30 de septiembre de 2008

LA "SODDISFAZIONE" DI CAROZZA (CGIE) PER I LAVORI DEL COMITATO ORGANIZZATORE DELLA I CONFERENZA MONDIALE DEI GIOVANI

 

ROMA\ aise\ - "Soddisfazione ed apprezzamento" sono stati espressi dal Segretario Generale del Cgie, Elio Carozza, a margine della prima riunione del Comitato Organizzatore della Conferenza dei giovani italiani nel mondo che, la scorsa settimana alla Farnesina, ha designato i componenti del Comitato Esecutivo e stabilito il numero dei giovani delegati che a dicembre giungeranno a Roma.
Del Comitato esecutivo fanno parte il Sottosegretario agli Affari Esteri con delega per gli Italiani nel Mondo, Alfredo Mantica, il Segretario Carozza, il Segretario Generale della Conferenza, esponenti dei Ministeri competenti (Affari Esteri, Politiche Giovanili e Ministero Istruzione e Università), delle Consulte regionali dell’emigrazione e del Comune di Roma.
"Soddisfazione", ha puntualizzato Carozza, "in primo luogo per il riconoscimento, da parte dello stesso Governo e del Comitato Organizzatore della Conferenza, del forte impegno del Consiglio Generale". Un impegno che si concretizzerà nella "partecipazione diretta alla Conferenza di tutti i consiglieri", ma anche "nell’affrontare l’incontro diretto con le giovani generazioni di italiani o di origine italiana all’estero in Italia come nei loro Paesi di residenza, uscendo fuori dalle logiche di una riflessione mediata dalle sia pur utilissime analisi sociologiche che hanno accompagnato i primi approcci alla questione".
"Apprezzamento", poi, "per la condivisione e partecipazione sulle linee e le scelte segnalate dagli stessi giovani nel documento prodotto dal Cgie e dagli incontri-Paese dei giovani promossi nei 22 Paesi ad alto tasso di emigrazione. La stessa conferma della larga partecipazione dei giovani che hanno preso parte alle riunioni nazionali nei loro Paesi di residenza fra i 420 delegati ammessi alla Conferenza – ha sottolineato il Segretario generale – è un dato di fatto del grado di interesse del Comitato organizzatore verso l’azione del Cgie, al di là di ogni logica politica".
"Alla luce di queste considerazioni – ha spiegato Carozza – si terranno a Roma l’8 e il 9 dicembre le pre-conferenze continentali e di Paese dei giovani, per dare un’ulteriore continuità all’intervento del Consiglio e per meglio definire e permettere un immediato approfondimento da parte della stessa Conferenza alla quale spetterà il compito di individuare le linee portanti di un’azione innovatrice nel collegamento con le comunità di giovani italiani o di origine italiana all’estero di oggi".
Il Segretario Generale ha quindi sottolineato la "volontà del Cgie a proseguire l’impegno finora portato avanti a fianco ed insieme ai giovani all’estero, che hanno a cuore il collegamento con la terra d’origine", e ha auspicato una "larga partecipazione fra i delegati alla Conferenza dei giovani che hanno preso parte alle riunioni-Paese" così come "l’apertura dell’iniziativa del Comitato Organizzatore e del Comitato Esecutivo anche ad una rappresentanza di giovani cittadini italiani di origine straniera residenti in Italia".
"Sposando l’attualità di questa linea – ha concluso Carozza - la Conferenza farà proprie le richieste dei nostri giovani all’estero nell’ambito di un dialogo pluriculturale, che rappresenta il dato saliente della realtà contemporanea". (aise)

 

