28 de enero de 2010

FORMALIZADO NOMBRAMIENTO DEL CONSEJERO CRAM GIOVANNI MARGIOTTA

Hola,
Les escribo para comunicarles mi nombramiento oficial como Consejero del Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo. Mi única intención a través de esta, es ponerme a disposición de la colectividad e invitarles a contribuir la mejora de las políticas juveniles para los Abruzzeses en el exterior con proyectos y propuestas para ser discutidas en el CRAM.
Les recuerdo que Venezuela tiene 3 representantes jóvenes y muy preparados en el Cram, la Ing.. Gabriela Marcacci de Caracas, la Abg.da Mirtha D'Astolfo de Maracay y mi persona.

A palabras...los jóvenes respondemos con hechos...

A continuación, les hago llegar la copia del mail que le envié a la Embajada, Consulado, Comites y Miembros CGIE de Venezuela, el día de hoy luego de haber recibido el 8 de enero del corriente mes mi "nomina" de Consigliere del Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo (CRAM) .

Saludos,
Giovanni “Johnny” Margiotta

Att.Ecc.mo Ambasciatore d'Italia
Dr. Luigi Maccotta

Per mezzo della presente vengo ad informarLa che in data 16-11-2009, é stata emessa dalla Direzione Affari della Presidenza e Politiche Legislative e Comunitarie della Regione Abruzzo, L'Aquila, ricevuta l'8 gennaio 2010, Protocollo 1194 DAS, intestata a Giovanni Margiotta Pieri, c/o Federazione Associazioni Civili Abruzzesi in Venezuela, Maracaibo, Venezuela, la comunicazione che, "con determinazione dirigenziale Nº DA5/101 del 30 ottobre 2009, la S.V. é stata nominata Consigliere del Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo (CRAM), ai sensi della normativa regionale indicata in oggetto" secondo L.R. 13-12-2004,  - Artt. 3 e 4 - Costituzione Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo (C.R.A.M.).

Nomina che é stata votata durante la Prima Assemblea Plenaria del Cram, presieduta dall'Assessore Mauro Febbo, che si é svolta a Giulianova lo scorso 14 novembre, con la partecipazione di oltre 50 delegati inviati da ogni parte del mondo dalle rispettive Federazioni di Associazioni di Abruzzesi presenti nei rispettivi paesi di appartenenza. Tale nomina ha la durata pari alla vigente legislatura.

Sono lieto dunque di considerarmi a Sua completa disposizione,
Distinti Saluti,

Giovanni Margiotta Pieri

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COMMISSIONI C.R.A.M.

Le Commissioni tematiche svolgono un lavoro consultivo e di proposta: ferma la competenza decisionale degli organismi CRAM (Assemblea, Esecutivo, Presidenza e vice-Presidenza) ai quali ogni iniziativa va riportata.

Commissione 1

STUDI, PROGETTI E FORMAZIONE

Individua le varie opportunità per l’organizzazione di iniziative attraverso la segnalazione di bandi europei, nazionali e regionali. Se del caso, propone alle varie comunità abruzzesi nel mondo progetti e proposte da elaborare e presentare per il finanziamento. Può provvedere allo studio delle varie esigenze formative tra gli emigrati nel mondo e di conseguenza sottopone all’attenzione del CRAM le varie proposte. può elaborare, su indicazione del CRAM e delle varie Comunità che lo richiedono, progetti di massima nei vari settori. Elabora indagini e studi anche statistici per una migliore conoscenza dell’emigrazione abruzzese. Per sua natura questa commissione è fortemente collegata a quelle sulla internazionalizzazione delle imprese e promozione e valorizzazione del territorio.

Commissione 2

INFORMAZIONE e COMUNICAZIONE

E’ competente sulla comunicazione ed informazione interna. Collabora alle attività di promozione esterna del CRAM.

Commissione 3

PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO

Collabora alla promozione dell’Abruzzo nel Mondo. Opera in stretto raccordo con le associazioni degli abruzzesi nel mondo e con gli assessorati regionali delle attività produttive abruzzesi, in primis agricoltura ma anche artigianato e turismo. Individua, promuove e sostiene le manifestazioni abruzzesi nel mondo (valorizzazione dei prodotti tipici, dell’artigianato, del turismo, dei parchi) cercando di reperire i relativi fondi.

Commissione 4

INTERNAZIONALIZZAZIONE E IMPRESA

Promozione e scambi commerciali tra le imprese italiane nel mondo. L’internazionalizzazione delle imprese e la cooperazione sono i punti più qualificanti della commissione. Ha rapporti con le Camere di Commercio Italo-estere in Italia e all’estero nell’ambito della promozione di accordi e programmi.

Commissione 5

LAVORO E MONDO GIOVANILE

La commissione affronta tutte le tematiche giovanili connesse alla crescita culturale e sociale: occupazione, università, disagio sociale, mobilità e scambi culturali tra giovani abruzzesi nel mondo e tra paesi diversi del mondo. Intrattiene i rapporti con le organizzazioni mondiali della gioventù. Si occupa anche delle politiche etniche di ritorno dei giovani e dunque propone programmi e progetti anche per il rientro dei giovani abruzzesi in Abruzzo.

Commissione 6

SCUOLA, CULTURA E PARTECIPAZIONE

Si occupa della crescita culturale e dei percorsi scolastici degli Abruzzesi nel Mondo per una migliore partecipazione alla vita attiva in Abruzzo ma soprattutto nei vari paesi di residenza. Intrattiene e sviluppa i rapporti con gli Istituti Italiani di Cultura. Programma e propone manifestazioni culturali, sportive, musicali.

Commissione 7

PARI OPPORTUNITA'

Le pari opportunità hanno avuto grande riconoscimento in Italia con la creazione di un apposito Ministero. Dunque questa commissione studia e propone iniziative per abbattere le diseguaglianze uomo-donna, ma anche di razza, di religione ecc… Intrattiene i rapporti con le varie istituzioni che si occupano di questo argomento.

Commissione 8

SICUREZZA E TUTELA SOCIALE

E’ una Commissione per le politiche sociali dove trovano presenza naturalmente gli Istituti di Patronato e i sindacati. Si occupa delle politiche della terza età, dell’assistenza, della sanità, della sicurezza dei cittadini abruzzesi nel Mondo. In questa direzione propone iniziative e si batte per la risoluzione delle varie problematiche di natura collettiva.

