidentale del Venezuela. Si chiede anche perché in cinque mesi e con ben 7 rapiti, l’esperto antisequestro si sia fatto presente nello Zulia solo tre volte. La domanda la si ripete sottovoce dallo Zulia al Táchira, da Merida a Trujillo, ed è sempre la stessa: perché l’esperto non si reca tempestivamente sul posto ogni qualvolta un connazionale è vittima di sequestro, per offrire alle famiglie colpite dalla tragedia assistenza, un consiglio o più semplicemente una parole di conforto? Perché non far sentire, anche con la sola presenza, la solidarietà dell’Italia a chi soffre sulla propria pelle la piaga del sequestro?

Oggi dovrebbe arrivare a Maracaibo il nuovo esperto antisequestro assegnato dall’Unità di Crisi della Farnesina che dirige la dottoressa Elisabetta Belloni. Così il maresciallo dei Carabinieri, Giuseppe Scrima, potrà prendere i primi contatti con le autorità di polizia locale, ascoltare le esigenze dei connazionali e rendersi conto di quanto si senta trascurata e abbandonata al proprio destino la nostra Collettività nella provincia.

Appello alle Istituzioni per attivare una delega assessorile in favore dei pugliesi nel mondo

 

26-05-2008 18:05:37

Bari - Si è svolto stamattina, nella Sala Consiliare della Provincia di Bari, il primo di un ciclo di seminari dedicati ai pugliesi nel mondo. L'iniziativa, organizzata dal Crate, Centro Regionale Assistenza e Tutela degli Emigranti, organizzazione internazionale no profit,  con il patrocinio di Regione Puglia, Provincia e Comune di Bari e il Rotary di Puglia e Basilicata, è stata l'occasione per lanciare un appello a tutte le Istituzioni pugliesi affinché attivino una delega assessorile in favore dei pugliesi nel mondo.

Il Dr. Antonio Peragine si attiverà presso gli Enti locali della Regione Puglia per promuovere questa figura politica che sia sensibile a questa problematica, che possa seguire da vicino le attività inerenti all'emigrazione e l'immigrazione. La finalità di questa richiesta dell'Assessore con delega per l'Emigrazione e l'immigrazione, AIRE, gemellaggi, scambi culturali è quella di sostenere iniziative in favore degli emigrati, dei rimpatriati degli immigrati e nello stesso tempo promuovere i nostri territori presso le comunità dei corregionali sparse nel mondo, in particolare, a sostenere le attività volte alla conoscenza e alla valorizzazione delle tradizioni locali, della lingua e della cultura italiana.

"E' un'altra Puglia quella che risiede fuori regione - ha dichiarato il Presidente del Crate, Antonio Peragine - ma spesso non sono informati sui loro diritti nei Paesi in cui vivono e delle possibilità di sviluppo della nostra Regione Puglia. Ecco perché c'è bisogno che le Istituzioni pugliesi, a tutti i livelli, si attivino in ogni modo e con ogni mezzo". La Regione Puglia, con il suo Assessore ai flussi migratori , Dr.ssa Elena Gentile, ha promosso molte attività per riavvicinare i pugliesi fuori regione, ma è necessario integrare questa attività, pertanto, gli Enti locali sono chiamati a rispondere: i Comuni, le Province, le Comunità Montane, le scuole  devono fare la loro parte e non essere semplici spettatori.

In Puglia, nel Meridione, in Italia, la realtà del fenomeno, le condizioni nelle quali vivono gli italiani residenti all'estero, le asperità che hanno dovuto affrontare, l'apporto che hanno dato alla crescita del paese che li ha accolti, ma anche alle sue relazioni con quello di provenienza, sono assai poco conosciuti. Del tutto inesplorate restano le potenzialità che le comunità residenti fuori dalla Regione possono esprimere per lo sviluppo economico e sociale della Puglia.

Il Centro Regionale Assistenza e Tutela degli Emigranti - C.R.A.T.E.  ha evidenziato più volte la "necessità di un diverso e più solidale modo di porsi della società pugliese e delle sue istituzioni nei confronti dei propri componenti lontani; rapporto che sarà tanto più produttivo quanto più sarà diffusa la conoscenza del fenomeno, le sue conseguenze sui singoli e sulle collettività, le prospettive positive che, con una maggiore attenzione, possono concretizzarsi", si legge nella nota odierna del CRATE.

"La consapevolezza che le comunità dei pugliesi emigrati e italiana in generale, se si saprà valorizzarle idoneamente e rispondere alle loro esigenze e domande, possono svolgere un ruolo attivo per il sostegno e per la movimentazione dell'economia regionale - stimolando scambi culturali, conoscitivi,  economici - va diffondendosi e rafforzandosi. Un solo dato, senza dubbio, è sufficiente per indicare automaticamente la consistenza dell' "altra Puglia" e dare la misura del gravissimo spessore che tuttora riveste per la Regione la "questione emigrazione": oltre mezzo milione di corregionali vivono fuori dal territorio regionale".

Considerando soltanto coloro che sono ancora in possesso della cittadinanza italiana, che, se si aggiungono gli "oriundi" il totale ammonta a qualche milione, 2/300 mila vivono nelle altre Regioni italiane; circa 300.00 mila pugliesi vivono all'estero ed iscritti all'AIRE - anagrafe italiani residenti all'estero al 17.04.07, dati AIRE su una popolazione residenti in Puglia di circa 4.069.869 al 2007.

Il Dr.Peragine ha anche affrontato il tema delle rimesse degli emigranti, affermando che non esiste, però una politica di tutela di tali risparmi e di stimolo ad in impiego finalizzato alla promozione economica ed ambientale delle zone di afflusso, nonostante il riconoscimento del loro valore. Il CRATE è divenuto un punto di riferimento certo per i puglisi del mondo.

"I rotariani sparsi nel mondo sono 1 milione e 200mila - ha detto Alberto D'Abbicco, in rappresentanza del Governatore del Rotary distretto di Puglia e Basilicata e Presidente della Commissione di Interesse Pubblico - e i nostri Club sparsi nei cinque continenti sono 32mila. Sentiamo che all'estero c'è un grande bisogno di aiuto per i  nostri pugliesi e noi facciamo il possibile attraversi i nostri Club per raccogliere richieste e trovare soluzioni ma tutto questo non basta se non disponiamo anche del forte supporto del mondo delle Istituzioni con cui si potrebbero creare delle importanti strategie comuni".

All'incontro erano presenti, tra gli altri, il Presidente del Consiglio provinciale di Bari, Marco Sportelli, Prof., Luigi Di Comite dell'Università degli Studi di Bari, il Prof. Paolo Leoci, dell'Università degli Studi di Lecce,  il Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Bari, Fabio Scrimitori, Angela Scianatico, Profin Service-  Piani strategici di area vasta della Regione Puglia; Antonio CAvallo,  Assessore Comune di Nardò-AIRE-GEMELLAGGI; Avv. Riccardo Figliolia, Segretario Generale CONFAPI e  Consigliere AICAI -Ente della C.C.di Bari, e la Preside - Giornalista, Bianca Tragni, moderatrice dell'incontro.

fonte: news italia press

22 de mayo de 2008

Alla Conferenza triennale dei lucani nel mondo il primo Forum dei giovani

Eletto un coordinamento di rappresentanti di area. I giovani lucani chiedono corsi di italiano, sportello del turismo, scambi interculturali

POTENZA - Predisporre apposite politiche per i giovani discendenti dei lucani all’estero ritenuti un elemento indispensabile per la vitalità del tessuto associazionistico costruito con tanto impegno nel corso degli anni dagli emigrati di prima e seconda generazione. “Era uno degli impegni del programma delle attività 2007 della Commissione regionale dei lucani all’estero per il qulogo ale – ha sottolineato con soddisfazione il presidente Pietro Simonetti – abbiamo lavorato tanto durante questi mesi e che, oggi, con la presenza di oltre 50 giovani diventa il presupposto per costruire tutti insieme una sede di discussione attiva e costruttiva ”.

Durante la Conferenza triennale si è tenuto il primo Forum dei giovani lucani all’estero. Giovani provenienti da tutto il mondo hanno dato vita ad un proficuo incontro durante il quale, alla presenza del rettore dell’Università degli studi della Basilicata, Antonio Mario Tamburo, sono stati tracciati possibili percorsi da intraprendere nei prossimi mesi per rinsaldare ancora di più il legame tra la terra d'origine e i cittadini emigrati e per creare occasioni di confronto.

I giovani hanno eletto un coordinamento formato da rappresentanti di area. Per il Sud America è stato nominato Hugo Pugliese, per il Nord America Gianluca Ricciarelli per l’Australia Tony Fasanella e per l’Europa Vito Lazatera.

Durante l’incontro hanno proposto che si realizzino nei paesi di appartenenza corsi di italiano base e uno sportello del turismo. Altra proposta è che si attivino scambi interculturali per rafforzare i rapporti tra la Basilicata e le tante Basilicate sparse nel mondo. “I giovani lucani – hanno sottolineato – potrebbero essere ospitati presso le famiglie di lucani residenti all’estero e i discendenti dei lucani potrebbero essere accolti presso i nuclei familiari residenti in Basilicata”.