28 de septiembre de 2008

I giovani abruzzesi del Venezuela riuniti a Caracas

Giovani provenienti dalle Associazioni Abruzzesi di Maracaibo, Maracay, Merida, Guanare, San Cristóbal, Valera e Punto Fijo, accompagnati dai presidenti e rappresentanti delle Associazioni, si sono dati appuntamento sabato 20 settembre a Caracas per incontrare i loro coetanei abruzzesi e di altre Associazioni a carattere regionale, nella sede dell'associazione Abruzzesi in Venezuela, situato in un uno splendido ambiente montano. Una sede che si trova ancora in costruzione, ma che conta con una bellissima chiesa intitolata a San Gabriele dell'Addolorata, patrono d'Abruzzo e protettore dei giovani. All'interessantissimo Incontro, promosso dalla Federazione delle Associazioni Abruzzesi in Venezuela, ed organizzato dall'Associazione Abruzzesi in Venezuela di Caracas, sono stati invitati il Consigliere CGIE Dr. Ugo Di Martino, il Presidente del Comites di Caracas Michele Buscemi, il Cancelliere del consolato di Caracas Rossini, oltre alla Vice-Console di Los Teques Dott.ssa Mascitti. L'iniziativa aveva lo scopo di gettare sul tappeto le problematiche dei giovani nell'associazionismo in Venezuela ed aprire un dibattito sereno e costruttivo con gli adulti. Apriva i lavori con i saluti di benvenuto la presidente dell'Associazione Abruzzese di Caracas, la giovane e dinamica Gabriella Marcacci, che ha saputo organizzare una giornata di grande rilievo, con cordialitá e simpatia, coadiuvata dal Comitato Dame che ha offerto un pranzo genuino e squisito. Seguiva l'intervento del Presidente della Federazione Giovanni Margiotta, il quale ha ricordato l'importanza del coinvolgimento dei giovani nelle Associazioni per assicurare il ricambio generazionale, per dare continuitá ad un arduo lavoro iniziato tanti anni fa e portato avanti con tanti sacrifici dai pionieri dell'emigrazione. Ha rilevato che la Federazione ha voluto questo incontro a Caracas, sede di una delle prime Associazioni Abruzzesi in Venezuela, e quindi di gran importanza, che accoglie un gran numero di associati, in particolare giovani, ricordando che questo tipo di incontri fa parte dei programmi della nuova Giunta Direttiva della Federazione, che pone al centro sei suoi interessi appunto il coinvolgimento da parte delle Associazioni abruzzesi, di costituire Comitati giovanili affidando loro il compito di creare attivitá sociali, culturali, sportive e filantropiche, accordi con i loro interessi. Ragazzi molto preparati, ma che negli anni, sentendosi trascurati, si sono allontanati dalle Associazioni e dalla nostra stessa comunitá. Bisogna dunque cercare di riavvicinarli, di dare loro spazio assecondando le loro iniziative, appoggiandoli e guidandoli. "Siamo noi, adulti, che abbiamo il compito di dare l'esempio" ha detto Margiotta. "Le Associazioni abruzzesi ci troviamo in un momento di grande espansione e ció che ci fa avere delle ottime speranze é il grande entusiasmo trovato tra i nostri corregionali per creare attivitá di aggregazione". Seguiva l'intervento dell'invitato speciale Johnny Margiotta, Coordinatore nazionale dei giovani abruzzesi in Venezuela e giovane "esperto" di fronte al CGIE. Margiotta jr. ha esposto nuovamente il suo lavoro in questi anni, attraverso le moteplici riunioni con i coetanei di tutto il Venezuela, in preparazione della Conferenza Mondiale dei Giovani che si terrá a Roma in dicembre e la sua proposta di un'Associazione Nazionale di Giovani Italiani e Discendenti in Venezuela. Ha rimarcato la necessitá da parte dei giovani di combattere l'apatia e di interessarsi di piú al mondo dell'associazionismo, in quanto attraverso questo si possono ottenere validi risultati in diversi settori, non soltanto in quello universitario od occupazionale, bensí anche imprenditoriale con la nostra patria d'origine. Il giovane Margiotta ha detto inoltre che l'Italia attraversa un momento economico critico e gli italiani all'estero non devono piú pensare soltanto all'assistenzialismo. Devono invece organizzarsi a livello locale. Le Associazioni non possono piú essere le "Associazioni del Ricordo" (che non va accantonato) ma si devono convertire in "Associazioni di Servizio". Ma l'emersione dei giovani non significa mettere da parte gli adulti storici dell'emigrazione italiana, al contrario, questi hanno la responsabilitá di guidare ed istruire i giovani con la loro esperienza. "Dobbiamo camminare insieme!". Infine ha ricalcato che l'Associazione dei Giovani non ha tendenze politiche. Il suo vero obiettivo é il bene comune. Sono seguiti altri interventi, come quello di Doan Merola, ex membro del Comitato Giovanile dei Campani di Caracas, il quale ha ricordato i vari tentativi di creare un'Associazione giovanile a livello nazionale, ma che non sempre hanno trovato l'appoggio decisivo per continuare, in particolare quello economico. Oggi, peró, abbiamo i mezzi e le capacitá di organizzarci nelle varie attivitá che ci consentono di ottenere i fondi necessari per un funzionamento ottimale. Ci vuole l'impegno, una grande forza di volontá e raggiungere dei compromessi, per mantenersi uniti e non disperdere queste belle intenzioni. Giancarlo Colasante, presidente dei giovani abruzzesi di Caracas, ha offerto tutto l'appoggio necessario per portare avanti iniziative che possano coinvolgere i giovani, auspicando che questi si trascinino dietro anche i genitori. Molto singificativi gli interventi del Dr. Di Martino e Michele Buscemi. Il CGIE ha ricordato che i pionieri italiani, ovunque, sono stati grandi nel mantenere viva l'italianitá, diffondendo nel mondo il loro bagaglio culturale con tutta la loro creativitá. Il Presidente del Comites ha ricordato le sue difficoltá ad entrare nel mondo degli adulti, ed ha offerto tutto il suo appoggio alle iniziative dei giovani, augurando loro un grande successo. La giornata é seguita con un pranzo appetitoso e con una aperta conviviale tra i giovani. Il presidente della Federazione si é detto ampiamente soddisfatto dell'evento. Prossimo appuntamento, sabato 27 settembre nella cittá di Punto Fijo, per la costituzione della nuova Associazione Abruzzese dello Stato Falcón.