26 de enero de 2010

Ministro Frattini: la ciudadanía para inmigrantes es una "conquista" y no "un regalo"

image El ministro italiano de Exteriores, Franco Frattini, aseguró este martes ante la Asamblea Parlamentaria del Consejo de Europa que la ciudadanía que pueden obtener los inmigrantes "es una conquista" y no "un regalo a quien no la siente".
En un discurso dedicado en su mayoría a asuntos relacionados con la inmigración, Frattini lamentó que el Tratado de Lisboa no incluya las raíces cristianas de Europa, lo que demuestra la "debilidad" europea.
"Una Europa silenciosa sería una Europa débil", sentenció.
En este sentido, el ministro afirmó que si en las ciudades europeas se construye una mezquita, debe construirse una iglesia "allí donde los cristianos lo soliciten".
Es, lo que denominó, "promover la reciprocidad" para poder "practicar una religión sin ser perseguidos".
Por ello, afirmó que no se puede "traicionar la identidad cultural europea" y apostó por políticas de inmigración "mejor articuladas" para "hacer frente con determinación" a la inmigración clandestina y regular los flujos migratorios.
Frattini criticó los matrimonios forzados, que no forman parte de "la Europa" que quieren sus ciudadanos.
En este sentido, dijo que una chica musulmana "puede ser tratada de manera diferente en Europa" que una joven judía o cristiana, debido a la tradición de sus padres.
Además, aseguró que Italia es "el país más comprometido" con la salvación de inmigrantes y cifró en 40.000 los auxiliados en el Mediterráneo en 2008 y 2009.
Al tiempo, destacó la necesidad de "ser severos" con los traficantes de inmigrantes y hacer compatible la firmeza y la acogida, así como la colaboración con los países africanos.
El jefe de la diplomacia italiana defendió la globalización de los derechos humanos, "sin descafeinar su contenido ni limitar su alcance", al tiempo que señaló la necesidad del diálogo intercultural, "sin renunciar a los principios fundamentales".
No se trata de exportar la democracia a Irán o Afganistán, tal como se entiende en Estrasburgo o Bruselas, continuó, sino "crear una conciencia progresiva en su sociedad civil".
Frattini expresó su deseo de que la Unión Europea (UE) se adhiera al Convenio Europeo de Derechos Humanos, después de la entrada en vigor del Tratado de Lisboa, pero pidió "reflexión" para "evitar problemas de coordinación".
El ministro solicitó luchar contra el racismo y la xenofobia y exigió la misma dureza contra el totalitarismo fascista-nazi que contra el comunista.
En el turno de preguntas y a una cuestión planteada por el diputado de la formación catalana CiU Jordi Xuclá, Frattini señaló que Italia piensa seguir presentado una resolución anual ante el Consejo de Naciones Unidas para la moratoria de la pena de muerte, que en el futuro tendrá como objetivo su abolición.
En cuanto a la libertad de expresión de los medios de comunicación en Italia, el ministro del Gobierno que encabeza Silvio Berlusconi dijo que "la prensa libre tiene todas las posibilidades de hacer y decir".
Criticar la situación actual, añadió, "no se corresponde con la realidad".
Sobre el estado de la etnia gitana, tras las agresiones sufridas hace dos años, Frattini señaló que Italia supo resolver el problema con la colaboración del colectivo romaní y recordó que los medios más críticos han dejado de publicar informaciones sobre ese asunto.

globovision

Chávez preside firma de acuerdos PDVSA – ENI (Italia)

image La estatal Petróleos de Venezuela (PDVSA) y la italiana ENI han firmado hoy un memorando de entendimiento para producir y refinar crudo pesado de la Faja Petrolífera del Orinoco.

Las dos compañías constituirán una empresa mixta en el Bloque Junín 5, en la que PDVSA tendrá un 60 por ciento y ENI el restante 40 por ciento, que “realizará actividades primarias con el objetivo de alcanzar una producción de 240.000 barriles por día de crudo extrapesado de 8.5 API”, dijo la agencia estatal de noticias ABN.

Los acuerdos han sido suscritos por el presidente de PDVSA, Rafael Ramírez, y el presidente de Eni, Paolo Scaroni en un acto presidido por Hugo Chávez.

El medio oficial precisó que ENI pagará a Venezuela un bono de 646 millones de dólares por su participación en la empresa mixta.

Adicionalmente, fue firmado un “acuerdo marco” para crear otra empresa mixta de refinación, en el mimso bloque, que tendrá una capacidad de procesamiento de 350.000 barriles por día.

“La ingeniería básica del proyecto comenzará durante el año 2010, mientras que la procura y construcción se estima iniciar en el 2012 y el arranque de operaciones para el año 2017, con una inversión estimada de 12.000 millones de dólares”, publicó ABN.

PDVSA y Eni negociaban desde hace meses la constitución de una sociedad para explotar las ingentes reservas de Junín 5, uno de los casi 30 bloques en que se dividió la rica Faja del Orinoco en el oriente venezolano, una de las mayores reservas mundiales de hidrocarburos.

Esta es la primera empresa mixta en la Faja que involucra la construcción y operación de una refinería, pues hasta ahora PDVSA ha trabajado con mejoradores que convierten el crudo pesado del Orinoco en producto más ligero para su exportación.

Venezuela tiene como meta incrementar la producción en la Faja en 3,05 millones de barriles por día (bpd), desde los 940.000 bpd actuales, a partir de siete proyectos bilaterales, como el convenido con Eni, y una oferta pública de bloques de la cual se recibirán ofertas esta semana.

Con información de Reuters

23 de enero de 2010

GIOVANNI MARGIOTTA, VICEPRESIDENTE DEL COMITES DI MARACAIBO E PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI ABRUZZESI IN VENEZUELA…ATTACCATO A SUON DI DIFFAMAZIONI!

Avrei preferito non replicare alla campagna denigratoria nei miei confronti da un articolo pubblicato dalla pagina web Abruzzo24oretv e firmata dal suo editore, circa il mio alterco con un funzionario del Consolato d’Italia in Maracaibo, il Sr. Daniele Pedone, ma dopo aver ricevuto da ogni parte messaggi di solidarietá e stima, mi vedo in obbligo di farlo.

Sono un veterano dell’emigrazione italiana, giunto in Venezuela nel 1955. Ho dedicato disinteressatamente gran parte della mia vita alla tutela dei diritti della collettivitá italiana qui residente. Sempre mi sono battuto per le giuste rivendicazioni dell’italiano all’estero e oggi continuo a farlo come vicepresidente del Comites (sono stato il terzo piú votato nella circoscrizione) e proprio per tutelare la nostra comunitá, durante una seduta, presente anche il dirigente scolastico del Consolato Vincenzo Spezza, che non si sa cosa abbia riferito in Consolato, ho riportato le costanti lamentele dei connazionali riguardo al trattamento agli utenti del Consolato, spiegando che negli Uffici ci sono alcuni elementi di disturbo che causano nervosismo tra gli impiegati e di questo ne risentono i connazionali che si recano allo sportello. Non solo. Sempre leale ai miei principi, ho dovuto purtroppo porre reclamo riguardo il funzionamento del Comites ed ho chiesto informazione sull’esito del controllo effettuato dal Consolato che ha accusato delle incongruenze nei bilanci. Il giorno successivo, chiamando il Console per intervenire a favore di un corregionale in stato di bisogno, la mia telefonata veniva intercettata dal funzionario in questione (Daniele Pedone, che si é sentito chiamato in causa) e senza mezzi termini mi rivolgeva una serie di pesanti offese personali senza darmi opportunitá di replica. Di questo esiste un mio esposto di denuncia per il suo comportamento presso il Consolato, Ambasciata, Cgie e MAE, di cui attendo ancora risposta. Dopo alcune settimane, incontrandomi a tu per tu con il Sig. Pedone nella Casa d’Italia, dopo avermi rivolto un gesto provocatorio, mi sono avvicinato chiedendogli spiegazioni delle sue offese telefoniche nei miei riguardi in veste di vicepresidente del Comites. É completamente falso ció che afferma l’individuo, e cioé che io lo abbia colpito: io non l’ho nemmeno sfiorato. Intanto, un figlio del presidente della Casa d’Italia (che é anche presidente del Comites), mi ha afferrato con veemenza al petto allontanandomi dalla scena. Non contento, il Sig. Pedone ha sporto denuncia per aggressione contro la mia persona presso la Casa d’Italia. Di lí la mia sospensione che, tra l’altro, presenta chiare irregolaritá nella procedura della decisione oltre che forti conflitti di interesse di tenore famigliare, sociale e politico, (é giá cominciata la campagna elettorale per il rinnovo del Comites) totalmente arbitraria e priva di fondamento. Di questo si stanno incaricando i miei legali.