“E’ un momento molto importante questo – ha dichiarato Simonetti - e sono sicuro riuscirà a stimolare ancor di più la curiosità dei ragazzi per la lingua, le tradizioni e la 'terra' di Basilicata. Un'occasione di incontro e ripresa di contatto con la terra d'origine, ma anche il giusto modo per sottolineare l'importanza che i lucani all'estero e le loro associazioni hanno per la promozione della cultura, dei valori, delle attività e dell'immagine della Basilicata all'estero”. (Inform)

21 de mayo de 2008

Venezuela lidera países violentos

 

FUENTE: AFP. Londres.

522254591-780a7089e8 Colombia, Venezuela y Haití son los países más violentos de la región, y figuran entre los más violentos del mundo, según el Índice Global de Paz 2008, una clasificación que compara las naciones en la dimensión de la paz, presentada ayer en Londres.

Irak ocupa el último lugar en la lista de 140 países que fue elaborada por la unidad de análisis de la revista económica británica The Economist, en colaboración con un grupo internacional de expertos, que tienen en cuenta más de una veintena de variables.

Según el Índice Global de Paz (IGP) 2008 -que considera desde los gastos en el sector militar al respeto de los derechos humanos-, Islandia es el país más pacífico del mundo, seguido de Dinamarca, Noruega, Nueva Zelanda y Japón. Los últimos puestos son para Irak, Somalia, Sudán, Afganistán e Israel.

En América Latina, Chile es el país más pacífico (19 en la lista) y Colombia es el que ofrece los indicadores más altos de violencia interna, ocupando el puesto 130, de 140.

Venezuela ocupa el puesto 123, Haití el 109, Honduras el 104, Guatemala el 103 y Ecuador está en el puesto número 100 de la clasificación, que tiene en cuenta 24 variables como los niveles de crimen violento, inestabilidad política, el número de policías, la incidencia de los homicidios, el número de personas encarceladas y los niveles de acceso a las armas.

Además de estos indicadores internos, la clasificación -que fue lanzada por primera vez el año pasado, con 121 países- considera también factores que influyen directamente en generar la paz, como los niveles de democracia y transparencia, educación y bienestar social. La mayor parte de los países de América Latina figuran en la categoría de paz "media" y "baja".

Se requiere voluntad

Los promotores de este índice -que lo presentan como un ejercicio para promover la discusión y mejorar el análisis sobre la paz mundial- señalaron ayer en rueda de prensa en la que presentaron la clasificación para 2008, que el mundo se vislumbra un poco más pacífico este año que el anterior.

"El mundo aparece ligeramente más pacífico este año", resumió Steve Killelea, fundador de este Índice, cuya lista completa se puede ver en la red en el sitio http://www.visionofhumanity.com/rankings.

"Es alentador pero se necesitan pequeños avances individuales de los países para que el mundo pueda avanzar en el camino de la paz", dijo, señalando que los países que han hecho algunos progresos respecto a su nivel de tranquilidad interna, en comparación con el año anterior, son Angola (110), Indonesia (68) e India (107).

CGIE: Riunione del Gruppo di lavoro sull'Associazionismo Italiano all'Estero

Alla Farnesina il 27 e il 28 maggio

ROMA - E' stata convocata la prima riunione del Gruppo di Lavoro sull'Associazionismo Italiano all'estero. La riunione si terrà nella Sala delle Conferenze Internazionali del Ministero degli Affari Esteri. I lavori, che inizieranno alle ore 09.30, hanno all’ordine del giorno l’elaborazione di un documento relativo alla situazione, al ruolo e alle prospettive dell’Associazionismo italiano all’estero.

Il documento elaborato dal Gruppo di Lavoro ad hoc sarà inviato a tutti i Consiglieri del CGIE e sarà all'ordine del giorno delle seconde riunioni delle Commissioni Continentali per poi essere portato alla seconda Assemblea Plenaria del 2008. Alla riunione parteciperanno una delegazione della Consulta Nazionale dell'Emigrazione e i rappresentanti delle Consulte Regionali delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana. (Inform)

Presentata da Ricardo Merlo (Maie) una proposta di legge per il sostegno alle associazioni italiane all’estero

 

ROMA - Il deputato italo argentino Ricardo Merlo, eletto nel Movimento Associativo Italiani all’estero, ha confermato il suo impegno nella promozione delle associazioni italiane all’estero con la presentazione di  una proposta di legge  che intende  equiparare  le associazioni italiane costituite all’estero alle APS, Associazioni di Promozione Sociale, già riconosciute dall’ordinamento italiano come destinatarie di  una serie  di benefici di vario genere.

“La legge 7 dicembre 2000, n. 383 nel disciplinare le modalità di iscrizione delle associazioni  al registro nazionale delle APS, ne limita l’accesso esclusivamente a quelle associazioni a carattere nazionale - ha spiegato l’on. Merlo - Con questa proposta di legge si è voluto estendere anche alle associazioni rappresentative degli italiani all’estero,con alcuni necessari requisiti di rappresentatività, i benefici previsti dalla legge n. 383 del 2000 per le associazioni di livello nazionale”.

“Credo -ha detto Merlo -che sia  una questione di civiltà e di rispetto del fondamentale diritto di uguaglianza stabilito dall’articolo 3 della Costituzione . Con le modifiche alla legge 383 potremo salvaguardare il patrimonio associazionistico italiano nel mondo, frutto del lavoro instancabile di generazioni di emigrati.” (Inform)

Cavenit, approvato il bilancio

 

image L’obiettivo delineato dal presidente Trevisi: fare arrivare le piccole e medie imprese italiane attraverso joint-venture con le multinazionali già presenti in Venezuela

CARACAS - Si conclude un altro anno per la Cavenit. Come consuetudine, i soci si incontrano presso il Civ e all’unanimità approvano il bilancio, dopo aver ascoltato con attenzione le parole del presidente. Giorgio Trevisi non ha deluso la platea, affiancato dall’ambasciatore Maccotta, pronuncia un discorso di ampio respiro, partendo proprio dalla politica estera. “La contrapposizione con gli Stati Uniti è quotidiana” esordisce Trevisi, che poi ricorda come sia improbabile il ritorno della comunità andina del Venezuela, mentre la visibilità internazionale aumenta.

“E’ ben noto- continua il presidente- che il lavoro realizzato dalla Camera, l’Ice, l’Ambasciata e per le multinazionali italiane, da Ghella, Impregilo, Astaldi, hanno dato ottimi frutti, come abbiamo mostrato alla conferenza annuale di Assocamerestero a Livorno”. Qui è stato presentato un progetto pilota per aiutare le imprese italiana ad investire qui. L’idea di fondo è semplicissima. Una piccola e media impresa italiana da sola in Venezuela non investirebbe mai. Troppi i rischi, inflazione, svalutazioni improvvise, controllo cambiario. Un quadro che spaventa chiunque, soprattutto le aziende a conduzione familiare che in Italia sono la maggioranza, e se investano, lo fanno nell’Est Europa. Se però le multinazionali italiane Venezuela (Astaldi, per esempio) affiancano le aziende italiane, con la rete di contatti e di conoscenze maturate negli anni, diventano un’importante garanzia contro i rischi del paese. Il risultato? Si uniscono le forze per l’ internazionalizzare delle imprese italiane.

I soci ascoltano in silenzio, Trevisi parla lentamente, e ricorda come “lo sviluppo dell’economia venezolana ha fatto registrare un’eccellente performance del Pil dell’8,4 %, che ha confermato 17 trimestri consecutivi di crescita ad un valore in media del 10%. Nonostante questo bisogna sottolineare un peggioramente importante dell’inflazione, consolidata a 22%, molto superiore al 12% proposta dal Banco Centrale”. Riguardo all’interscambio economico tra Italia e Venezuela, il bel paese è in miglior posizione rispetto a Germania e Spagna, e leader tra i paesi europei in relazione all’interscambio commerciale con il Venezuela. “Questo conferma la preferenza per il consumo dei prodotti italiani”. Per concludere i ringraziamenti di rito all’ingegnere Cattabriga e tutto lo staff della Camera. Anno dopo anno aumentano le attività, mentre il bilancio si mantiene in attivo.

Piero Armenti - 19/5/08//La Voce d´Italia

Costituito a Basilea il “Comitato per la trasparenza del voto all’estero”

 

BASILEA - Il 16 maggio 2008 si è costituito a Basilea il “Comitato per la trasparenza del voto all’estero”, promosso su iniziativa di alcuni candidati che hanno partecipato alle ultime elezioni e di diversi esponenti della comunità italiana. Questi i promotori: Angelo Berardini, Guglielmo Bozzolini, Cesidio Celidonio, Nella Sempio, Iolanda Frey, Carlo Matriciani, Alessandro Calaprice, Giuseppe Bertolini, Giovanni Di Paolo, Carmelo Mazzeo, Rocco Burdino, Icilio Di Iorio.

Il Comitato - affermano i promotori - è nato sull’onda della denuncia dei gravi brogli elettorali che hanno notevolmente falsato il risultato del voto anche nella Ripartizione Europa, nel tentativo evidente di favorire l’elezione di alcuni candidati della lista UDC in Svizzera.  Solo grazie al tempestivo intervento di alcuni Presidenti di seggio e di diversi rappresentanti di partito si è impedito che il broglio assumesse dimensioni tali da alterare il risultato complessivo del voto e quindi anche l’assegnazione dei seggi.