Germana Pieri/L'italo

Riunione della Rete dei giovani italo-argentini di Mar del Plata

Nella sede dell’Unione Regionale del Molise

MAR DEL PLATA – Nei giorni scorsi ha avuto luogo un nuovo incontro della Rete dei giovani Italo argentini di Mar del Plata; questa volta è stata scelta per l’incontro la sede dell'Unione Regionale del Molise.

Oltre cinquanta ragazzi, di diverse associazioni regionali italiane di Mar del Plata,si sono riunite per continuare a deliberare su diversi progetti da portare avanti insieme con tutte le associazioni di Mar del Plata, come ambito nel quale sviluppare attività ed iniziative in comune, al di là del lavoro da ognuno svolto nelle singole istituzioni. Come è tradizione, in ogni incontro della Rete viene presentata una regione da parte del sodalizio  ospitante, con piatti tipici, informazioni su cultura, geografia e storia nonché sulle politiche migratorie svolte dalla regione e sulle attivita rivolte ai giovani, seguiti da un dibattito su diversi progetti, dubbi, proposte delle nuove generazioni e con lo scopo di attirare i giovani. Nella corso della serata all’Unione Regionale del Molise sono stati degustati piatti tipici molisani.

Presenti il console d'Italia a Mar del Plata, Fausto Panebianco, il presidente del Comites di Mar del Plata, Raffaele Vitiello, ed il consigliere comunale di questa città  Fernando Rizzi.

Dopo le parole di benvenuto del presidente dell'Unione Regionale del Molise, il giovane Esteban Manzo, la spiegazione sul Molise fatto da Marite Perrella e la spiegazione delle attività della associazione. Attività ricca grazie all'intervento del ex presidente Angelo Gizzi.

Poi ha preso la parola Marcelo Carrara, presidente dei giovani molisani nel mondo, che ha presentato lo svolgimento e le conclusioni della Prima Conferenza dei Molisani in America Latina, svoltasi proprio a Mar del Plata durante nei giorni 12,13 e 14  settembre. Infine, la cena tipica. Le ragazze del corpo di ballo "Cosmo Silvaroli" dell'Unione Regionale del Molise, hanno ballato diverse danze ed anche insegnato ai presenti i primi passi di ballo.

Questo è il quarto incontro dell'anno. Il primo si era tenuto al Circolo Sardo "Grazia Delleda" dove è nato questo gruppo. Il secondo, sempre presso i sardi con la presenza di Loredana Manca, responsabile di cultura di questo sodalizio, che ha parlato della Sardegna e illustrato le politiche migratorie di questa bellissima regione italiana: Il terzo incontro si era svolto nella sede del Centro Pugliese Marplatense, dove Pedro Liotine aveva presentato le bontà della Puglia ai tutti i presenti.

Della Rete dei Giovani Italo Argentini di Mar del Plata fanno parte diversi giovani di tutte le regioni italiane, alcuni già appartengono alle diversi associazioni di questa città,  ed altri da pocco cominciano a muoversi nel mondo dell`associazionismo con lo scopo di conservare e sviluppare l'italianità sviluppando la conoscenza della lingua italiana, le tradizioni, le offerte accademiche e lavorative, la cultura in comune e il contatto con i giovani sia in Italia come nel resto nel mondo. I giovani invitano tutti i giovani del mondo a contattarsi tramite e  mail retegiovane@hotmail.com  per condividere esperienze e contatti.(Spazio Giovane/Inform)

ANCHE IN ITALIA SI POTRÁ DARE AI FIGLI IL COGNOME DELLA MAMMA

Questa la direzione verso cui una sentenza della Corte di Cassazione ha spinto il Bel Paese per adeguarlo ai principi del Trattato di Lisbona. Grande soddisfazione da parte del mondo politico, ora serve una modifica legislativa

24.09.2008

Roma - L'Italia potrebbe definitivamente accettare la trasmissione del cognome materno nel caso in cui i genitori, concordemente, optino per questa scelta. A compiere un importante passo in questa direzione una sentenza della Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione che già in passato, nel 2006, si era pronunciata in materia, ma aveva poi rimandato al Legislatore il compito di rendere possibile l'attribuzione del cognome materno tramite l'adozione di una nuova norma. Nonostante il Parlamento non abbia ascoltato questo suggerimento, la ratifica del Trattato di Lisbona, avvenuta il 13 dicembre del 2007, renderebbe ormai obbligatorio per l'Italia compiere questo passo in modo da uniformarsi ai principi di non discriminazione vigenti nell'Unione europea.