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Nella Foto da sinistra a destra Mario Marrone e Gianfranco Di Giacomoantonio

Ora, non soddisfatto, l’editore pubblica una lettera inviatagli dal funzionario per mezzo di un amico anonimo ( e sappiamo chi é), con tutta una serie di false accuse e tra l’altro pieno di inesattezze. Il fatto non accadeva alle 23.00, bensí all' 1.00; non era presente il Console; io non sono cittadino italo-venezuelano, bensí italiano; il figlio del Presidente della Casa d'Italia e del Comites, é intervenuto veementemente senza motivo per sua spontanea volontá; le grida da parte mia, non esistono, visto che si ammette che sono rauco, non per raffreddore ma per una cordectomia.

Ho taciuto finora perché non é mio stile alimentare polemiche, ma mi vedo costretto a farlo, visto che l’editore é molto interessato ad andare a fondo nella questione per creare ancora zizzanie come di sua abitudine.

  Vorrei domandare al giornalista, cosa c'entra il titolo di Federazione di Associazioni Abruzzesi in Venezuela in questa vicenda? É risaputo che da un anno e qualche mese della mia presidenza le cose sono cambiate per il bene e non per il male della comunitá. Abbiamo tagliato i vizi e le persone che li alimentavano. Questo fa male, lo so, per chi ci marciava e l’editore in questione é abituato a fare informazione con compromessi. In quanto agli abruzzesi non basta il successo della raccolta dei fondi per i terremotati dell'Aquila, che la sola Federazione ha raccolto tanto quanto altre quattro organizzazioni messe insieme? Ha fatto molto male l'ultimo successo della Prima Settimana Abruzzese, organizzata dalla Federazione delle Associazioni Abruzzesi, alla cui cena con la presentazione della Prima Miss Abruzzo in Venezuela l’editore ha assistito assieme alla sua accompagnatrice ed a un suo amico senza accreditarsi come giornalista usufruendo dell'ingresso e della cena gratuitamente? A chi non é piaciuto che sotto la mia presidenza, la Federazione abbia ripreso vita e importanza, dopo averla portata da due a dieci associazioni in tutto il territorio nazionale, con 4.251 iscritti?  Certamente ad alcuni. Lo dimostrano i frequenti attacchi alla mia persona da parte sua e di altra stampa faziosa. La sua intenzione di danneggiarmi sia in Abruzzo che in Venezuela e nel resto del mondo é chiara, visto che la notizia l'ha spedita a tutte le agenzie di stampa italiana all'estero, alla stampa e televisioni abruzzesi, persino alla Carispaq dell'Aquila, oltre che averla inviata via e-mail a indirizzi privati di cui solo qualche rappresentante della comunitá italiana in Venezuela ne é in possesso e so bene chi sia. Con quale morale, dunque, l’editore viene a fare la predica sull'onestá del mio comportamento? Non é stata colpa mia, Sig. editore, bensí del Comitato Organizzatore della Settimana Abruzzese a non accettare il suo preventivo milionario per l'allestimento ed organizzazione dell’evento a Suo unico ed esclusivo profitto...

La comunitá abruzzese é piú unita che mai e ha dimostrato la sua coesione recentemente nella raccolta dei fondi a favore dei terremotati d’Abruzzo. Per quanto riguarda la legalitá dell’elezione dei delegati del CRAM, rappresentanti della Federazione Abruzzese, invito l’editore e chiunque altro abbia dei dubbi, a dirigersi all’Ufficio Emigrazione della Regione Abruzzo per esatte informazioni. Sfortunatamente per Lei, dopo la pubblicazione dei suoi articoli, ho avuto la conferma della stima e fiducia che le autoritá regionali in Patria e all'estero hanno dimostrato a me ed alla mia famiglia, cosí come le Associazioni Abruzzesi ed amici e conoscenti in genere. "Il Margiotta" infatti é conosciuto per la sua rettitudine ed il suo impegno a favore della comunitá italiana in Venezuela e per l'unione e fratellanza degli abruzzesi.

Cosa ha fatto Lei, Sig. editore, in Venezuela, oltre che vivere alle spalle della comunitá italiana e in particolare quella abruzzese?

Per concludere: La mia condotta di vita é a portata di tutti e posso camminare a testa alta. Tutto é accaduto per attuare in giustizia. Se il motivo della mia sospensione da un club privato é quello di aver tutelato la collettivitá italiana, tornerei a farlo e invece di cinque mesi, mi prenderei volentieri anche un anno.

Giovanni Margiotta

22 de enero de 2010

SHAKIRA confiesa recurrir a su Psicologo

image Ella ha dado siempre una imagen de mujer fuerte, una verdadera "loba". En cambio, Shakira confiesa que aprendió a quererse sólo a través de años de análisis. "Ningún ser humano debe ser juzgado", dijo a la revista británica "You". “Sólo ahora me doy cuenta de lo vulnerables que somos y que todos deberiamos buscar la paz interior. Me gusta tener un mapa de mi psique, lo cual contribuye a perdonarme, soy más libre. La libertad es la felicidad”.

Sin embargo, las sesiones de la cantante con su psicólogo le sirvieron para concerse más a fondo: "Soy romántica, pero a la vez, soy tímida." La superestrella colombiana, de 32 años, también ha admitido ser un poco "derrochandora de dinero” Yo hago shooping para ayudar a la economía ", afirma riendose.
"Me gusta hacer las cosas que una chica de mi edad hace, ir al parque a ejercitarme, ver películas de acción. Al principio me sentí culpable - concluye -. Soy una chica católica, después de todo. Pero hoy mi forma de ver las cosas es diferente. Superé hasta mi obsesión por hacer shopping , lo hago sólo para ayudar a superar la crisis mundial”.

Estudio liga masturbación a cáncer de próstata

Estudio liga masturbación a cáncer de próstata

Archivo - El cáncer de próstata generalmente se asocia a los altos niveles hormonales en los hombres

Un nuevo estudio realizado en el Reino Unido reveló que los hombres que tienen sexo de manera frecuente entre sus 20 y 30, tienen un riesgo mayor de desarrollar cáncer de próstata cuando lleguen a una edad más adulta.