Questo broglio, insieme ad altre gravi irregolarità e a numerosi disguidi organizzativi, getta un’ombra sulla correttezza e sulla trasparenza del voto, fino a metterne in discussione la credibilità democratica. Pensiamo che, unitamente all’azione avviata dalla Magistratura, alla quale esprimiamo piena fiducia, sia necessario intraprendere già da ora ogni iniziativa di mobilitazione della nostra comunità, allo scopo di restituire credibilità e forza ad un fondamentale momento di democrazia.

Nel concreto il Comitato intende: 1) rivendicare la piena chiarezza e l’informazione dettagliata da parte delle autorità consolari sulle iniziative assunte per garantire funzionalità e correttezza nei vari passaggi del voto per corrispondenza; 2) chiedere che si apra immediatamente un’indagine parlamentare sullo svolgimento del voto e si proceda tempestivamente ad una discussione approfondita sulle modalità del voto all’estero che diano garanzie di trasparenza, correttezza ed efficacia politica. Per questi obiettivi il Comitato si impegna a promuovere azioni di denuncia e di sensibilizzazione e a raccogliere, intorno alle rivendicazioni qui enunciate, l’adesione del maggior numero possibile di connazionali. In primo luogo il comitato promotore chiede che su tale problematica si esprimano le rappresentanze elettive della comunità, i partiti rappresentati in Parlamento, i parlamentari eletti all’estero. (Inform)

20 de mayo de 2008

TERZI INCONTRO DEGLI ITALIANISTI VENEZUELANI

30 y 31 de mayo del 2008 | Hotel La Pedregosa | Mérida - Venezuela

FADI - Fundación Andina de Italianistas, fue creada en Mérida en el mes de febrero del 2008, con el objetivo de crear un espacio para el intercambio de ideas y de experiencias didácticas por parte de los profesores de lengua y cultura italiana, y para estimular y apoyar la participación de los apasionados por nuestra cultura.

La sede principal de la FADI es el Centro Social Italo Venezolano de Mérida y su junta directiva está integrada por profesionales interesados en la difusión de la lengua y de la cultura italianas: Doris Pachano (Presidente), Elvia Zordan (Primer Vice-presidente), Pierina D’Elia (Segundo Vice-presidente), Corrado Vitale (Tesorero), Adriana Gallicchio (Secretaria) Yudith Ramoni de Ruiz y Marianella Urbina (Vocales).

Actualmente la Fundación organiza el TIDIVE: Terzo Incontro Degli Italianisti Venezuelani (Tercer Encuentro de Italianistas Venezolanos), a realizar los días 30 y 31 de mayo, del presente, en el Hotel La Pedregosa en el Estado Mérida (Venezuela), para dar continuidad al PIDIVE y al SIDIVE (Primo Incontro y Secondo, respectivamente), realizados por iniciativa del Prof. Alessandro Baldi (Lector de Italiano, enviado por el Ministero Degli Affari Esteri) y de la Prof. Giancarla Marchi (Docente de lengua italiana de la Universidad Simón Bolívar y actual Presidenta de la ADIVE: Asociación de Italianistas Venezolanos).

El Encuentro, auspiciado por la Universidad de Los Andes, y patrocinado por el Instituto Italiano de Cultura de Caracas y la Cámara de Comercio Venezolano - Italiana CAVENIT, tiene como tema central “El Uso de las nuevas tecnologías en la didáctica del italiano” y contará con la presencia de dos expertas en al materia, docentes de la Università per Stranieri di Perugia y de la Università Ca' Foscari di Venezia. Se espera contar con la presencia de cerca de cien personas entre estudiantes, docentes y comunidad italianista en general, provenientes de todo el territorio nacional.

DA DOMANI A BARI LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO GENERALE DEI PUGLIESI NEL MONDO

 

BARI \ aise\ - Inizierà domani, 21 maggio, a Bari per concludersi nel Salento sabato 24 la sessione annuale del Consiglio Generale dei Pugliesi nel Mondo, organismo di rilevanza statutaria della Regione Puglia rappresentativo delle comunità regionali sparse sul pianeta e presieduto dal presidente della Regione Nichi Vendola.
Accolti dall’assessore regionale ai flussi migratori, Elena Gentile, i sessanta rappresentanti delle associazioni pugliesi di tutto il mondo, provenienti da Europa, Nord America, Sud America, Africa e Australia, si riuniranno domani pomeriggio presso l’Aula del Consiglio Regionale, dove incontreranno il presidente Pietro Pepe. I lavori proseguiranno nei due giorni successivi a Specchia, piccolo Comune della provincia di Lecce, fortemente coinvolto in passato dal fenomeno migratorio. Qui i consiglieri generali, che saranno accolti dal sindaco, Antonio Lia, affronteranno le tematiche relazionali tra Regione e comunità pugliesi nel mondo nella suggestiva location dell’ex Convento dei Francescani neri.
Come ha commentato l’assessore Gentile, "la scelta di Specchia vuole essere un omaggio a tutta la vicenda migratoria salentina, ma anche la testimonianza, resa in una realtà quanto mai dinamica, dei processi di modernizzazione e di internazionalizzazione inaugurati da quella vicenda". L’assessore Gentile ha pure ricordato come, nei due anni precedenti, il Consiglio Generale dei Pugliesi nel Mondo si era riunito in Capitanata e in terra di Bari.
La solenne conclusione dei lavori avrà luogo sabato 24 maggio a Nardò. Qui, presso il Teatro Comunale, avrà luogo, con inizio alle ore 17, la cerimonia ufficiale per la consegna dei Premi Puglia 2008, conferiti, ai sensi dell’art. 6 della legge regionale n. 23/2000, a cinque cittadini pugliesi per nascita o origine familiare, stabilmente residenti all’estero, che abbiamo onorato la Regione nei vari campi di attività, nonché dei Premi Speciali Pugliesi nel Mondo 2008, dedicati a personalità di spicco originarie della Puglia, le quali, pur non essendo residenti all’estero, hanno svolto attività di particolare merito e rilievo in ambito nazionale.
Sarà il presidente Vendola a consegnare il prestigioso Premio Puglia a Laura Albanese, tarantina, giornalista e componente del Parlamento e del Governo dell’Ontario (Canada); a Vito Campese, barlettano, docente all’University of Southern California di Los Angeles e presidente dell’ISSNAF; a Michael Corrieri, australiano originario di Molfetta, storico dei movimenti migratori in Australia; a Antonio Loprieno, barese, egittologo e Rettore dell’Università di Basilea e alla poetessa argentina Estela Menga, nata a Rosario da genitori di Cisternino. I Premi Speciali Pugliesi nel Mondo saranno invece appannaggio di Franco Danieli, salentino, già vice ministro degli Esteri del Governo Prodi, con delega agli italiani nel mondo; a Livia Pomodoro, molfettese, presidente del Tribunale di Milano; e, alla memoria, a Mariateresa Di Lascia, nata a Rocchetta S. Antonio, politica impegnata nel Partito Radicale, fondatrice dell’organizzazione "Nessuno tocchi Caino" e scrittrice vincitrice del Premio Strega 1995.
Questo il programma della quattro-giorni nel dettaglio: i lavori saranno aperti a Bari alle 14.30 dal Presidente del Consiglio Regionale, Pietro Pepe. Trasferitisi a Specchia, i delegati assisteranno alle 21.30 allo spettacolo di piazza de "I Coribanti" (musica tradizionale salentina), degli sbandieratori di Oria e del cabarettista Ivan Nuzzo. A dare loro il benvenuto sarà il sindaco di Specchia, Antonio Lia, il presidente dell’Associazione Italiani del Mondo, Fernando Villani e l’assessore Gentile.
Giovedì 22 i lavori si terranno al Convento dei Francescani neri di Specchia: in mattinata la sessione plenaria inizierà con la relazione introduttiva del vicepresidente, Domenico Rodolfo. Verranno quindi esaminati gli ordini del giorno, mentre nel pomeriggio inizieranno i lavori delle commissioni.
La giornata si concluderà con lo Spettacolo "Voce di libertà – Poesie e Musica" del Gruppo interetnico Alard e con una cena.
Venerdì 23, verranno presentati e approvati i documenti. Quindi, nel tardo pomeriggio i delegati si trasferiranno a Nardò dove, sabato 24 si terrà la Cerimonia di Consegna del "Premio Puglia 2008" e dei "Premi Speciali Pugliesi nel mondo 2008" alla presenza del Presidente Vendola. Durante la cerimonia si esibirà il Trio "U. Giordano" in "All’opera dopo l’opera – Il salotto musicale italiano di fine Ottocento". Domenica 25 i delegati rientreranno a Bari da dove torneranno nei rispettivi paesi di residenza. (aise)

Il presidente della Fondazione ForModa Lucio Marcotullio presenta a Rai International la convenzione con il Consiglio regionale abruzzesi nel mondo

L’accordo prevede cinque borse di studio destinate a giovani abruzzesi nel mondo per frequentare il master in economia e gestione della moda

2008-05-19 18:28:00

Pescara - Oggi il Presidente della Fondazione ForModa Lucio Marcotullio interverrà alla trasmissione Italia Rai, condotta da Gigliola Cinquetti, all'interno della rubrica Sportello Italia, per illustrare la convenzione stipulata con il CRAM (Consiglio regionale abruzzesi nel mondo) che permetterà a cinque giovani abruzzesi residenti all'estero, di usufruire di altrettante borse di studio per frequentare il master universitario internazionale di primo livello in economia e gestione della moda. Con l'occasione sarà presentata al pubblico di Rai International la Fondazione ForModa, i suoi soci e le molteplici attività.