La Suprema Corte, infatti, con l'ordinanza 23934, parte dal presupposto che, essendo "mutato il quadro delle norme comunitarie", è necessario "adottare tutte le misure adeguate per eliminare la discriminazione nei confronti della donna in tutte le questioni derivanti dal matrimonio e nei rapporti familiari, compresa la scelta del cognome", al fine di rispettare i parametri del nuovo quadro, fra cui quello di impedire "ogni discriminazione fondata sul sesso". Proprio la ratifica del Trattato di Lisbona, che ha modificato il trattato sull'Unione Europea e quello istitutivo della Cee, darebbe quindi direttamente ai giudici il potere di rimuovere, disapplicandole, o avviando gli atti alla Consulta, quelle norme che contrastano con i principi comunitari. "In realtà - secondo quanto sostenuto da Guglielmo Picchi, deputato del Pdl eletto nella ripartizione Europa - la sentenza della Corte non fa direttamente giurisprudenza, visto che in ogni caso serve un intervento normativo, però va nella direzione giusta", ma soprattutto appare un incentivo molto più forte nei confronti del Legislatore rispetto a quello del 2006. 

La pronuncia della Cassazione, che nella sentenza ha definito il patronimico come il "retaggio di una concezione patriarcale della famiglia non più in sintonia con l'evoluzione della società e le fonti di diritto soprannazionali", è avvenuta in seguito al ricorso di una coppia milanese, Alessadnra Cusan e Luigi Fazzo, a cui due volte la Corte d'Appello di Milano ha impedito di attribuire il cognome materno al proprio figlio. Concorde con questa visione l'On. Picchi per cui è ormai necessario "superare l'impostazione della famiglia patriarcale".

Soddisfatto il mondo politico di entrambi gli schieramenti. L'On. Picchi si è detto "assolutamente d'accordo" con questa sentenza "visto che eravamo rimasti l'unico paese europeo dove ciò (l'attribuzione del cognome materno, ndr) non era possibile". Anche l'On. Laura Garavini, deputata del Pd eletta nella ripartizione Europa, ha definito "estremamente positiva" l'azione dei giudici della Cassazione trattandosi di "un segnale di modernizzazione". "Io - ha aggiunto -sono stata promotrice di una interrogazione che andava proprio in questa direzione, perciò la soddisfazione è ancora maggiore".

L'azione giudiziaria se da un lato rimette l'Italia al passo con l'Europa, dall'altro sembra sottolineare il ritardo dell'organo legislativo del Bel Paese. A questo proposito, però, l'On Garavini ha ricordato che "avevamo già pronta una proposta di legge che abbiamo presentato in coincidenza con questa sentenza. Proposta preparata insieme alla collega Sereni (Pd) ed alla collega Sesa Amici (Pd)". Anche Picchi ha ribadito che le iniziative in questa direzione non sono mancate ed ha ricordato che "già nella scorsa legislatura avevo co-firmato alcune proposte di legge per rendere possibile ciò ed anche ora ho firmato l'ultima proposta presentata da alcuni colleghi".

La sentenza potrebbe essere quindi la molla finale capace di spingere il Legislatore a completare un lavoro spesso accennato, ma mai completato perché, ha sottolineato Garavini, "è opportuno che anche in Italia si possa avere finalmente una legislazione che riguarda i cognomi capace di tenere in conto la volontà dei genitori di poter assegnare ai figli il cognome materno o eventualmente il doppio cognome". Per Picchi questo lavoro normativo andrebbe esteso oltre: "Credo che si debba mettere mano a tutta la legislazione riguardante il diritto di famiglia per quello che riguarda in particolare l'equiparazione fra figli legittimi e figli naturali perché in un mondo dove le coppie non sposate sono sempre più numerose questa distinzione sembra antistorica e porta al paradosso che due figli di una coppia non sposata non sono fratelli".

22 de septiembre de 2008

Cresce l’attività informativa da parte dell’Unione Siciliana Emigrati e Famiglie (USEF)

Oltre al periodico “Emigrazione siciliana”, sul sito dall’associazione nuove rubriche aggiornate in tempo reale

PALERMO - L’Unione Siciliana Emigrati e Famiglie (USEF) raddoppia lo sforzo editoriale affiancando al periodico “Emigrazione siciliana”, servizi informativi aggiornati quotidianamente, reperibili sul sito dell’Associazione all’indirizzo: www.usefinternational.org.