Otro de los datos sorprendentes fue que los hombres jóvenes que se masturban con gran periodicidad mostraron posibilidades aún mayores de manifestar el mismo mal.

El estudio fue liderado por la doctora Polyxeni Dimitropoulou en la Universidad de Cambridge, y se revisó el historial sexual de 400 hombres que habían sido diagnosticados con cáncer de próstata antes de cumplir 60 años.

Las preguntas fueron principalmente sobre su vida sexual, incluyendo datos como la edad en la que tuvieron su primer encuentro, la frecuencia de la masturbación y el coito, número de parejas sexuales y enfermedades venéreas.

Como el cáncer de próstata generalmente se asocia a los niveles hormonales en los hombres, los investigadores arrancaron de la hipótesis de que los varones que tuvieron demasiado sexo en su juventud mostrarían los niveles de hormonas más altos.

“De manera general encontramos un vínculo significativo entre el cáncer de próstata y la actividad sexual en los hombres veinteañeros, y entre la masturbación y el mismo mal cuando alcanzan sus 30″, señaló la especialista.

Al comparar los resultados los científicos hallaron que aquellos que habían desarrollado este tipo de cáncer a una edad avanzada estuvieron también entre los que mencionaron haber tenido una actividad sexual muy alta y una constante masturbación cuando eran más jóvenes.

El Universal (México)