La convenzione, sottoscritta da Marcotullio e dal presidente del CRAM Donato Di Matteo lo scorso 24 aprile, prevede che il Consiglio regionale abruzzesi nel mondo copra le spese di iscrizione, vitto e alloggio dei posti riservati a partire dall'anno accademico 2008/2009. Il Master universitario di primo livello in Economia e gestione della moda, istituito a Penne nell'anno accademico 2002-2003, è una iniziativa delle tre università abruzzesi (università degli studi di Teramo, L'Aquila, "Gabriele D´Annunzio" di Chieti-Pescara), dell'università del Molise, della Brioni Roman Style spa e della Fondazione Formoda (Province di Pescara, Teramo, Fondazioni "Nazareno Fonticoli", Tercas, Pescarabruzzo, Comune di Penne, Unione dei Comuni Città-Territorio Val Vibrata e Brioni Roman Style).

"Siamo grati al professor Lucio Marcotullio per essere riuscito nell'impresa di unire ben quattro università (le tre abruzzesi e l'Ateneo del Molise) intorno all'offerta formativa di un Master interateneo altamente specializzante", ha dichiarato Di Matteo. "Ritengo - ha aggiunto - che questa convenzione sia fondamentale per unire il mondo degli abruzzesi all'estero con un pezzo di eccellenza della nostra regione. L'azienda Brioni, che ha sede a Penne ed è tra i soci promotori della Fondazione ForModa, è una grande vetrina nel mondo per le nostre politiche. Sono molto orgoglioso, in qualità di Presidente del Cram per l'opportunità che verrà a crearsi per i nostri giovani all'estero". "Questa convenzione - ha detto Marcotullio - ha un duplice valore: di ricostituzione di uno stile di vita di una terra e di diffusione di una condizione di prestigio che oggi si considera di un intero distretto e che ha portato in Abruzzo alla nascita del tavolo della moda".

La puntata di Italia Rai con l'intervento di Lucio Marcotullio sarà trasmessa mercoledì alle 20.30 su Rai International (Rai Italia), in replica il giorno successivo alle 16 sul canale 804 di Sky, e potrà essere scaricata dal sito www.international.rai.it/italiarai/index.php.

News ITALIA PRESS

15 de mayo de 2008

L’associazione culturale “Sicilia Mondo” bandisce il “IX Premio Letterario Giovanile Sicilia Mondo”

“Il voto degli italiani nella Circoscrizione Estero. Quali sono le tue considerazioni?” è il tema dell “IX Premio Letterario Giovanile Sicilia Mondo” per il 2008.


REQUISITI - Il concorso è riservato ai giovani siciliani (tra i 16 ed i 35 anni) residenti all’estero, in possesso della cittadinanza italiana.
TESTI – Il testo deve essere in lingua italiana, della lunghezza minima di 2 cartelle a quella massima di 15, di 30 righe e per un massimo di 60 battute dattiloscritte.

NUMERO COPIE - I concorrenti devono inviare due copie in busta chiusa, di cui una contenente nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo, numero di telefono, eventuale e-mail, la documentazione anagrafica che comprovi l’origine italiana ed una foto.

Il concorso non prevede alcuna quota di partecipazione.
SPEDIZIONE – Gli elaborati devono pervenire entro il 31 agosto 2008 a “Sicilia Mondo”, Via Renato Imbriani, 253 – 95128 Catania. I lavori inviati non saranno restituiti.

PREMI
Al 1° classificato: Viaggio in Sicilia, targa ricordo (biglietto aereo a/r, soggiorno gratuito per 7 gg.) ed abbonamento al periodico d’informazione “Sicilia Mondo”.
Al 2° classificato: Libro ed abbonamento al periodico d’informazione “Sicilia Mondo”.
Al 3° classificato: abbonamento al periodico d’informazione “Sicilia Mondo”.
GIURIA - La giuria, composta da personalità del mondo culturale, verrà resa nota al momento della premiazione.
PREMIAZIONE - Avverrà a Catania a data da destinarsi.
RISULTATI - Tutti i partecipanti riceveranno gratuitamente una copia della rivista “Sicilia Mondo”, con la classifica finale del concorso.

I risultati ed i testi selezionati saranno pubblicati sul sito Internet www.siciliamondo.it ed ai vincitori sarà dedicato uno speciale su “Sicilia Mondo”.

 

Salve Jhonny, ti invio questa informazione recibida en nuestra de Federacion de Asociaciones Sicilianas de Venezuela (FARS-Venezuela) para su divulgacion entre los jovenes oriundos de nuestra region, la misma es emanada de la Asociacion Sicilia Mondo con sede en Catania y dirigida por el Avv. Mimmo Azzia.

inviato da GESUALDO PATERNÓ (tesoriere federazione FARSV VENEZUELA)

NASCE A CAMPOBASSO IL CONSIGLIO DEI GIOVANI MOLISANI NEL MONDO

lLogo-Regione-Molise l governatore Iorio: " Sara' un volano d'idee"

Si e' aperta ieri a Campobasso  la prima riunione del  Consiglio dei giovani molisani nel mondo. All'apertura dei lavori c'era il presidente della Regione Molise, Michele Iorio, che ha speso parole di elogio nei confronti dell'iniziativa: "Preservare le nostre radici, fortificare la nostra identita', guardare al futuro con speranza puntando e investendo nell'impegno dei nostri giovani - ha detto il governatore - è  l'essenza della buona politica ed e' da qui che siuamo partiti per progettare prima, ed avviare poi, il Consiglio dei Giovani Molisani nel Mondo'.

"Il Consiglio deve essere un volano di idee - ha proseguito Iorio - e deve  permettere alla  Regione di dialogare in modo nuovo con i giovani molisani all'estero, per rinverdire e rafforzare il senso di appartenenza alla loro terra natale e per renderli responsabilmente attori di un piu' moderno ed incisivo rapporto tra il Molise e i suoi figli sparsi per il mondo'. 

Alla prima riunione del Consiglio hanno preso parte 13 delegati provenienti dalle varie parti del mondo dove si concentra la presenza di emigrati molisani. Questi, nei prossimi giorni, eleggeranno l'ufficio di presidenza costituito dal presidente, da due vicepresidenti e da un segretario. Il presidente eletto fara' poi parte di diritto del Consiglio degli adulti.
Teresio Onorato, direttore del Servizio per i rapporti con i molisani nel mondo della presidenza della giunta regionale spiega: "Abbiamo lasciato ampio spazio ai giovani perche' siano direttamente loro a portare alla luce le diverse problematiche e richieste che vengono da ogni parte del mondo"

"Le richieste dei giovani che vivono in Canada o negli Stati Uniti sono chiaramente diverse da quelle di chi viene dall'Argentina, dal Venezuela o dal Brasile, ma il filo che le unisce e' quello della pressante richiesta di istruzione, innovazione, interscambio di esperienze con studenti universitari e di confronti culturali"

 

imageMARCELO CARRARA (ARGENTINA) NOMINATO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI GIOVANI MOLISANI NEL MONDO - GIANNI TOMMASI (VENEZUELA) ALLA VICE-PRESIDENZA

CAMPOBASSO – E’ Marcelo Carrara il presidente del Consiglio dei Giovani Molisani nel Mondo. Carrara (Mar del Plata, Argentina) è stato eletto nel corso dei lavori del Consiglio a Campobasso.

Carrara sarà affiancato da due vice presidenti: Gianni Tomasi (MARACAY - Venezuela) e Roberta Iannacito (Canada). Andrew Antenucci (Australia) sarà invece il segretario. 

 

        GIANNI TOMMASI  DI MARACAY 

(AL CENTRO DELLA FOTO)

RAPPRESENTA MARACAY NELLE RIUNIONI DELL'AGIV

12 de mayo de 2008

Le piccole e medie imprese sono piu' vicine a clienti e fornitori e riducono gli investimenti grazie alla tecnologia mobile

 

Una ricerca Ipsos MORI evidenzia le tendenze delle PMI italiane nel contesto europeo