Se sotto la voce “giornale” è possibile consultare il periodico, sulla home page del sito aggiornamenti in tempo reale si trovano sotto le rubriche “Primo Piano” e “Cronache dalle Province”, con news da tutte le aree del territorio siciliano. “Il nuovo motto del sito – scrive in una nota il segretario generale dell’USEF, Salvatore Augello – è informazione in tempo reale. Stiamo impegnandoci in questa attività nell’intento di trasformare il giornale in uno strumento di informazione e di formazione al servizio delle comunità emigrate, ma anche al servizio degli enti locali e di quelle istituzioni, che da tempo si rapportano con l’USEF”.

Tra le novità del giornale, uno spazio dedicato ai giornalini, bollettini e pubblicazioni  varie che vengono prodotte dalle organizzazioni USEF sparse che il mondo, riprese e portate a conoscenza di tutti, perché divengano patrimonio comune. “Siamo contenti ed orgogliosi dei risultati raggiunti, - conclude Augello - che ogni giorno di più aumentano la schiera dei lettori affezionati al nostro lavoro”. (Inform)

Venezuela lancia accordo con Eni, Gazprom e altre compagnie straniere

La compagnia di stato stipulerà partnership con le aziende coinvolte, Chevron inclusa. Si richiedono investimenti per 19,7 miliardi di dollari

Chavez a Chevron e ai businessmen americani: "L'unica aspirazione che abbiamo è che voi ci rispettiate"

22.09.2008 11:09:13

chavez1.jpegCaracas - Il Venezuela ha firmato un accordo con la russa Gazprpom, l'italiana Eni e altre compagnie straniere per un progetto di estrazione di gas offshore che richiederà un investimento di 19,7 miliardi di dollari in oltre otto anni.

Petroleos de Venezuela SA, la compagnia nazionale, formerà delle joint con le aziende, inclusa l'americana Chevron Corporation, la Quatar Petroleum, la malaysiana Petronas e tre compagnie giapponesi - secondo quanto è stato diffuso in una nota governativa di venerdì.

L'obiettivo del Venezuela è di raggiungere gli 11,5 miliardi di fq prodotti al giorno entro il 2012. Per Chavez, però, l'accordo non rappresenta "un atto storico". Il gas verrà estratto nel mar dei Caraibi per poi essere liquefatto e trasportato in Venezuela per il consumo interno o esportato altrove, come ha sottolineato il ministro del petrolio e dell'energia, Rafael Ramirez. Visto il coinvolgimento della Chevron, il presidente venezuelano, dal palco della cerimonia di inaugurazione del progetto, si è rivolto direttamente agli americani: "Ai direttori di Chevron, ai businessmen degli Stati Uniti, l'unica aspirazione che abbiamo è che voi ci rispettiate. Grazie per la vostra presenza".

news italia press

12 de septiembre de 2008

Certificaciones CELI- Exámenes Noviembre 2008

 

Tenemos el placer de comunicarle que ya están abiertas las inscripciones para la sesión de exámenes CELI que tendrá lugar en nuestra sede el lunes 10 de noviembre de 2008.
Los interesados deberán llenar la adjunta planilla de inscripción,  depositar la suma de Euros 45 en Italia en la cuenta de la Universidad para Extranjeros de Perugia (ver adj.) y entregar, antes del 19 de septiembre de 2008, planilla y comprobante del depósito en nuestra secretaría, cancelando al mismo tiempo el monto de Bs. 50.
Para mayor información consultar la página www.cvcl.it y contactar nuestras oficinas
INSTITUTO ITALIANO DE CULTURA - Dirección Didáctica
Tel. (0212) 285.3368 - 285.4763 - 285.0396 /  e.mail: didactica.iiccaracas@esteri.it

 

