1 de septiembre de 2008

Sicilia Mondo: da Portopalo riparte con forza il progetto di una “Grande Sicilia”

I presidenti delle Associazioni siciliane in Lombardia si sono dati appuntamento nel siracusano

Azzia: “Un'unica strategia per collegare le “questioni” dei siciliani che sono andati via, le questioni territoriali dell’Isola e quelle degli extracomunitari”.

Intervenuto anche Ugo Di Martino (CGIE-Venezuela)

CATANIA - I presidenti delle Associazioni siciliane in Lombardia si sono dati appuntamento a Portopalo di Capo Passero , in Sicilia, primo lembo di terra italiana e porta d’Europa, per la VI edizione dell’incontro estivo in preparazione dei programmi di attività del dopo ferie.

Un incontro tutto siciliano, con la gioia di stare insieme e tanto folklore.

L’appuntamento fa seguito al convegno che le Associazioni siciliane della Lombardia hanno tenuto venerdì 19 giugno scorso  al teatro S. Cipriano di Milano per la celebrazione della Giornata del Siciliano nel Mondo e dei 40 anni di Sicilia Mondo.

Il convegno siciliano è stato organizzato dall’avv. Emanuele Mazzara, già sindaco di Pachino e presidente dell’Associazione milanese “Amici di Siracusa” che ha aperto i lavori con un appassionato discorso e lanciata l’iniziativa di una prima convention a Pachino da istituzionalizzare. Presenti il sindaco di Portopalo Fernando Cammisuli, che ha portato il saluto della città, il deputato regionale Vincenzo Vinciullo, l’assessore al comune di Pachino Emanuele Rotta, Fabrizio De Pasquale, siciliano doc di Modica, assessore al Comune di Milano, il consigliere del CGIE del Venezuela Ugo Di Martino, nel Comitato di Presidenza per l’America Latina, ed un folto gruppo di corregionali in Sicilia per le ferie.

Azzia (anche consigliere CGIE), nella sua relazione, ha ripreso i contenuti del documento sottoscritto dai Presidenti delle Associazioni siciliane nell’incontro milanese del 19 giugno con il quale si chiede al Presidente della Regione Raffaele Lombardo di rendere operative le indicazioni approvate dalla Assemblea dei 40 anni di Sicilia Mondo per una Grande Sicilia allargata a coloro che sono andati via ed a quelli che approdano alle sue spiagge.

Un unico progetto, ha detto Azzia, una unica strategia, un unico percorso che punti allo sviluppo dell’Isola, progetto capace di collegare le “questioni” dei siciliani che sono andati via, le questioni territoriali dell’Isola e quelle degli extracomunitari.

Una “Grande Sicilia” aperta ai siciliani che sono andati via ed ai loro figli come siciliani con cittadinanza a pieno titolo. Non destinatari ma protagonisti e partecipi della vita dell’Isola attraverso un legame civile di diritti-doveri in un rapporto di razionale reciprocità. Specie con i siciliani in posti di responsabilità.

Non ha senso, ha ribadito Azzia, parlare dei siciliani all’estero e degli immigrati fuori da un comune progetto strategico ed operativo che guardi al futuro della Sicilia ed alle nuove generazioni costruendo per loro motivazioni nuove e spazi di partecipazione.

Ragionare diversamente, ha insistito Azzia, significa dispersione di energie, spreco di risorse e miopia politica.

Oggi è possibile costruire una grande Sicilia di 10-11 milioni di siciliani presenti in tutte le parti del mondo. È possibile attivare una Sicilia internazionale, Regione d’Europa e del mondo, con voce e peso nel contesto internazionale. Non è un’utopia, è solo questione di volontà politica.

Azzia ha, quindi, indicato le linee operative e le iniziative per la fattibilità del progetto di una Grande Sicilia. Ha infine ribadito la necessità che la Regione si dia una politica di dialogo e di cooperazione con i Paesi dell’Area del Mediterraneo in vista dell’imminente entrata dell’area di libero scambio nel 2010.

Sulla relazione Azzia si è aperto un ampio dibattito con gli interventi del sindaco di Portopalo Cammisuli, dell’on. Vinciullo e del consigliere del CGIE Di Martino che hanno dato tutta la loro disponibilità ed impegno a sostegno del progetto per una “Grande Sicilia”.

Sono altresì intervenuti i presidenti di Associazioni Mario Ridolfi, Pippo Copani, Pippo Puma, Giovanni Aprile, Filippo Piscitello, Vincenzo Romano ed il professore Franco Rando. (Sicilia Mondo/Inform)

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