Milano – Una ricerca presentata da Ipsos MORI e commissionata da Research In Motion (RIM), rivela che l'85% delle PMI italiane afferma di utilizzare come mezzo di comunicazione preferito l’email per rimanere in contatto con i propri stakeholder (clienti e fornitori), dato a cui segue l’utilizzo delle chiamate vocali (78%).
Relativamente a un Paese in cui le PMI sono predominanti e localizzate lontano dai propri clienti e fornitori (il 57% è situato a più di 16 km di distanza dai loro stakeholder principali), la ricerca - che ha coinvolto 150 imprenditori di PMI italiane – ha evidenziato che i due fattori chiave per il successo sono la necessità di rimanere in stretto contatto e di essere particolarmente attenti alle esigenze dei clienti..
Secondo il 70% delle PMI italiane, infatti, rimanere in contatto con i propri stakeholder è fondamentale, mentre il 62% degli imprenditori afferma che reagire rapidamente alle richieste dei clienti e comunicare regolarmente sono aspetti critici fondamentali per conquistare una relazione vincente.
Charmaine Eggberry, Vice Presidente e Managing Director, RIM EMEA ha commentato: "I manager delle PMI passano una gran parte del loro tempo fuori sede e il multitasking è spesso una caratteristica chiave della loro attività. Tuttavia, come le grandi imprese, le PMI hanno bisogno di essere in grado di servire i loro clienti e vincere potenziali business, indipendentemente dal fatto di essere in ufficio o meno. Gli smartphone BlackBerry sono uno strumento ideale per le piccole e medie imprese che vogliono rimanere produttive anche in movimento".
Secondo la ricerca, nella fase di lancio della loro attività, gli imprenditori italiani preferiscono avviare un'impresa prendendo un ufficio in affitto oppure acquistando uno spazio lavorativo (71% rispetto al 34% a livello europeo) piuttosto che lavorare da casa (19% rispetto al 59% della media europea). Inoltre, dopo il prestito bancario, per i manager italiani la tecnologia rappresenta il secondo asset di base. In particolare, lo smartphone e’ secondo solo al computer.
Il 77%delle PMI italiane ha ritenuto più costoso avviare un'impresa oggi rispetto a cinque anni fa, e il 70 per cento degli intervistati pensa che sia anche più difficile. Entrambe le risposte hanno fornito percentuali significativamente superiori rispetto alla media europea. Tuttavia, vi è un atteggiamento positivo verso il coinvolgimento della tecnologia nel processo di avvio: il 64% delle PMI italiane concordano sul fatto che oggi la tecnologia abbia reso la creazione di un business più facile e meno costoso.
Charmaine Eggberry continua: "E' chiaro che le PMI sono disposte a fare solo investimenti ragionevoli e flessibili in fase di avviamento, che possano crescere in relazione allo sviluppo del proprio business. La ricerca dimostra che le soluzioni di comunicazione mobile sono la chiave per il successo delle piccole e medie imprese di tutta Europa. L’adozione sin dal principio degli strumenti e procedure corretti sono fattori determinanti nel lungo termine”.
Nora Schmitz, Unit Manager del Dipartimento Media in Ipsos Italia, commenta: “La ricerca dimostra che i manager delle PMI italiane nel contesto competitivo odierno non possono rimanere legate alle proprie scrivanie se vogliono avere successo. Interagire con i diversi stakeholder quando si è in movimento può significare una differenza enorme in termini di produttività, specialmente se si considera la fisicità della lunghezza del territorio italiano da nord a sud. Da quanto emerso dalla ricerca rimanere connessi non solo può aiutare le PMI a essere vincente negli affari ma può soprattutto aiutare le imprese a coltivare meglio le proprie relazioni con la clientela”.

Ricercatore italiano scopre cura contro leucemia mieloide cronica

 

Il farmaco, a base di arsenico, e' utilizzato anche nella medicina tradizionale cinese

Boston - Si deve a Paolo Pandolfi, direttore del programma di genetica del cancro alla Harvard University di Boston, una scoperta che potrebbe portare alla sconfitta di una delle più devastanti forme di leucemia, la mieloide cronica.
Si tratta di un farmaco a base di arsenico, usato anche nella medicina tradizionale cinese, che è riuscito a sconfiggere le cellule staminali tumorali, quelle che innescano la malattia, sono spesso resistenti ai trattamenti e causano ricadute, anche a distanza di anni.
Oltra alla sconfitta della leucemia mieloide cronica, la scoperta di Pandolfi,  pubblicata sulla rivista Nature, potrebbe aprire la strada per la cura di altri tipi di  leucemie e dei tumori solidi,  bloccando definitivamente quelle cellule che alimentano i vari tipi di cancro.
Pandolfi, romano di nascita, da anni attivo nei più prestigiosi centri di ricerca degli Stati Uniti (da tre anni ha una collaborazione con l'Istituto per i tumori Regina Elena di Roma) ha portato avanti lo studio insieme al dipartimento di ematologia dell'Università di Torino.
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"Tutti i tumori sia quelli del sangue sia quelli solidi hanno un grande numero di cellule neoplastiche; ma esiste un piccolo numero di esse, le staminali, che hanno la capacità di dare avvio al tumore e di solito sono molto resistenti ai farmaci e alla radioterapia" spiega Pandolfi .
"Queste cellule - prosegue il ricercatore italiano - hanno la capacità di diventare quiescenti, di addormentarsi. La conseguenza è che mentre le altre cellule leucemiche sono vulnerabili ad alcune terapie come la chemio o trattamenti più mirati come le cure mirate come gli anticorpi monoclonali, le staminali  schivano gli attacchi epossono causare la riattivazione della malattia anche a distanza di anni".
Pandolfi prosegue ora la sua ricerca  insieme all'Università di Torino con  uno studio clinico sui malati di leucemia mieloide cronica e una verifica dei progressi dell'abbinamento alle attuali terapie al biossido di arsenico.

10 de mayo de 2008

Verona ospita 10 giovani veneti emigrati nel mondo per un corso di formazione

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Tra i partner del progetto, il comune di Verona e l'associazione dei Veronesi nel mondo

Verona - L’Assessorato ai Flussi Mi-gratori della Regione Veneto ha affidato al Comune di Verona,in collaborazione con l’Associazione Veronesi nel Mondo,un progetto formativo nel settore dell’agroalimentare rivolto a giovani oriundi veneti residenti nel Continente Americano.
Destinatari del corso sono 10 discendenti in linea retta,entro la terza generazione,di emigrato veneto, di età compresa tra i 18 ed i 35 anni, di ambo i sessi, con sufficiente conoscenza della lingua italiana,parlata e scritta,tale da consentire l’apprendimento dei contenuti del corso,che a-vrà una durata di 20 giorni, con 150 ore di formazione,teorica e pratica. 
L’Associazione Veronesi nel Mondo, in collaborazione con altre associazioni patner del progetto,si riserva di scegliere i candidati ed avranno precedenza coloro che non hanno partecipato ad altre iniziative. Vitto, alloggio ed un contributo per il viaggio, sono a carico dell’Associazione Veronesi nel Mondo. Le candidature devono essere recapitate entro il 24 Maggio 2008

 

8 de mayo de 2008

DALLA VOCE D'ITALIA: ARTICOLO SULLA MOSTRA "ARTE INSIEME"

 

image CARACAS – Pitture e sculture di bambini di sette scuole caraqueñe, ispirati da artisti italiani, in un tempio della cultura venezuelana: è Arte Insieme, la mostra inaugurata ieri al Teatro Teresa Carreño di fronte a un nutrito drappello di autorità consolari e locali, e soprattutto di fronte a 156 studenti e a una trentina di genitori che hanno deciso di sottrarsi agli impegni di una mattinata feriale pur di assistere a un evento che ha visto protagonisti i loro figli. “Arte Insieme”, giunto quest’anno alla seconda edizione, è un’iniziativa promosso dall’ambasciata d’Italia tramite il suo Ufficio scolastico; nella presente occasione, si sono aggiunti alla lista di enti promotori la Fondazione Teatro Teresa Carreño, il Comites, il Cgie e questo giornale, la Voce d’Italia.

Nella hall che si apre al piano terra del Teatro Teresa Carreño, sullo sfondo del verde del parque Caobos, sono in mostra da ieri fino a domani 32 tra dipinti e sculture realizzati da 200 ragazzi durante un “taller” artistico con lo scultore Marco Di Giovanni e il pittore Mauro Ugolini (di cui sono in mostra sette opere). All’atto di inaugurazione hanno partecipato l’ambasciatore Luigi Maccotta, la directora zona educativa Edo. Miranda Arcelis Queralis, il presidente della Fondazione TTC José Luis Pacheco, la viceconsole Mirta Gentile, il direttore dell’Iic Caracas Massimo Gilardi e la professoressa Anna Greco, responsabile dell’ufficio scolastico italiano in Venezuela e vero motore dell’iniziativa. In platea abbiamo riconosciuto Michele Buscemi, presidente del Comites Caracas, e padre Cogo, reverendo della chiesa Nostra Signora di Pompei.image

I pezzi preparati dagli aspiranti artisti delle sei scuole coinvolte si presentano come banchi di scuola ricoperti di dolci e forme di pane, una colonna di vasi colorati che termina con una specie di astrolabio come puntale, un sedile d’automobile decorato con i colori delle bandiere italiane e venezuelane chiuso ai lati da due portiere di automobile; oppure chiazze di colore su contrasti accentuati, dove la figuratività del quadro cede alla suggestione dell’impatto cromatico. L’ispirazione seguita dai ragazzi rivela l’input postmoderno trasmesso loro dai due artisti italiani durante la settimana di lavoro tenutasi nella sala conferenze della scuola Bolívar Garibaldi. “Abbiamo suggerito ai ragazzi di rielaborare gli oggetti secondo la loro sensibilità – spiega lo scultore Di Giovanni. – A oggetti che avevano perduto ogni utilità, esaurito la loro funzione, i ragazzi hanno trovato una nuova dimensione”. A illustrare i dipinti è il maestro Ugolini: “Siamo partiti dai tre colori fondamentali”, per andare “oltre gli stereotipi”: ossia, oltre il “figurativo” e verso l’astrattismo delle forme, la suggestione delle tinte.

image I risultati? Si possono sintetizzare in una frase pronunciata dal direttore dell’Iic, Massimo Gilardi: “Ogni attività che riunisca tanta gioventù è digna”. O in quanto detto dal presidente della Fundación TTC, Pacheco: “Siamo orgogliosi di ospitare questa mostra”, un evento legato a una cultura – quella italiana – che “appartiene a tutto il mondo”. O nel commento della directora Queralis: “Siamo contenti di ospitare bambini che dividono con noi la cultura italiana”. Il cappello alla giornata l’ha messo la professoressa Anna Greco: “Arte Insieme è stata voluta dalle scuole, come oggetto di stimolo per avvicinare i giovani alla cultura e alla lingua italiana. E’ un’iniziativa che non deve fermarsi qui. E in effetti, in una delle scuole presenti oggi è già avviato un laboratorio artistico”. Ma i bambini, che ne pensano? “Ho trovato una collaborazione splendida, dai ragazzi e anche dagli insegnanti – ha confidato il maestro Ugolini. – E’ stata un’esperienza quanto mai positiva”.