CERTIFICACIONES CELI 2008 – SESIÓN DE NOVIEMBRE

¿Qué es el CELI?
CELI (Certificado de Conocimiento de la Lengua Italiana)
Examen oficial reconocido por el Gobierno Italiano y por el Consejo Europeo.
La Università per Stranieri di Perugia expide, como miembro de la ALTE (Association of Language Testers in Europe), los certificados que se enumeran a continuación, una vez que los alumnos aprueban los exámenes que tienen lugar en Italia y en el exterior dos veces al año (en junio y en noviembre).
Los niveles:
CELI 3 (Nivel B2 del Marco Común Europeo)
El CELI 3 certifica el conocimiento del idioma necesario para acceder a las universidades italianas. El examen  para obtener el CELI 3 evalúa el conocimiento del italiano intermedio. El candidato debe demostrar que puede comunicarse de manera activa en la vida social. El examen se compone de cinco pruebas: una comprensión de lectura, una prueba de producción de un texto escrito, una prueba de comprensión lingüística, una prueba de comprensión oral y una prueba de producción oral.
CELI 4 (Nivel C1 del Marco Común Europeo)
El examen para obtener el CELI 4 evalúa el conocimiento del italiano avanzado. El candidato debe demostrar su habilidad en poder insertarse en un ambiente italoparlante de manera activa, aún por razones de trabajo o estudio. El examen se compone de cinco pruebas: una comprensión de lectura, una prueba de producción de un texto escrito, una prueba de comprensión lingüística, una prueba de comprensión oral y una prueba de producción oral.
CELI 5 (Nivel C2 del Marco Común Europeo)
El CELI 5 certifica el conocimiento del idioma necesario para la enseñanza del italiano en el extranjero. El examen para obtener el CELI 5 evalúa el conocimiento del italiano avanzado. El candidato debe demostrar su habilidad en poder insertarse en un ambiente italoparlante de manera activa, aún por razones de trabajo o estudio. El examen se compone de cinco pruebas: una comprensión de lectura, una prueba de producción de un texto escrito, una prueba de comprensión lingüística, una prueba de comprensión oral y una prueba de producción oral.

 

10 de septiembre de 2008

Il 13 settembre a Buenos Aires il 1° Congresso continentale del MAIE Sud America

Ricardo Merlo: “Evento di importanza storica”. “Il Maie getta le basi per diventare il primo partito fondato in Italia e con sede all’estero”

BUENOS AIRES – Si terrà a Buenos Aires il Primo Congresso continentale del Movimento Associativo Italiani all’estero (MAIE) del Sud America. Il Congresso – al quale prenderanno parte consiglieri, coordinatori e responsabili delle circoscrizioni consolari del MAIE, oltre a delegati e osservatori da tutto il Sud America, su invito - si terrà sabato 13 settembre (dalle ore 10 alle ore 19), presso l’Hotel Bauen, di via Callao n.360, tradizionale punto nevralgico della città.

“Si tratta di un evento epocale, forse il più rilevante da quando è iniziato il cammino verso il voto degli italiani all’estero” ha detto il presidente MAIE, on. Ricardo Merlo, che alle scorse elezioni politiche in Italia ha ottenuto il maggior numero di preferenze (53.000 circa) tra i 18 parlamentari eletti all’estero. “Il nostro Movimento Associativo, nelle liste del quale la sen. Mirella Giai ed io, siamo stati eletti in Parlamento, sta mettendo le basi – ha sottolineato Merlo - per diventare il primo partito fondato in Italia e con sede all’estero, con una struttura consolidata composta, non solo, ma soprattutto da italiani di prima e seconda generazione”.

I coordinatori del MAIE di ciascuna ircoscrizione consolare e tutti i membri effettivi presenti sabato saranno, per lo più, figli e discendenti di italiani provenienti da tutti i paesi dell’ America latina: Argentina, Brasile, Venezuela, Uruguay, Cile, Perù ecc. Ma, oltre a loro, che rappresentano la base latino americana, saranno presenti al Congresso anche il responsabile per l’Europa - una personalità con una vasta esperienza nella politica Italiana - e quello per l’America del Nord

Al termine dei lavori, il presidente Ricardo Merlo, insieme alla coordinatrice MAIE per l’America Latina, sen. Mirella Giai, darà lettura del documento finale e sarà a disposizione dei giornalisti per una conferenza stampa. (Inform)

2 de septiembre de 2008

RETOMAN LAS ACTIVIDADES DE GIOVANI VENEZUELA

SABADO 20 DE SEPTIEMBRE 2008, HORA 10 AM

SEDE SOCIAL ASSOCIAZIONE ABRUZZESI IN VENEZUELA

-CARACAS-

GRAN ENCUENTRO DE JÓVENES ITALO-VENEZOLANOS

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ORGANIZADO POR: LA ASSOCIAZIONE DE ABRUZZESI IN VENEZUELA Y LA FEDERACIÓN DE ASOCIACIONES ABRUZZESI EN VENEZUELA.

PROGRAMA:

PRESENTACIÓN Y BIENVENIDA A LOS ASISTENTES A CARGO DE LA PRESIDENTA DE LA ASOCIACIÓN ABRUZZESI EN VENEZUELA GABRIELA MARCACCI

SALUDO DEL PRESIDENTE DE LA FEDERACIÓN DE ASOCIACIONES ABRUZZESI EN VENEZUELA CAV. GIOVANNI MARGIOTTA

PRESENTACIÓN DEL PROYECTO DE FEDERACIÓN DE ASOCIACIONES DE JÓVENES ITALO-VENEZOLANOS A CARGO DEL REPRESENTANTE ITALO-VENEZOLANO EN LA PRÓXIMA CONFERENCIA MUNDIAL DE JÓVENES ITALIANOS EN EL EXTERIOR A REALIZARSE EN ROMA ESTE 2008 Y COORDINADOR NACIONAL DEL PROYECTO DE FEDERACIÓN JOHNNNY MARGIOTTA

PALABRAS DEL ACTUAL PRESIDENTE DEL COMITÉ JUVENIL DE LA ASOCIACIÓN ABRUZZESI EN VENEZUELA GIANCARLO COLASANTE

CICLO DE PREGUNTAS, COMENTARIOS Y/O SUGERENCIAS POR PARTE DE LOS JÓVENES ASISTENTES.