20 de enero de 2010

Stage Ministero Affari Esteri - Università Italiane

MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI

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Il "Programma di tirocini del Ministero degli Affari Esteri" costituisce una collaborazione fra il Ministero degli Affari Esteri (attraverso l'Istituto Diplomatico) e le Università italiane, col supporto della Conferenza dei Rettori delle Università italiane (CRUI) in qualità di gestore organizzativo.
Il programma rappresenta un’importante iniziativa che avvicina il mondo accademico e il mondo del lavoro (nella fattispecie quello della diplomazia e delle relazioni internazionali) offrendo a laureandi e neo-laureati la possibilità di effettuare un periodo di formazione-lavoro presso il Ministero, le sue rappresentanze diplomatiche, gli uffici consolari, le rappresentanze permanenti presso le organizzazioni internazionali e gli Istituti di Cultura. I tirocinanti potranno quindi approfondire la loro personale formazione, e al tempo stesso sperimentare la realtà lavorativa, comprendendo logiche e sistemi di relazioni proprie del mondo produttivo.
AVVISO PER I TIROCINANTI
Il tirocinio non può in alcun modo ed a nessun effetto configurarsi come rapporto di lavoro, né può dar luogo a pretese o ad aspettative di futuri rapporti lavorativi. Inoltre, non sono configurabili pretese del tirocinante in ordine ai contenuti, alle modalità e ai risultati del tirocinio o in ordine alle spese agli eventuali inconvenienti che esso potrebbe comportare a carico del tirocinante. In caso il candidato risultato idoneo alla sede da lui richiesta rinunci non potrà più ricandidarsi per lo stesso programma di tirocinio.
Inoltre lo studente che risulta vincitore non può ricandidarsi per lo stesso programma di tirocinio. Qualora il vincitore di un tirocinio decida di rinunciare, in seguito ad un'accettazione, preghiamo di comunicare tale decisione il prima possibile per evitare sconvolgimenti di attività già programmate all'interno delle diverse sedi.
REQUISITI
Per i dottori di I livello:
- Laurea conseguita da non oltre 18 mesi (il tirocinio deve iniziare entro i 18 mesi). - Votazione di laurea minima 105/110; - Età massima 25 anni; - conoscenza delle lingue straniere, a seconda di quanto specificato nelle singole offerte di tirocinio. Le conoscenze linguistiche verranno attestate da una o più certificazioni internazionali e/o dal piano di studi relativo al corso di laurea.
Per i laureandi di specialistica, magistrale a ciclo unico e di vecchio ordinamento:
- 60 crediti per gli iscritti alla laurea specialistica; - 240 crediti per gli iscritti alla laurea magistrale a ciclo unico; - 70 % degli esami sostenuti per i laureandi di vecchio ordinamento; - 27/30 di media; - conoscenza delle lingue straniere, a seconda di quanto specificato nelle singole offerte di tirocinio. Le conoscenze linguistiche verranno attestate da una o più certificazioni internazionali e/o dal piano di studi relativo al corso di laurea; età massima 28 anni.
Per i laureati di specialistica, magistrale a ciclo unico e di vecchio ordinamento:
- Laurea conseguita da non oltre 18 mesi (il tirocinio deve iniziare entro i 18 mesi). - votazione di laurea minima 105/110; - età massima 28 anni; - conoscenza delle lingue straniere, a seconda di quanto specificato nelle singole offerte di tirocinio. Le conoscenze linguistiche verranno attestate da una o più certificazioni internazionali e/o dal piano di studi relativo al corso di laurea.
Non possono partecipare: - laureati da più di 18 mesi; - studenti di cittadinanza non italiana. Coloro che non hanno tali requisiti non possono presentare la candidatura.
PROCEDURE
La Fondazione CRUI si impegna a comunicare periodicamente le offerte di stage pervenute tramite l'Isituto diplomatico del MAE, attraverso la pubblicazione sul proprio sito web delle offerte di tirocinio.
Le Università avviano attività di informazione presso gli studenti e laureati sulle opportunità offerte. Questi ultimi dovranno depositare la propria candidatura all'interno del software tirocini, seguendo le procedure indicate sul sito.
Una volta recepite le candidature attraverso il sistema software, le Università procedono ad una prima preselezione volta alla definizione della rosa dei candidati da trasmettere alla Fondazione CRUI.
La Fondazione CRUI procederà, una volta chiusi i termini per la raccolta delle candidature, alla selezione finale congiuntamente con il Ministero, e comunicherà alle Università gli abbinamenti effettuati. Sarà compito poi delle singole Università comunicare i risultati ai candidati idonei alla partecipazione. L'Università al momento dell'accettazione dovrà far firmare al candidato vincitore una dichiarazione liberatoria.
Adempimenti per le Università: Le Università che intendono partecipare al programma devono stipulare una convenzione con la Fondazione CRUI;
:: devono nominare un tutor amministrativo;
:: devono nominare un tutor accademico (per i soli laureandi);
:: devono redigere un progetto formativo per ciascun candidato risultato vincitore (attivando le polizze assicurative Inail e per la responsabilità civile);
:: dovranno comunicare all'INAIL gli infortuni occorsi al tirocinante.
Adempimenti per l'Ente:
:: Nomina del tutor, che è responsabile della tenuta del registro presenze, della segnalazione all'Università di eventuali incidenti accorsi al tirocinante, della segnalazione all'Università di eventuali assenze o interruzioni del tirocinante.
Adempimenti per il tirocinante:
:: Svolgere l'attività prevista dal piano di studi;
:: Rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro;
:: Mantenere la prescritta riservatezza per quanto attiene ai dati, informazioni o conoscenze acquisite;
:: Attenersi alle norme di comportamento in vigore sul luogo di lavoro.
BANDO
Scarica il bando MAE CRUI 2010 (pdf)
(SE AVETE DIFFICOLTA' A SCARICARLO RICHIEDETELO VIA E-MAIL A: MOCERI@ALICE.IT )
Scadenza: 08 febbraio
N°posti: 609
N°sedi: 462
Si ricorda che il Programma è riservato ai laureati di I livello e a laureandi e neolaureati di laurea specialistica, di laurea magistrale a ciclo unico e di vecchio ordinamento.
AFRICA: 39
AMERICA DEL NORD: 46
ASIA: 28
CENTRO E SUD AMERICA: 60
EUROPA: 404
MEDIO ORIENTE: 19
OCEANIA:13
609 posti (di cui 154 in Italia) in 462 sedi.
Il tirocinio avrà una durata di 3 mesi (prorogabili fino a 4).
Rimborso spese
La partecipazione agli stage offerti dal MAE non prevede alcuna forma di rimborso spese né dall’Ente Ospitante né dalla Fondazione CRUI. In alcune Università aderenti ai Programmi di Tirocinio della Fondazione CRUI sono previste forme di sostegno economico per gli studenti, pertanto è consigliabile chiedere ai rispettivi Atenei di afferenza se esistono forme di agevolazione economica per l’effettuazione dei tirocini.
CANDIDATURA
Struttura del software (importante):
Il software è strutturato in due fasi
Fase 1, permette di inserire i propri dati anagrafici, il curriculum vitae e il curriculum universitario, offrendo all’utente la possibilità di aggiornarli nel tempo anche nei momenti in cui non ci sono bandi attivi
Fase 2, è collegata al bando attivo al quale l’utente vuole partecipare e permette di inserire la candidatura. La candidatura è composta da una lettera motivazionale e dai codici dell’offerta.
La candidatura sarà quindi composta dai dati anagrafici, dal Curriculum Vitae, dal Curriculum Universitario, dalla lettera motivazionale e dai codici delle offerte e non potrà essere più modificata dopo l’invio poiché il software effettuerà una fotografia istantanea delle informazioni inserite e confermate al momento dell’invio. L’applicazione on-line offre i seguenti servizi:
• Inserimento, su un apposito database disponibile on-line, di:
[] Dati anagrafici;
[] Curriculum Vitae;
[] Curriculum Universitario;
[] Lettera motivazionale;
[] Codici offerta
• Visualizzazione
[] Offerte tirocinio
[] Candidature inviate
• Consultazione di tutte le offerte di tirocinio disponibili, complete di job description, destinazione, durata del periodo, numero posti offerti, abilità richieste relative ai bandi attivi, ai quali la propria università di appartenenza aderisce
Tutti i servizi del software sono gratuiti; per accedere al database occorre tuttavia effettuare una registrazione preventiva (gratuita).
Per inserire la propria candidatura: http://www.crui.it/tirocini/tirociniwa
Se si dovessero verificare problemi per l'inserimento della candidatura o il mancato invio della password vi preghiamo di inviare una richiesta a: tirocini@fondazionecrui.it
PERIODI E SCADENZE
I BANDO 2010
19 gennaio 2010: pubblicazione bando
08 febbraio 2010: chiusura bando
03 maggio 2010: inizio stage
03 agosto 2010: fine stage
II BANDO 2010
16 aprile 2010: pubblicazione bando
05 maggio 2010: chiusura bando
13 settembre 2010: inizio stage
13 dicembre 2010: fine stage
III BANDO 2010
09 settembre 2010: pubblicazione bando
28 settembre: chiusura bando
17 gennaio 2011: inizio stage
17 aprile 2011: fine stage
ATENEI PARTECIPANTI
Bari
Caterina Nanna -Tel. 080-571.41.34 Fax 080-571.44.63 c.nanna@relint.uniba.it
Bari"Jean Monnet" LUM
Capurusso Simona - Arcangelo Marrone - Paola Novelli Tel 080 6970076 Fax 080 6977122 caporusso@lum.it - marrone@lum.it - ufficio.stage@lum.it
Bergamo
Mariangela Ravanelli - Ilaria Merlini Tel 035 20.52.40 - 035.2271965/6/7 Fax 035 20.52.417 - 035.2271974 mariangela.ravanelli@unibg.it - barbara.corti@unibg.itilaria.merlini@unibg.it
Bologna
Anouk Collier - Tel. 051 209.90.89 - 208.81.02 Fax 051 209.81.10 maecrui.diri@unibo.it convenzioni.tirocini@unibo.it
Brescia
Stefania Venturi Tel. 030 8379203 Fax 030 8379206 venturi@amm.unibs.it
Cagliari
Cecilia Atzei - Tel. 070/675.53.83Fax 070/6755380 erasmus@unica.itaaloi@am.unica.it
Calabria
Raffaele ArenaTel. 0984/493749Fax 0984/493697 raffaele.arena@unical.it
Camerino
Federica Gambelli - Simona De Simone Tel. 0737-402761 / 402759Fax 0737-402081stage.ateneo@unicam.it - simona.desimone@unicam.it
Cassino
Tiziana PiscopoTel. 0776/ 2993497t.piscopo@unicas.it
Catania
Margherita Pace Tel. 095/ 7307967 ruby.paci@unict.it
Catanzaro
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Chieti - Pescara
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Ferrara
Paola Boldrini Tel 0532-293118 Fax - paola.boldrini@unife.it
Firenze
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Foggia
Valentina Cassano Tel. 0881 338355 v.cassano@unifg.it
Genova
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Insubria - Varese
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L'Aquila
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Lecce Salento
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LIUC Castellanza
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Macerata
Fiorenzo Formentini Tel. 0733/2586051 Fax 0733/2586056 cetri.quistage@unimc.it
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Milano
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Milano Bocconi
Gabriella AliatisTel. 02/58.36.30.80Fax 02/58.36.22.07gabriella.aliatis@unibocconi.it
Milano Cattolica
Stefano Zaffiro Tel 02/72.34.52.56Fax 02/72.34.58.06 stefano.zaffiro@unicatt.it
Milano Bicocca
Mara Bonaldo tel. 026448.6107 mara.bonaldo@unimib.it
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Milano San Raffaele
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Modena e Reggio Emilia
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Napoli Federico II
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Perugia stranieri
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Teramo
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Torino Politecnico
Francesca BrazzaniTel. 011 564 5789Fax 011 564 5947 stage.job@polito.it
Trento
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Trieste
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Venezia IUAV
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19 de enero de 2010

Energía solar es suficiente para abastecer 100% de un hogar

image “Un sistema de energía solar abastece todas las necesidades eléctricas en mi casa”. Así de llano lo asegura Luis Enrique Raygada, un ingeniero mecánico quien no sólo conoce bien el tema de las energías alternativas, sino que además se beneficia de ellas. Su casa es, probablemente, una de las pocas en Venezuela que no sufre los avatares del racionamiento.

