Roma - Sono stati ben 429 i progetti presentati per il Programma di innovazione ‘Industria 2015' (http://www.industria2015.ipi.it/).
Industria 2015 è il disegno di legge sulla nuova politica industriale varato dal governo italiano il 22 settembre 2006, le cui previsioni sono state recepite dalla Legge Finanziaria 2007 e che stabilisce le linee strategiche per lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo italiano del futuro, fondato su: un concetto di industria esteso alle nuove filiere produttive che integrano manifattura, servizi avanzati e nuove tecnologie; un'analisi degli scenari economico-produttivi futuri che attendono il nostro Paese in una prospettiva di medio-lungo periodo (il 2015).
Il bando sulle tecnologie del ‘made in Italy' ha coinvolto 3.000 aziende e 1.000 centri di ricerca. Il giro degli investimenti supera i 3,5 miliardi di euro, dei quali quasi due terzi riguardano la partecipazione di piccole e medie imprese. "Il successo del bando - ha commentato il Ministro Claudio Scajola - è particolarmente incoraggiante perché significa che anche in questo momento di crisi le imprese italiane stanno investendo sul futuro, per prepararsi alla ripresa internazionale. L'applicazione delle nuove tecnologie ai prodotti Made in Italy è la chiave per rilanciare la competitività dell'industria italiana. In relazione al successo del bando, stiamo valutando la possibilità di far confluire su questi progetti anche risorse europee e nazionali del FAS per massimizzare l'impatto sul Mezzogiorno". In media per ogni progetto c'è un costo di 8 milioni di euro che prevede la partecipazione di circa 9 fra aziende e istituti di ricerca. Nelle prossime settimane, infine, si completerà la valutazione dei primi due bandi di Industria 2015 su Efficienza energetica e Mobilità sostenibile a cui hanno partecipato 142 progetti presentati da 1700 imprese e centri di ricerca, che assegnerà 380 milioni di incentivi ai progetti selezionati.
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