ALMUERZO TÍPICO ABRUZZESE PREPARADO POR EL COMITÉ DE DAMAS DE LA ASOCIACIÓN ABRUSSESI DE VENEZUELA

PALABRAS DE: SANDRO FAZIO, EX PRESIDENTE DEL COMITÉ JUVENIL DE ASOCIACIÓN ABRUZZESI EN VENEZUELA Y EXREPRESENTANTE DE JOVENES ITALO-VENEZOLANOS A NIVEL INTERNACIONAL.

DOAN MEROLA, EX INTEGRANTE DEL COMITÉ JUVENIL DE LA ASOCIACION CAMPANA DE CARACAS.

NOMBRAMIENTO DE LOS INTEGRANTES DEL COMITÉ PROMOTOR DE LA FEDERACIÓN DE ASOCIACIONES JUVENILES ITALO-VENEZOLANAS

ACTIVIDAD CULTURAL

5.00 DE LA TARDE CIERRE DEL EVENTO

CORRAN LA VOZ! TODOS ESTAN CORDIALMENTE INVITADOS A LA CASA DE LA GRAN FAMILIA ABRUZZESE EN VENEZUELA

direccion: sede social de la Associazione Abruzzesi in Venezuela, A.C., ubicada en la Autopista Regional del Centro, km. 17, Hacienda El Limòn.

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CURSOS DE ITALIANO EN LA DANTE ALIGHIERI DE MARACAY

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1 de septiembre de 2008

Sicilia Mondo: da Portopalo riparte con forza il progetto di una “Grande Sicilia”

I presidenti delle Associazioni siciliane in Lombardia si sono dati appuntamento nel siracusano

Azzia: “Un'unica strategia per collegare le “questioni” dei siciliani che sono andati via, le questioni territoriali dell’Isola e quelle degli extracomunitari”.

Intervenuto anche Ugo Di Martino (CGIE-Venezuela)

CATANIA - I presidenti delle Associazioni siciliane in Lombardia si sono dati appuntamento a Portopalo di Capo Passero , in Sicilia, primo lembo di terra italiana e porta d’Europa, per la VI edizione dell’incontro estivo in preparazione dei programmi di attività del dopo ferie.

Un incontro tutto siciliano, con la gioia di stare insieme e tanto folklore.

L’appuntamento fa seguito al convegno che le Associazioni siciliane della Lombardia hanno tenuto venerdì 19 giugno scorso  al teatro S. Cipriano di Milano per la celebrazione della Giornata del Siciliano nel Mondo e dei 40 anni di Sicilia Mondo.

Il convegno siciliano è stato organizzato dall’avv. Emanuele Mazzara, già sindaco di Pachino e presidente dell’Associazione milanese “Amici di Siracusa” che ha aperto i lavori con un appassionato discorso e lanciata l’iniziativa di una prima convention a Pachino da istituzionalizzare. Presenti il sindaco di Portopalo Fernando Cammisuli, che ha portato il saluto della città, il deputato regionale Vincenzo Vinciullo, l’assessore al comune di Pachino Emanuele Rotta, Fabrizio De Pasquale, siciliano doc di Modica, assessore al Comune di Milano, il consigliere del CGIE del Venezuela Ugo Di Martino, nel Comitato di Presidenza per l’America Latina, ed un folto gruppo di corregionali in Sicilia per le ferie.

Azzia (anche consigliere CGIE), nella sua relazione, ha ripreso i contenuti del documento sottoscritto dai Presidenti delle Associazioni siciliane nell’incontro milanese del 19 giugno con il quale si chiede al Presidente della Regione Raffaele Lombardo di rendere operative le indicazioni approvate dalla Assemblea dei 40 anni di Sicilia Mondo per una Grande Sicilia allargata a coloro che sono andati via ed a quelli che approdano alle sue spiagge.

Un unico progetto, ha detto Azzia, una unica strategia, un unico percorso che punti allo sviluppo dell’Isola, progetto capace di collegare le “questioni” dei siciliani che sono andati via, le questioni territoriali dell’Isola e quelle degli extracomunitari.

Una “Grande Sicilia” aperta ai siciliani che sono andati via ed ai loro figli come siciliani con cittadinanza a pieno titolo. Non destinatari ma protagonisti e partecipi della vita dell’Isola attraverso un legame civile di diritti-doveri in un rapporto di razionale reciprocità. Specie con i siciliani in posti di responsabilità.

