Sebbene l'introduzione evidenzi un certo paradosso, trattandosi di Marcelo Castello, questo termine, anche se ci domandiamo cosa vuol dire, in definitiva, "essere giovani"? trova una ragione, dato che si tratta di un dirigente che raggiunti i 40 anni, possiede un'ampia e prolifica traiettoria nell'ambito dell'associazionismo della nostra collettività in generale e di quella regionale in particolare. Compiuti appena i 17 anni, Marcello entra nell'Associazione Famiglia Abruzzese di Rosario svolgendo diversi ruoli fino ad occuparne la Vicepresidenza accanto al Presidente Domingo Lalla, un prestigioso e veterano imprenditore del settore edile. Nato a Rosario, il nostro protagonista è sposato, ha 2 figli e appartiene a quel ridotto gruppo di potenziali dirigenti capaci di occupare posti dirigenziali in questo complesso periodo di transizione che si sta verificando nelle nostre istituzioni che vivono una fase di rinnovamento Generazionale Al riguardo dice: "Vedo la preoccupazione che manifestano alcuni tra i dirigenti più anziani a causa della mancanza di giovani nelle associazioni, ed io personalmente la condivido perché rappresenta una sfida che deve essere superata, anche se quando si deve prendere una decisione vengono alla luce aspetti contraddittori: sono gli stessi dirigenti coloro che al momento di dare protagonismo alle nuove generazioni inserendole nei posti di rilievo, si dimostrano reticenti.
Il nostro personaggio racconta spesso che l'amore per le radici abruzzesi lo attribuisce alla sua mamma, nata a San Valentino (Provincia di Pescara), per aver fatto nascere in lui questo sentimento, consolidato dopo aver vinto una borsa di studio nell'anno 1983 per andare in Italia, viaggio che gli ha permesso non solo di conoscere il Bel Paese, ma anche di scoprire l'Abruzzo, un posto che l'ha meravigliato per le sue bellezze naturali e per l'affetto della gente e inoltre le diede la possibilitá di conoscere la nonna, incontro che ha sigillato il suo impegno affettivo con la Regione. Un patto morale che l'ha portato a realizzare le prime esperienze nell'associazionismo regionale fino a manifestare che "se per i giovani la famiglia è la cellula della società, le associazioni sono i posti in cui si è a contatto con la vera essenza della collettività"
La Famiglia Abruzzese di Rosario gli ha offerto molte possibilità che ha saputo capitalizzare: ha iniziato con il gruppo folcloristico regionale, poi a capo del gruppo ha viaggiato attraverso l'Argentina e in Italia ha visitato alcune città: Lanciano, Orsogna, Pescara, tra le altre, facendo commuovere il pubblico presente nel vedere come ragazzi così giovani, arrivati dalla lontana "Pampa Argentina," dimostravano tanta passione e professionalità nel ballare le danze tipiche dei loro antenati. Esperienze che il nostro giovane dirigente definisce come un "volontariato" e, in questo ruolo, é stato protagonista di numerosi "Congressi della Gioventù", organizzati dalla
FEDITALIA (Confederazione di Federazioni Italiane dell'Argentina), partecipato nel Comites di Rosario, inoltre ricevuto riconoscimenti, come ad esempio, per l'emotiva narrazione su "il suo nonno abruzzese" pubblicato nel libro "Il RACCONTO DELL'IMMIGRANTE" o il premio "Peninsula de Honor" concesso dal gruppo giornalistico "ITALIANI D'ARGENTINA" per il suo lavoro all'interno della collettività. Riguardo ai progetti, Marcelo Castello si dimostra entusiasta promotore della nuova Federazione di Associazioni Abruzzesi della Repubblica Argentina (F.A.R.A.) istituzione che sarà costituita il 1º maggio nella città di Rosario,"convinto della necessità di un'entità innovatrice che sia alla guida dell'associazionismo regionale in Argentina". “Si tratta di una sfida aperta a tutti i corregionali e associazioni che vogliano lavorare a favore della nostra comunità, con spirito di gruppo e senza esclussioni di nessun genere." onvinto inoltre che le autorità della Regione abbiano capito l'importanza delle istituzioni all'estero e "noi siamo i responsabili di essere meritevoli di questa considerazione".
Molte sono le iniziative che lo entusiasmano della F.A.R.A., come ad esempio i giovani. "Lo scopo è l'ottenimento di borse di studio, interscambi culturali, stage di lavoro e in particolar modo nell'ambito delle università di Pescara, Chieti, L'Aquila o Teramo. Altri progetti che stanno valutando le equipe di lavoro della nuova federazione, è stabilire convegni con le scuole di Gastronomia di Villa Santamaria (Chieti) dove ottengono il titolo cheff richiesti dagli alberghi più importanti al mondo.
Da sottolineare infine "il fiore all'occhiello" nel curriculum di Marcelo Castello, che lui cerca di dissimulare: la consegna nel 2009 da parte delle autorità italiane, delle insegne dell’onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, nel grado di Cavaliere, uno dei più giovani a ricevere questo riconoscimento.
WALTER CICCIONE/TRIBUNA ITALIANA (AR)
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