Enrico De Simone / LA VOCE D'ITALIA

XII Edizione della "Giornata del Siciliano nel Mondo"

 

“Ripensare una grande Sicilia”. E' questo il tema della “Giornata del Siciliano nel Mondo” 2008, organizzata da Sicilia Mondo per celebrare la ricorrenza del 62° Anniversario della costituzione dello Statuto della Regione Siciliana, avvenuta il 15 Maggio 1946.
“Ripensare una grande Sicilia” allargata ai siciliani che sono andati via ed a quelli che approdano alle sue spiagge, è il progetto come messaggio di novità, approvato dalla Assemblea dei Presidenti che hanno partecipato ai lavori della celebrazione dei 40 anni di Sicilia Mondo. Unico progetto, siciliaunica strategia, unica risorsa come unico percorso alla prospettiva ed allo sviluppo dell’Isola.
L’iniziativa della Giornata, lanciata da Sicilia Mondo nel 1997 e giunta alla XII edizione, è divenuta per milioni di siciliani sparsi nelle varie parti del mondo, l’appuntamento annuale per la gioia di incontrarsi, stare insieme, ripercorrere ricordi, valori e momenti magici di amicizia, di tradizioni e di festa. Ricordare la nascita della Regione ed il clima aggregante della sicilianità. Mai dimenticata.
A Catania, la “Giornata del Siciliano nel Mondo” sarà celebrata Sabato 24 Maggio, con programma ancora da definire nei dettagli, con la presenza del nuovo Presidente della Regione Raffaele Lombardo.

5 de mayo de 2008

DISCORSO DEL GIOVANE - GIOVANNI MARGIOTTA - ALLA CONTINENTALE DEL CGIE A CARACAS. 27 al 29 aprile 2008 scorsi

28042008646 La ragione per cui ho chiesto cortesemente di intervenire alla Assemblea Continentale del CGIE a Caracas é per apportare il mio contributo alla discussione dei temi Associazionismo e Conferenza Mondiale, secondo l’esperienza fatta in questi ultimi due anni tra i giovani del Venezuela.

Come ho già avuto modo di raccontare in Guayaquil, da più di un anno sto portando avanti incontri con gruppi di giovani di ogni parte del Venezuela, con un progetto che a mio parere è l’unico sbocco per dare una certa continuità all’ottimo lavoro intrapreso dal CGIE con i giovani: la costituzione di un’Associazione giovanile a livello nazionale.

L’occasione è stata quella dell’organizzazione della Conferenza Mondiale dei Giovani italiani a tenersi im Italia. Ad ogni gruppo ho spiegato quali fossero le intenzioni del CGIE e le motivazioni di questa Conferenza, ma anzitutto ho dovuto spiegare cosa fosse il CGIE, così come i COMITES, i Comitati di Assistenza, l’Istituto di Cultura, l’ICE, ecc. E in ogni incontro ho raccolto inquietudini, problemi, richieste, e suggerimenti che ho già esposto a Guayaquil. Tra questi, la necessità di una maggior informazione. Senza indugi ho creato un Blog, cercando di offrire un ampio panorama di notizie che riguarda il mondo giovanile e che ogni giorno si arricchisce con mail che mi giungono da ogni parte. Un semplice Blog, visto però in tutto il mondo.

Ho realizzato moltissime riunioni in molte città del Venezuela, nei Club italiani e presso le Associazioni Regionali, in cui i giovani italo-venezuelani mi hanno accolto con grande interesse e simpatia. Ho spiegato loro cosa rappresentano i giovani per il domani e il cambio generazionale. Tutti si sono dimostrati disponibili a lavorare insieme per partecipare al progetto AGIV, Associazione giovani Italo-Venezuelani.

Ma c’è anche l’altra faccia della moneta. Le nuove generazioni, vengono sempre più assorbite dalle realtà locali, allontanandosi da quella parte di origine italiana. Alcuni non partecipano ad alcuna Associazione e sono semplicemente dispersi. In alcune zone dell’interno, dove non esistono Associazioni, i giovani non si conoscono nemmeno tra loro. Eppure, quando parli con loro dell’Italia, salta fuori tutto l’orgoglio di portare un cognome e il sangue italiano. Perchè essere italiano è bello, ci fa onore, ci fa apprezzare in tutto il mondo.

Quando parli con loro del CGIE e della Conferenza Mondiale, ti chiedono: Quanti ragazzi potranno partecipare?...Come spiegare loro che si conteranno sulle dita di una mano per ogni paese? Ti chiedono: E poi?...Tutti a casa!...Ma se parli loro di creare un’Associazione che duri nel tempo e che permetta ad ognuno di loro di fare, di partecipare, di aggregarsi, di esprimersi secondo il proprio talento, allora gli occhi si illuminano e si accende l’entusiasmo.

Ergo, i giovani vogliono essere presenti, vogliono ritrovare l’origine della loro cultura tramandata dai nonni e genitori ed avere l’opportunità di stabilire un dialogo permanente con l’Italia e con i loro conterranei in Venezuela e nel resto del mondo.

Per questo la necessità di un’Associazione che non sia escludente nè discriminante. Assolutamente no-profit e apolitico-partitica. Perchè se si vuole ottenere risultati positivi, bisogna imporre la tolleranza, la solidarietà, l’amicizia. Il rispetto per l’altro.

Il cammino è lungo e tortuoso. Gli ostacoli sono forti, e creati per paradosso proprio da alcuni adulti. Ed è un errore!...Boicottare un’iniziativa nobile, leale, sincera, come lo è l’animo di un giovane, significa smorzare gli entusiasmi, interrompere il necesario impeto che è motore del progresso di ogni civiltà. Significa deludere ed allontanare l’unica possibilità di ricambio generazionale.

I giovani non vogliono escludere gli adulti, vogliono camminare accanto ad essi. Non vogliono paternalismo, vogliono essere trattati alla pari. Non vogliono essere manipolati, vogliono poter decidere da sè. Vogliono essere rispettati e incoraggiati. Si dice che i bambini di oggi nascano con gli occhi aperti. È vero! Abbiamo gli occhi aperti sul nostro futuro, su ciò che vogliamo, per noi e per i nostri coetanei, con la stessa generosità e idealità della Vostra gioventù. Noi siamo così, sempre aperti al dialogo.

Ma ho incontrato anche tanto appoggio di quanti hanno capito l’importanza del progetto e soprattutto lo spirito con il quale cerco di portarlo a termine.

Quando in Guayaquil ho detto che ci vuole un cambio di mentalità, era a questo che mi riferivo. Forse, le mie parole un po’ forti saranno parse prepotenti. Nulla di tutto questo. Hanno voluto soltanto scuotere le idee ormai stagnanti su temi importantissimi, che grazie al vostro arduo lavoro oggi alcuni di essi si vedono concretizzati, come la polizza sanitaria e l’assegno di solidarietà. Ma ci sono altre priorità.

Nel documento programmatico presentato dai giovani a Roma nel 2007, si propone di discutere nella prossima Conferenza Mondiale su 5 temi algidi: informazione, interculturalità, interscambi, insegnamento della lingua italiana, cittadinanza. Tutti temi che vanno di pari passo. E l’associazionismo ne è il principale protagonista. Attraverso le Regioni, in sinergia con le Province, i Comuni, le Camere di Commercio, le Università, le Banche, gli Istituti, ecc., si potranno attivare Sportelli “Informagiovani”, organizzare Gemellaggi, Viaggi istruttivi, Stage, Aggiornamenti, ecc. Questo potrebbe tornare utile anche ai giovani italiani in cerca di prima occupazione, che potrebbero essere assorbiti per queste attività.

L’Interculturalità. L’intercultura deve cominciare in casa. Si devono offrire strumenti adatti per far conoscere ad un friulano la cultura siciliana, o ad un campano quella milanese. E altresì, far conoscere ai giovani in Italia i giovani dei vari Paesi del mondo e viceversa. L’intercultura deve applicarsi anche tra gli adulti e i giovani. Tra la prima e la terza generazione intercorrono infatti decenni di diversità di esperienze e realtà storiche. Ognuno quindi deve fare un passo avanti verso l’altro e camminare insieme.