Non ha senso, ha ribadito Azzia, parlare dei siciliani all’estero e degli immigrati fuori da un comune progetto strategico ed operativo che guardi al futuro della Sicilia ed alle nuove generazioni costruendo per loro motivazioni nuove e spazi di partecipazione.

Ragionare diversamente, ha insistito Azzia, significa dispersione di energie, spreco di risorse e miopia politica.

Oggi è possibile costruire una grande Sicilia di 10-11 milioni di siciliani presenti in tutte le parti del mondo. È possibile attivare una Sicilia internazionale, Regione d’Europa e del mondo, con voce e peso nel contesto internazionale. Non è un’utopia, è solo questione di volontà politica.

Azzia ha, quindi, indicato le linee operative e le iniziative per la fattibilità del progetto di una Grande Sicilia. Ha infine ribadito la necessità che la Regione si dia una politica di dialogo e di cooperazione con i Paesi dell’Area del Mediterraneo in vista dell’imminente entrata dell’area di libero scambio nel 2010.

Sulla relazione Azzia si è aperto un ampio dibattito con gli interventi del sindaco di Portopalo Cammisuli, dell’on. Vinciullo e del consigliere del CGIE Di Martino che hanno dato tutta la loro disponibilità ed impegno a sostegno del progetto per una “Grande Sicilia”.

Sono altresì intervenuti i presidenti di Associazioni Mario Ridolfi, Pippo Copani, Pippo Puma, Giovanni Aprile, Filippo Piscitello, Vincenzo Romano ed il professore Franco Rando. (Sicilia Mondo/Inform)

Nell’ambito di un progetto promosso e finanziato dalla Regione Lazio Corsi di lingua italiana: concluso il soggiorno a Viterbo per 35 giovani laziali in America Latina E dalla Regione altri 750mila euro per attività a favore dei laziali all’estero

 

VITERBO/ROMA- Concluso il soggiorno a Viterbo per  35 giovani discendenti di emigrati laziali in America Latina che hanno frequentato per tutto il mese di agosto corsi di lingua italiana, organizzati dalla sede territoriale Laziodisu di Viterbo in collaborazione con il CLA, Centro linguistico di Ateneo, dell’Università degli Studi della Tuscia. L’iniziativa si è svolta nell’ambito di un progetto promosso e finanziato dalla Regione Lazio, Assessorato alle politiche sociali, in collaborazione con Laziodisu. all’interno degli interventi in favore dei laziali emigrati all'estero e dei loro familiari previsti dalla legge regionale 31 luglio 2003, n. 23.

I giovani oltre a soggiornare a Viterbo (ospiti delle nuove strutture della Casa dello Studente), hanno avuto la possibilità, durante le pause dei corsi, visitare, accompagnati da guide e tutor, le principali città storiche dell’Italia centrale e partecipare ad alcuni eventi culturali. Alcuni giovani,  dai microfoni del radiogiornale regionale della RAI, hanno espresso soddisfazione sia per la qualità dei corsi sia per avere avuto la possibilità di visitare la regione di origine dei genitori e dei nonni. 

I corsi, coordinati dalla professoressa Alba Graziano, direttore del CLA, hanno riguardato sia la conoscenza dell’italiano (I e II livello) che la cultura italiana con l’obiettivo di favorire l'inserimento dei figli degli emigrati nell'ordinamento scolastico nazionale e la loro frequenza a scuole ed a corsi universitari.

Intanto la Giunta regionale del Lazio ha deciso lo stanziamento di 750mila euro per attività a favore dei laziali emigrati all’estero e dei loro familiari (i fondi sono stati liberati durante l’ultima seduta dell’esecutivo regionale con una delibera proposta dall’assessore alle politiche sociali Anna Salome Coppotelli).

Il provvedimento costituisce l’aggiornamento 2008 del Programma triennale 2007/2009 degli interventi a favore dei laziali emigrati all’estero e dei loro familiari.

La cifra complessiva stanziata è di 749mila e 500 euro: 63mila e 500 euro per corsi di lingua italiana destinati ai giovani di Argentina, Australia e Canada; 310mila euro per un soggiorno culturale finalizzato alla conoscenza della lingua italiana per 81 giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni provenienti da paesi extraeuropei; 336mila euro per un soggiorno di 360 emigrati laziali anziani presso i Comuni del Lazio che hanno espresso la loro disponibilità; 26mila euro per realizzare servizi di assistenza a persone anziane di origine laziale con deficit di autonomia e 14mila euro per interventi socio sanitari in favore delle fasce più deboli della popolazione residente in Brasile e in Venezuela. (Inform)