Raygada, ingeniero mecánico egresado de la Universidad Metropolitana, vive en un apartamento, en La Alameda, en Caracas, de 200 metros cuadrados, con tres habitaciones. Como prácticamente cualquier hogar, tiene lavadora, secadora, televisores, computadora y lámparas. Ninguno de esos aparatos funciona con energía que no provenga de la que captan los paneles solares de 20 metros cuadrados instalados en la terraza de su apartamento. Asegura que eso es suficiente para derribar dos mitos, a los que se le atribuye el lento desarrollo de esta tecnología: “Uno es que la energía solar no es solamente para encender bombillitos en el campo o la playa; el otro es lo supuestamente costoso. En mi caso instalar los paneles y las baterías implicó, aproximadamente, 10% del costo total de mi casa y cubre el 100% de mi hogar. Lo mejor es que, hasta ahora, nunca me ha fallado”.

El ingeniero precisa que invirtió una suma cercana a los 15 mil dólares para instalar su sistema de energía solar: “Eso me da un costo de más o menos 50 dólares por metro cuadrado de mi casa, y me la cubre completa”.

Raygada destaca que por cuestiones regulatorias tiene una conexión de Cadafe (Compañía Anónima de Administración y Fomento Eléctrico), pero no utiliza en lo absoluto ese servicio. Los únicos aparatos que, asegura, no funcionan con la energía solar son la cocina y el calentador del agua, pues para ello utiliza gas.

El ingeniero subraya que las ventajas de mantener un hogar funcionando a 100% con energía que proviene del Sol se pierden de vista. Entre ellas menciona “el hecho de que la fuente de suministro es tuya, nadie te la quita, y de paso es gratis. Además, con ella contribuimos a mantener al planeta más limpio, porque generar este tipo de energía no produce desechos ni arroja emisiones. Además, tampoco dependemos de combustible, imprescindible para algunas plantas eléctricas”.

Este tipo de iniciativas suelen ser comunes en zonas alejadas de las grandes ciudades donde hay dificultades para proveerse del servicio eléctrico. Raygada dice no conocer una instalación como la suya en otra parte de Caracas; pero subraya que su caso particular “es muestra de que la energía solar no solamente puede satisfacer la demanda en un pueblito lejano; también funciona a la perfección en las grandes ciudades”.

Alternativas disponibles

Raygada es miembro de la firma peruana Entelin, dedicada a la instalación de sistemas de energía solar. Uno de los productos de esta empresa es un portón electrónico para condominios que se nutre de la energía proveniente del Astro Rey; su costo es de 8 mil bolívares fuertes. También existe el kit de respaldo residencial, que acumula energía para cuatro horas y cubre las necesidades básicas de un hogar. Su costo es de 15 mil bolívares fuertes.

El Universal

14 de enero de 2010

Lo que compraremos con el dólar a BsF. 2,60: pollo, arroz, sal, azúcar y a 4,30: jamón, harina de maíz, licores, cuadernos

Foto: Luis Molero

El Ejecutivo Nacional, mediante una resolución publicada en Gaceta Oficial Nº 39.345, determinó los códigos arancelarios para la importación de los bienes de cada sector que requieren el Certificado de Insuficiencia o de No Producción Nacional para el otorgamiento de divisas a 2,60 y 4,30 bolívares.

Dicha resolución fue emitida este jueves por los Ministerios del Poder Popular para la Economía y Finanzas, para el Comercio, para Industrias Básicas y Minería, para la Agricultura y Tierras, para la Salud, para la Energía y petróleo, para Ciencia y Tecnología e Industrias Intermedias y para la Alimentación.

Alimentos a BsF. 2,60: pollo, arroz, harina, pan, pastas, sal, azúcar y papelón, café, mortadela, atún, sardinas, leche en todas sus formas.

Mientras que a BsF. 4,30: tocino, jamones, cangrejos, quesos fundidos, harina de maíz, entre otros. Así como también las maquinarias que se requieran para preparar alimentos -trituradoras, clasificadoras-, así como aparatos de salud para el uso de cirugía, odontología, tomografías, estimuladores cardiacas, entre otros.

Además, el ajuste cambiario de 4,30 bolívares por dólar corresponderá a bienes secundarios: bebidas fermentadas que contengan alcohol etílico sin desnaturalizar con un grado a 80%, Whisky, Vodka, Anís, Ginebra. Dentro de este mismo rango también entra el tabaco y el cigarrillo.

El papel higiénico entrará en el ajuste cambiario de 4,30, al igual que los cuadernos y los libros.

De igual forma, los diferentes minerales y sus derivados, carbonos y aluminios. También algunos productos para la higiene personal como son los champúes, los detergentes para textiles industriales, látex de caucho natural, ciertos tipos de cuero, entre otros códigos.

Toda persona natural o jurídica que requiera autorización de adquisición de divisas para importar bienes de contenido de carácter secundario, es decir con el tipo de cambio oficial a 4,30 bolívares, deberá realizar la solicitud de Certificado de Insuficiencia y No Producción Nacional, por el ministerio competente, el cual se pronunciará sobre la misma, una vez que cumplido los procedimientos de evaluación.

Asimismo, la Resolución, en su artículo 5, refiere que las listas de los sectores prioritarios y no prioritarios serán revisadas y actualizadas periódicamente.

Globovisión

I giovani talenti

"La politica deve investire di più sulla preparazione dei giovani e sulla formazione delle classi dirigenti di domani"

di Ricky Filosa Italia Chiama Italia

Oggi nelle redazioni dei giornali il più giovane ha 35 anni. La stessa età in cui già Indro Montanelli scriveva editoriali che sono rimasti nella Storia del giornalismo politico.
Anche questo è un segno dei tempi. Ci chiamano bamboccioni e si lamentano perchè non andiamo via di casa, ma poi sono gli stessi che ci criticano a impedirci di diventare adulti, occupando spazi che potrebbero essere nostri e mortificando in tutti i modi le nostre ambizioni. 
E' vero che, quando ci sono le capacità, gli ostacoli si superano e prima o poi i talenti vengono riconosciuti, ma la gavetta è lunga ed è facile che ci si perda per strada. Costanza e pazienza sono virtù in cui forse i giovani non brillano, essendo stati abituati da piccoli ad avere tutto e subito; ma i tempi biblici per arrivare alla realizzazione anche dei medi obiettivi professionali, possono disarmare perfino i più agguerriti.
La nostra generazione è schiacciata tra il mito della giovinezza ad oltranza che cavalcano i sessantenni e la solitudine esistenziale di quella fascia d'età compresa tra i venti e i trenta, cresciuta alla scuola del nulla e priva di passioni culturali e ideologiche. 
La politica deve investire di più sulla preparazione dei giovani e sulla formazione delle classi dirigenti di domani, e le leggi dovrebbero favorire il ricambio generazionale contribuendo allo svecchiamento periodico della classe dirigente.
Altro che prolungare i tempi del pensionamento, qui non se ne può più delle stesse facce, di personaggi stantii e della retorica di vegliardi conservatori e passatisti.