L’Informazione e la diffusione della Lingua e cultura italiana. Oggi il mondo corre veloce attraverso Internet e la Rete viene incontro anche all’insegnamento. Per esempio, nella città di Guanare, ci sono le strutture ma non si trovano insegnanti di lingua italiana, nella Città di Coro ci sono gli insegnanti ma non ci sono le strutture. Ciò accade anche in altre località disperse all’interno del territorio. Come arrivare allora ai giovani discendenti? Vogliamo abbandonarli? Indispensabile, a mio parere, ricorrere alla telematica, con l’insegnamento in video-conferenza.

Ma è necessario aggiornare anche il metodo didattico. Non più in forma elementare, ma con i vocaboli d’avanguardia, con terminologie avanzate, a seconda dei vari settori professionali, per equiparare il linguaggio tecnico. In questo contesto, appare sempre più utile creare nuovi corsi di formazione professionale per fornire i futuri nuovi giovani dirigenti di Associazioni di vario genere, la conoscenza dei metodi legislativi e burocratici italiani.

Infine la Cittadinanza. Questa è la madre di ogni battaglia. I connazionali nel mondo sono in trepidante attesa. E sperano che i nuovi Parlamentari all’Estero ed il nuovo Governo Italiano continuino a trovare accordi trasversali fra tutte le forze politiche per concedere agli italiani nati in Italia il riconoscimento della cittadinanza affinchè possano ritrasmetterla ai loro figli e nipoti. Ma bisogna fare in fretta. Perchè non fra10 anni, ma soltanto fra 5, gli italiani all’estero diventeranno una specie in via di estinzione.

Da ultimo, voglio complimentarmi con il CGIE , per lo sforzo che sta compiendo per avvicinare le nuove generazioni, con l’attivazione del sito Internet e il Forum per i giovani, per la composizione della nuova Commissione per l’Associazionismo, che prevede sempre l’integrazione dei giovani, e per un possibile futuro Consiglio dei giovani italiani all’Estero. Questo ci rincuora e ci stimola a lavorare con maggior impegno a favore dei nostri coetanei. I giovani hanno chiamato: il CGIE risponde. Grazie.

Johnny Margiotta.

Cram Abruzzo e "ForModa" firmano convenzione per Abruzzesi all'estero

 

Il presidente del Cram, Donato Di Matteo, e il presidente della fondazione Formoda, Lucio Marcotullio, hanno firmato stamane la convenzione che permetterà a cinque nostri corregionali residenti all'estero di ottenere altrettante borse di studio e partecipare così al Master internazionale in Economia e gestione della moda previsto per il 2009 a Penne. L'organizzazione del Master sarà finanziata interamente dall'Adecco, che attingerà per questo a fondi europei e che si occuperà anche di comunicare all'estero le modalità di presentazione delle domande e di selezionare successivamente i 15 partecipanti al corso. Al Cram spetterà invece il compito di selezionare i cinque abruzzesi residenti all'estero che avranno diritto ad accedere al Master, finanziando interamente la quota di partecipazione e le spese relative al vitto e all'alloggio degli studenti.

"Con la firma di questa convenzione tra il mondo degli abruzzesi all'estero e la fondazione Formoda di Penne - ha detto Di Matteo - il Cram passa da una fase assistenziale e una fase propositiva e organizzativa. Si tratta, inoltre, di un motivo di prestigio a livello nazionale e internazionale perchè l’azienda Brioni, che ha sede a Penne ed è tra i soci promotori della Fondazione ForModa, è una grande vetrina nel mondo per le nostre politiche. Sono molto orgoglioso, in qualità di Presidente del Cram per l’opportunità che verrà a crearsi per i nostri giovani all’estero”.

“Ringrazio Donato Di Matteo in nome della Fondazione ForModa e del Comitato Scientifico del Master - ha detto in conferenza stampa Marcotullio - e sottolineo che la sua proposta di convenzione è stata molto apprezzata. Tante sono le Università straniere che ci chiedono partnership. Anche la Casa Reale inglese con la Royal School of Art si è interessata alla nostra realtà formativa. Oggi, il nostro territorio, con la sua cultura e la sua storia, si apre a quei figli lontani che mai l’hanno dimenticato. Questa convenzione ha un duplice valore: di ricostituzione di uno stile di vita di una terra; e di diffusione di una condizione di prestigio che oggi si considera di un intero distretto e che ha portato in Abruzzo alla nascita del Tavolo della Moda”.

Il Master universitario di primo livello in Economia e gestione della moda, istituito a Penne nell’a.a. 2002-2003, è una iniziativa delle tre Università abruzzesi (Università degli Studi di Teramo, Università degli Studi "G. D'Annunzio" di Chieti-Pescara, Università degli Studi de L'Aquila), dell’Università degli Studi del Molise, della Brioni Roman Style S.p.A. e della Fondazione Formoda (Provincia di Pescara, Provincia di Teramo, Fondazione Nazareno Fonticoli, Fondazione Tercas, Fondazione Pescarabruzzo, Comune di Penne, Unione dei Comuni Città-Territorio Val Vibrata e Brioni Roman Style.

A Lima il 2° Forum imprenditoriale per imprenditori europei e latino americani

Lima - Nell'ambito del V° Vertice dei Capi di Stato e di Governo di America Latina e Caraibi (ALC) e Unione Europea (UE), che si svolgerà nella capitale peruviana tra il 14 e il 16 maggio 2008, la Confindustria locale (CONFIEP) organizza il "2° Forum Imprenditoriale ALC/UE - investimenti per il benessere, lo sviluppo sostenibile e l'inclusione", che si terrà il 14 e 15 maggio presso il Museo d'Arte di Lima.
Si tratta della naturale contiuazione dell'iniziativa intrapresa a Vienna nel 2006 che fece coincidere l'incontro imprenditoriale con il Vertice che riunisce ogni due anni le principali autorità politiche delle due macro-aree geografiche.
Indirizzato agli imprenditori che verranno dall'Unione Europea e da tutta l'area America-Latina e Caraibi intenzionati a discutere e pianificare scenari futuri e opportunità di sviluppo delle relazioni commerciali tra le due Regioni, il forum costituirà una piattaforma per incontri B2B per l'interscambio, la promozione e la creazione di un network tra i leader imprenditoriali.
Per l'occasione si incentiva la partecipazione di imprenditori europei, ed in particolare di imprenditori italiani, di differente provenienza ed interessati a conoscere le opportunità di investimento nei campi dell'energia, dei trasporti, del turismo, delle telecomunicazioni, dell'agricoltura, dell'elettronica e dei servizi finanziari, pronti ad impegnarsi nello sviluppo di nuovi business, anche innovativi.
Parteciperanno al Forum Imprenditoriale, fra gli altri, anche il Commissario Europeo responsabile delle Relazioni Estere Benita Ferrero-Waldner, il Presidente della Corporaciòn Andina de Fomento (CAF) Enrique Garcìa, l'amministratore delegato della Suez Energy International Dirk Beeuwsaert, il Presidente della Banca Interamericana di Sviluppo (BID) Luis Alberto Moreno.

2 de mayo de 2008

19º ANNIVERSARIO DELL'ASSOCIAZIONE REGIONALE SICILIANA DEL ZULIA

27042008644Dopo la favolosa Festa Anniversario dei Campani e la due giorni memorabile degli Abruzzesi, ancora una volta, il Salone Leonardo Da Vinci della Casa d'Italia di Maracaibo, grazie alla disponibilità della Giunta Direttiva, si è visto gremito di connazionali in una giornata all'italiana, con musiche, costumi e la gastronomia della nostra terra.

La Festa ha visto la presenza di 350 persone, con intere famiglie isolane e tanti amici simpatizzanti, riuniti in una giornata di allegria. Complice una bravissima Domenica Di Salvo che con la sua stupenda voce ha interpretato le più belle canzoni siciliane, mentre Santina e Carmelina Fonzo danzavano graziosamente accompagnate da papà Enzino al marranzano, il pranzo è trascorso in modo ameno e simpatico. Un pranzo molto elaborato (si pensi ai cavatelli preparati dalle signore della Giunta direttiva) accompagnato da un buon vino siciliano e concluso con i deliziosi cannoli freschissimi e una torta alle mandorle e cioccolato. Sul palco, in bella mostra, un carretto siciliano in miniatura, con tanto di cavallo col pennacchio, costruito dipinto e decorato da Enzo Fonzo.

Invitati d'onore, la vice-console Dott.ssa Marisa Lippi, il Presidente del Comites, Cono Siervo, il rettore del Collegio Rosmini Padre Felice Muratore, la presidente della Federazione delle Associazioni Siciliane in Venezuela Elisabetta Autieri giunta apposta da Valencia, i presidenti delle Associazioni Regionali del Zulia (per l'Abruzzese Giovanni Margiotta, per la Campana Emilio Lanzilli e per la Pugliese Giovanni Petrella), il Presidente della Casa d'Italia Cesare Marzocca ed il Dirigente Scolastico presso il Consolato di Maracaibo Prof. Vincenzo Spezza.

Quest'ultimo in particolare ha apportato un momento di cultura, illustrando i bellissimi paesaggi della Sicilia, raccontando alcune curiosità sulle origini dell'isola attraverso alcuni accenni di storia risalendo alla ricca mitologia locale.

Molto apprezzato l'intervento della Dott.ssa Lippi, con parole di sincero omaggio alla bella Sicilia ed all'essenza forte ed onorata del siciliano.

