4 de diciembre de 2011

Tiziano Ferro presenta 'L'amore è una cosa semplice'

Tiziano Ferro su PopOn “L'amore è un'esigenza dell'animo umano e a noi piace viverlo in modo tormentato. Per colpa di libri, canzoni, film, siamo abituati al concetto che il dolore nobilita l'uomo. Ma l'amore dovrebbe semplificare la vita, non distruggerla”. L'amore è una cosa semplice, quindi. E Tiziano Ferro di questo concetto – espresso durante la conferenza milanese di ieri - ha deciso di farne un album, proprio con questo titolo. Il disco, che esce a tre anni dalla pubblicazione di Alla mia età (oltre cento settimane consecutive in classifica), segna il ritorno sulle scene e anche l'autocelebrazione in musica di dieci anni esatti di carriera del cantautore di Latina, che ha registrato le nuove canzoni presso gli Henson Recording Studios di Los Angeles. “Avrei potuto fare un greatest hits – dice – ma avevo scritto così tanti pezzi negli ultimi tempi che avevo voglia di pubblicarli, di farli ascoltare”.
E quando ripensa ai vecchi brani, invece, cosa prova? “Mi faccio tenerezza, anche quando rivedo i vecchi video. I giovani cantanti di oggi invece di stare rinchiusi nei talent show dovrebbero essere portati a scuola di educazione, dizione e modo di fare. Anch'io a vent'anni ero un coglioncello, ma se non sai come comportarti, la linea che ti separa dal crollo, soprattutto all'inizio, è molto sottile”. Nel disco non mancano ovviamente le collaborazioni: Irene Grandi (“ho rubato un suo vecchio provino, Paura non ho, lei non l'ha mai inserito in nessun album ed io lo trovavo bellissimo”), Nesli (“è un rapper, fratello di Fabri Fibra, ma è ben lontano dal mondo stereotipato dell'hip hop, ecco perché ho deciso di ricantare un suo brano, La fine”) e John Legend (“gli piaceva la mia voce, voleva duettare con me e abbiamo scelto di ricantare in inglese Smeraldo, trasformata in Karma. Da sempre avrei voluto collaborare con lui, è stato un regalo grandissimo”).

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