Si cominci dai giornalisti, dai politici, dai magistrati, dai conduttori televisivi, dai baroni universitari...e via via, si passerà a ringiovanire il "parco macchine" della scuola di ogni ordine e grado, dove impera una categoria parruccona ostile ad ogni aggiornamento e incapace di adattarsi ai nuovi strumenti tecnologici.
Noi tifiamo per i giovani, per quei ragazzi che devono dire sissignore a chi li prende a schiaffi in faccia, perchè se no restano a casa e perdono anche quel migliaio di euro che comunque non consente loro nemmeno di accendere un mutuo, ma che basta per la spesa e le sigarette, o per l'affitto di una stanza in una grande città. Una parvenza di indipendenza dai propri genitori, importantissima per non perdere la stima e la fiducia in se stessi.

Tifiamo per i giovani perchè il futuro è loro, perchè  domani saranno uomini migliori di quelli di oggi; vorranno evitare gli errori dei propri padri, gli errori di una certa fascia politica che li ha preceduti, che non ha saputo fare altro che usare le risorse pubbliche in maniera disinvolta, troppo disinvolta, aumentando il debito dell'Italia e mandando il Paese a puttane, in tutti i sensi. 

Se è vero che siamo nella Seconda Repubblica, sarebbe ora di mandare ormai a casa almeno i protagonisti della Prima, non solo perchè avanti con gli anni e con il pensiero indietro, ma perchè ci deve essere un tempo per progettare e innovare , e quel tempo non è più il loro.

di Ricky Filosa Italia Chiama Italia

Chávez ordena anular el racionamiento eléctrico en Caracas y destituye al Ministro de Electricidad

El Presidente Hugo Chávez ha anunciado esta noche que el racionamiento eléctrico en Caracas ha tenido “impactos no deseados”, por lo que ha ordenado su anulación con efectos inmediatos.

El Presidente ha destituido también al Ministro de Energía Eléctrica Angel Rodríguez. “Lo ha aceptado como un soldado”, dijo el mandatario.

Durante una llamada telefónica que efectuó al programa “La Hojilla”, Chávez señaló que ha habido errores en su aplicación y fallas técnicas, por lo que él asume la responsabilidad y ordena la suspensión del racionamiento. Ha destacado que la gente no tenía suficiente conocimiento de cuando iba a quedarse sin electricidad, que había zonas donde no se hizo el corte previsto y otras en las cuales se realizaron cortes adicionales a los que correspondían.

“Uno tiene que oir al pueblo, oír la verdad, no taparse los ojos, me puse a jurungar más y a preguntar más. Y, bueno, a Dios lo que es de Dios y al César lo que es del César. Me he dado cuenta de que ha habido impactos no deseados en los cortes programados que se anunciaron el día de ayer y comenzaron anoche.

“Este gobierno tiene que ser capaz de reconocer errores cometidos y rectificarlos a tiempo”

Quiero decirle al pueblo y pedirle a todos que difundan, especialmente, en Caracas: He ordenado suspender los cortes eléctricos. Porque este gobierno tiene que ser capaz de reconocer errores cometidos y rectificarlos a tiempo.

Resulta que los niveles correspondientes han cometido errores técnicos y le han cortado la luz a quien no debían cortársela. Creo que en un sector repitieron el corte pocas horas después, por allá se quedaron unos semáforos sin energía, y entonces, dije “¡ya! si eso es así, ahí hubo un error”.

La comisión está en este momento reunida, revisando todo. Le he pedido la renuncia al Ministro de Energía Eléctrica, Angel Rodríguez - ya conversé con él, Lo tomó como un soldado, de la mejor manera - porque está al frente del Ministerio.

Lo más importante ahorita: estaba previsto un corte para la medianoche, que la gente se despreocupe porque no va a haber corte eléctrico. Acabo de hablar con el Presidente de la Electricidad de Caracas y le ordené que no haga ningún tipo de corte hasta que no se revise todo esto, y vamos a limitar las instrucciones que hemos dado. A apagar la luz, cada quien ahorrando hasta donde se pueda.

“He suspendido todo racionamiento en la ciudad de Caracas, porque en el interior (…) marcha correctamente el plan.”

El gobierno reconoce que se han cometido errores a nivel técnico, decisiones mal tomadas y por tanto yo, responsablemente, asumo la decisión y he suspendido todo racionamiento en la ciudad de Caracas, porque en el interior, me informan y todos los chequeos que hemos hecho indican que, marcha correctamente el plan. Lo de Caracas se va a revisar, se va a limitar y se va a conversar con distintos sectores como se hizo con los Centros Comerciales para aclarar y para tomar la decisión que haya que tomar. Eso es lo que quería comunicarle, sobre todo al pueblo de Caracas.

El tema de racionamiento en Caracas será reestudiado y el Presidente ha afirmado que se consultará a los diversos sectores implicados.

“Rectificar es de sabios”, ha dicho el Presidente, para añadir que “como yo no quiero afectar a nadie he ordenado suspenderlo”.

noticias24.com

10 de enero de 2010

FUNDADA AGIV (ASSOCIAZIONE GIOVANI ITALO VENEZUELANI)


AGIV Venezuela juramentó su primera junta directiva el sábado 5 de Septiembre 2009 en la Casa D’ Italia de Maracaibo.

image AGIV, que significa por sus siglas en italiano Asociaciones Giovani Italo Venezuelani (Asociación de jóvenes italo Venezolanos) fue activada en Maracaibo, la tarde del pasado sábado 5 de Septiembre 2009, con la designación de la primera junta directiva. Acto histórico que se realizó en la Casa D’ Italia de Maracaibo.
Giovanni Margiotta Pieri, quien fue designado como el Presidente de AGIV, explicó que el objetivo de la asociación es promover la interacción y cooperación entre los jóvenes Italo Venezolanos residentes en Venezuela y los Jóvenes Italo de todo el Mundo, descendientes de italianos fuera del país de origen y todos aquellos que tienen interés por la cultura de esa nación.
Se trata de una de miles de Asociaciones independientes apolíticas de Jóvenes Italo residentes en todo el Mundo. En Venezuela, a raíz de una serie de reuniones llevadas a cabo en todo el territorio Nacional organizadas por el Joven representante del Consejo de Italianos en el Exterior (CGIE) Giovanni Margiotta Pieri, se logró reunir un grupo de Jóvenes de las principales Ciudades Venezolanas para fundar AGIV.
Mucho contribuyó a dar impulso al nacimiento de estas Asociaciones Italo en el Mundo, la realización de la Conferencia Mundial de Jóvenes Italianos en el Mundo realizada el pasado diciembre 2008 en Roma a la cual participaron el 60% de los integrantes de la primera junta directiva de AGIV.

AGIV se unirá a más de 3 millones 500 mil jóvenes italianos en todo el Mundo.