Molto sentite le parole della presidente dell'Associazione, Giovanna Di Domenico,  nel rilevare le bellezze naturali, artistiche, architettoniche, gli aromi e i profumi, la cultura e le tradizioni di quest'isola che è definita il giardino d'Italia. Accorato l'invito ai corregionali a ritrovare nell'avita nostalgia per la propria terra il gusto di trovarsi insieme, di condividere esperienze pensando al futuro, di lavorare unitariamente per questa comunità straordinaria che in Venezuela ha dato il meglio di sè, contribuendo al progresso di questo Paese.

Ha dato il suo contributo anche il presidente dell’Associazione Abruzzese, Giovanni Margiotta, rilevando l’importanza dell’associazionismo, come punto d’unione tra i corregionali e con la Regione d’origine. Ha invitato i giovani ad avvicinarsi alle proprie associazioni per assicurare un futuro ricambio generazionale.

I più sinceri complimenti per la perfetta organizzazione, per l'allegria profusa a piene mani (o meglio a piena gola) dalla cantante Domenica, vera mattatrice della giornata, che tra un piatto e l'altro ha sorteggiato numerosissimi premi messi in palio dai corregionali, tanto che alla fine, moltissimi ne hanno aggiunto altri a sorpresa. Complimenti che vanno all'intera Giunta Direttiva, composta da Giovanna Di Domenico presidente, Matteo Baglieri vice-presidente, Salvatore Piluso tesoriere, Domenica Di Salvo, Santo Di Domenico, Maria Labellarte, Gianfranco Di Domenico, Walter Tordecille, Gabriele Lorefice, Patrizia Di Domenico, Giuseppe Malandrino e Maria Eugenia Di Bella.

Le feste regionali, è stato dimostrato, ottengono sempre un grande successo, dimostrando come l'italianità la si porti addosso come una seconda pelle. Sono questi momenti di aggregazione che fanno bene allo spirito, che ci danno un profondo respiro e che dovrebbero comunque ripetersi più volte all’anno. 

Germana Pieri / l'ITALO - MARACAIBO

Assemblea Continentale del CGIE dell’America Latina

 

Ecco l'intervento di Vitaliano Vita sul punto n. 1 dell’Ordine del Giorno: Valutazione Elezioni Politiche 2008, a Caracas, Venezuela, 24-04-2008.
"Pur riconoscendo valore etico e culturale ai mezzi di informazione, preferisco esimermi da commenti sul problema dei brogli nelle recenti elezioni, sollevati dalla stampa italiana, considerato che sono in corso istruttorie da parte della Magistratura, lasciando che in materia si pronuncino le Giunte di Camera e Senato.
Preferisco soffermarmi invece sul problema delle irregolarità riscontrate nel processo elettorale che poi sono la base dei brogli denunciati; preferisco ricollegarmi al messaggio rivoltoci dall’On. Merlo, deputato indipendente eletto dalla nostra comunità in America Meridionale, che, non essendo subordinato ad alcun partito politico, ha manifestato preoccupazione per la presenza numerosa tra le forze politiche italiane, di detrattori del voto all’estero che, approfittando della necessità di aggiornare la legge 459, opereranno perchè venga abolita la Circoscrizione Estero e quindi la rappresentanza diretta degli italiani all’estero in Parlamento. Parole che, riflettendo indipendenza dai partiti politici, vanno ascoltate con la dovuta attenzione, posto che, se pure condivise dagli altri parlamentari eletti all’estero, difficilmente, per disciplina di partito, saranno dagli stessi sostenute pubblicamente, con la forza e la determinazione necessarie.
Preferisco soffermarmi sulla necessità di organizzarci, di predisporre strategie di difesa, di ricercare gli strumenti legislativi e giurisdizionali (Corte d’Europa) cui fare riferimento e ricorso nel prossimo contenzioso, di rimanere uniti attraverso legami di legittimità costituzionale come la tutela e difesa dei principi fondamentali della nostra Carta Magna che ci vogliono tutti uguali di fronte alla legge (art.3), che assicurano pari opportunità e diritti a coloro che intendono partecipare ad incarichi pubblici e politici (art.51).
Perciò insisto nella necessità di imporre il rispetto dell’articolo 48 che, nel riconoscerci il diritto all’esercizio del voto in loco, ha costituito la Circoscrizione Estero, garantendo che il diritto al voto non può essere limitato se non per motivi penali e morali, mentre viene illegalmente limitata la rappresentanza politica degli italiani all’estero che, per essere eletti al Senato o alla Camera, devono raggiungere un numero di consensi 4 volte superiore a quello necessario ai candidati residenti in Italia.
E’ inconciliabile con il diritto alle pari opportunità e alla uguaglianza partecipativa, il numero dei parlamentari assegnato agli italiani all’estero! una vera e propria limitazione del diritto al voto, in contrapposizione con l’art.48 della Costituzione.
Vedasi il caso della America Meridionale ove, ad un milione e passa di italiani residenti in 10 paesi del Continente, distribuiti su una superficie territoriale di 18milioni di Km2 (60 volte superiore a quella dell’Italia), vengono assegnati 2 senatori e 3 deputati contro gli 8 e i 16 attribuiti alla regione Marche che ha un area territoriale 4000 volte inferiore, per altro interamente percorribile in pochi Km., mentre per raggiungere un collegio della ripartizione America Meridionale occorrono, quando poco, 8-9 ore di volo.
Per quanto riguarda le irregolarità, che, a mio avviso, nella maggioranza dei casi, sono la causa dei brogli denunciati, dobbiamo dire che sono la conseguenza della mancata applicazione di normative adeguate alle modalità di voto per corrispondenza.
Infatti mi sembra opportuno ricordare che, in previsione delle difficoltà comunicative esistenti in alcuni paesi, sin dal 1998, ossia prima della approvazione della L. 459 che prevede il voto per corrispondenza, abbiamo cominciato a parlare del voto elettronico, da qualche anno in uso in Brasile, discorso ripreso dopo l’approvazione delle normative sulla documentazione elettronica nella Pubblica Amministrazione nel 2000, 2002, 2003 e 2005, all’indomani delle elezioni dei Comites nel Mondo che furono la prima prova del voto per corrispondenza.
Varie sono le normative vigenti che regolano la validità della documentazione informatica nella PA, nella comunicazione a distanza, per la firma digitale che, se applicate, avrebbero evitato ogni sorta di irregolarità e ridotto la spesa elettorale del 1000%... ma la verità vera è che la rappresentanza parlamentare diretta degli italiani all’estero, per volontà comune di molti partiti, deve essere abrogata.
Altrimenti, come si spiega che nessuno dica niente su quanto accade con l’AIRE? che nessuno abbia fatto niente per allinearla e aggiornarla alle risultanze attuali, sebbene esistano leggi e normative che impongono ai Comuni di regolarizzare la posizione degli iscritti nelle anagrafi nel gito di 24 ore anche per via elettronica, quando l’aggiornamento dati degli italiani residenti all’estero è richiesto dai Consolati?
Soltanto nella Circoscrizione di Caracas circa 30.000 posizioni di italiani residenti sono state recuperate dal locale Consolato senza che i comuni ne prendessero nota ed effettuassero le correzioni dovute (art.16-17 reg.).
Abbiamo ascoltato che situazioni analoghe si sono verificate anche in altri paesi, perciò mi auguro, cari Consiglieri, che queste osservazioni costituiscano motivo per formalizzare una protesta da parte del CGIE e richiedere spiegazioni sull’accaduto al Ministero degli Interni che, in vista del prossimo Referendum, dovrà assumere provvedimenti idonei a recuperare gli aggiornamenti AIRE effettuati fino ad oggi dalla nostra rete consolare.
Infine ritengo che il costo sostenuto per far votare gli italiani all’estero potrà costituire motivo di altre polemiche in quanto, effettivamente, sono state effettuate spese talvolta superflue, inutili o comunque contenibili.
Nell’epoca delle nuove tecnologie quando “tempo e distanze” sono state annullate dalla contestualità della comunicazione, certi sistemi utilizzati sono ingiustificabili.
Un videolettore di impronte, documenti e foto, collegabile alle banche dati delle anagrafi consolari e comunali, costa poche decine di Euro… e consentirebbe la comunicazione contestuale a distanza, ossia la identificazione dell’elettore sia nella fase della consegna del plico elettorale che della scheda votata. Invece sono decine i fogli di carta, le pagine stampate a colori, migliaia i chilogrammi di spedizioni aeree effettuate per trasferire i plichi a Castelnuovo di Porto, così come migliaia e migliaia gli scrutatori impiegati per conoscere i risultati del voto all’estero, poi reso noto… dopo 72 ore di attesa.
In India (400 mln) in Brasile (200 mln) i risultati del voto digitale vengono resi pubblici qualche ora dopo la chiusura dei seggi elettorali. Oggi a 13 giorni dall’inizio degli scrutini ancora non riusciamo a conoscere gli analitici delle votazioni.
Certo non spetta a noi decidere come votare, ma siate certi che non mancheranno polemiche che questa volta dobbiamo prevenire, richiedendo “noi” una revisione della legge elettorale perché tenga conto dell’uso e impiego delle nuove tecnologie per la comunicazione a distanza, perché ponga a base dell’esercizio del voto i principi di uguaglianza e pari opportunità contenuti nella nostra Costituzione
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