La rivelazione dell'istruttrice sul cefalopode indovino: «L'ho pescato io con le mie mani»
BERLINO - Nel suo piccolo, l'Italia è protagonista anche al Mondiale di calcio del 2010: il polpo Paul, l'incredibile cefalopode indovino che ha inanellato una serie impressionante di risultati azzeccati alla rassegna sudafricana (sette su sette prima della finale, in cui ha pronosticato la Spagna), non è inglese ma italiano. L'oracolo - che a questo punto dovrebbe chiamarsi «Paolo» - sarebbe infatti originario dell'isola d'Elba, secondo quanto sostiene l'istruttrice del più famoso polpo al mondo.
LA RIVELAZIONE - Verena Bartsch in un'intervista al Bild am Sonntag sostiene infatti di averlo catturato con le proprie mani ad aprile nelle acque dell'isola toscana, quando aveva appena quattro settimane e non era più lungo di 10 centimetri. La Bartsch smentisce quindi la biografia ufficiale fornita dall'acquario Sea Life di Oberhausen che voleva Paul originario di Weymounth, in Inghilterra, e di due anni e mezzo di età. Quell'età, tra l'altro, è il presupposto su cui si basa la versione dell'acquario secondo cui era Paul il polpo-oracolo del 2008 che azzeccò tutti i risultati della Germania agli ultimi Europei sbagliando solo sull'esito della finale, vinta dalla Spagna contro i tedeschi. Secondo la Bartsch, Paul era stato «parcheggiato» in acquario a Coburg e poi venduto per 179 euro a quello di Oberhausen, dove lei lo ha addestrato.
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