LA JUNTA DIRECTIVA FUNDADORA:
Además de Margiotta, Jesús Caeiro fue designado como vicepresidente, Sandra Lombardo como segunda vicepresidenta, Santina Fonzo como secretaria, Filomena Mauriello, vice secretaria; Giordano Daquaro, tesorero y Silvia D’Ambrosio, vice tesorera. Como directores están: Flavio de Vita, primer director; Gianni Camporota, segundo director; Diana Paterno, tercera directora; Rosalía Bandini, cuarta directora; Mario Camporota, quinto director; Rosalba D’Agostini, sexta directora, Fabiola D’Ambrosio, séptima directora, Giovanni Pizzi, octavo director y Silvana Siniscalchi novena directora.


En el acto de designación de la directiva estuvo presente Ivo Michele Polacco, Cónsul de Italia en Maracaibo, quien destacó que este tipo de asociaciones son imprescindibles para sembrar el amor por las raíces en las nuevas generaciones y la integración cultural con Venezuela, país que supo abrigar a muchos italianos que huyeron de las secuelas de la Segunda Guerra Mundial.

DEPARTAMENTO DE PRENSA AGIV

9 de enero de 2010

Análisis: las consecuencias de la devaluación

image

Foto: Marcelo García / Prensa Presidencial

Venezuela devaluó el viernes el bolívar, estableciendo dos nuevos tipos de cambio en 2,6 y 4,3 bolívares por dólar. El tipo de cambio único que estaba vigente hasta ahora y que regía para todos los sectores, fijado desde el 2005, era de 2,15 bolívares por dólar, aunque en el mercado “paralelo” suele operar a niveles superiores.

¿CUALES SON LAS RAZONES?

- La devaluación ayudará al presidente Hugo Chávez a cubrir el presupuesto y otras obligaciones de gasto este año en el mayor exportador de petróleo de Sudamérica.

Mientras Venezuela reciba más bolívares por cada dólar de los ingresos por petróleo, habrá más fondos disponibles para pagar deuda y otras obligaciones.

La compañía petrolera estatal PDVSA tuvo problemas el año pasado para pagar a proveedores de servicios a la vez que mantenía sus elevadas contribuciones a los programas sociales del Gobierno. Un bolívar más débil eliminará parte de la presión y debería elevar el valor de la deuda de la firma.

¿POR QUE AHORA?

- El momento de la devaluación es una sorpresa. Hace un año se pensaba que era posible que Chávez adoptase la medida, cuando los precios del petróleo estaban muy bajos, cerca de 30 dólares por barril, y aún restaba un largo trecho en el calendario sin elecciones.

Los precios del petróleo ahora están cerca de los 80 dólares y Chávez enfrenta una elección parlamentaria en septiembre.

Sin embargo, la economía se contrajo un 2,9 por ciento el año pasado debido a una fuerte caída en los sectores industrial y de manufacturas, así como por los bajos precios del petróleo. Chávez espera que un bolívar más débil estimule la producción nacional, cree un sector exportador no petrolero y limite las importaciones.

¿IMPACTO EN LA DEUDA?

- Los tenedores de bonos venezolanos denominados en dólares posiblemente estarán contentos con la devaluación, ya que reduce la percepción de riesgo de incumplimiento de pago. Sin embargo, algunos inversores podrían preguntarse si la inesperada medida es una señal de que las finanzas del país están en peor estado del que se pensaba.

¿EFECTO SOCIAL?

- Los consumidores sentirán una moneda más débil en el país dependiente de las importaciones, donde la inflación alcanzó un 25,1 por ciento en el 2009, una de las tasas más altas del mundo. Chávez resistió durante largo tiempo las presiones de la industria por una devaluación, diciendo que no arriesgaría más alzas de precios en momentos difíciles para la economía.

Venezuela suele sufrir de escasez de productos básicos como café, leche y repuestos de vehículos. El objetivo de Chávez de reducir las importaciones con una tasa dual, una para alimentos básicos y medicinas y otra para productos no esenciales, podría crear más limitaciones.

Un fuerte aumento en los precios combinado con la escasez y una economía en contracción podría provocar descontento social, pero los subsidios y los servicios gratuitos ya establecidos por Chávez podrían suavizar el golpe. El podría anunciar más subsidios.

¿INDUSTRIA?

- La devaluación hará más competitivos a los sectores industrial y agrícola de Venezuela, golpeados duramente por el aumento de los costos de los bienes importados, y hará más económicas las exportaciones del país. Venezuela sufre de una condición económica llamada “mal holandés”, donde los altos ingresos del crudo llevan a una sobrevaloración de la moneda y hacen que otros sectores económicos se marchiten.

Por Frank Jack Daniel
Reuters

El “viernes negro” de Hugo Chávez: anuncia la devaluación del “Bolivar Fuerte” a 4,30

Foto: Prensa Presidencial

El Presidente Hugo Chávez ha anunciado esta noche una devaluación del bolívar y estableció dos tipos de cambio en el marco del control de cambiario vigente desde el 2003, en momentos en que el país está en recesión y presenta la inflación más alta del continente.

El presidente Hugo Chávez dijo que desde el lunes habrá un tipo de cambio para sectores prioritarios como salud y alimentación a 2,6 bolívares/dólar y otro llamado “dólar petrolero” de 4,3 bolívares/dólar para otros rubros como el automotriz, comercio y telecomunicaciones.

El tipo de cambio único que estaba vigente hasta ahora, fijado desde el 2005, era de 2,15 bolívares por dólar, que regía para todos los sectores.

“Todo esto lleva varios objetivos: el reimpulso de la economía productiva, el fortalecimiento de la economía venezolana, el frenar las importaciones que no sean estrictamente necesarias y también al mismo tiempo estimular la política exportadora”, dijo Chávez desde un consejo de ministros trasmitido por la televisora estatal.

El mandatario, quien dice llevar al país hacia un modelo socialista, se había negado por mucho tiempo a devaluar la moneda a pesar de que analistas habían dicho que su Gobierno se veía forzado a hacerlo para enfrentar la recesión en un año de elecciones legislativas.

Chávez también dijo que el Banco Central de Venezuela y el Gobierno intervendrán en el mercado “paralelo” de divisas en donde la tasa cambiaria ha trepado en ocasiones a 7 bolívares por dólar, lo que ha atizado el alza de los precios. No obstante, no dio detalles sobre la estrategia.

El viernes el dólar paralelo subió desde alrededor de 5,9 a 6,1 bolívares, en medio de los rumores sobre la inminente devaluación.

La última vez que Venezuela decretó una devaluación de la moneda fue en el 2005, de un 11 por ciento, cuando el tipo de cambio pasó a 2.150 bolívares (hoy 2,15 bolívares/dólar tras una reconversión monetaria).

La economía de Venezuela se contrajo un 2,9 por ciento en el 2009, tras un lustro continuo de crecimiento, al tiempo que la inflación despidió el año pasado en un 25,1 por ciento, una de las mayores del mundo.

Gremios y analistas habían sugerido el establecimiento de un sistema cambiario “dual” que permitiera a la vez hacer más fluida la entrega de dólares a la economía.

El país, uno de los principales abastecedores de petróleo a Estados Unidos, importa más del 90 por ciento de los bienes que consume.

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