18 de agosto de 2009

Storica scoperta per la lotta contro il cancro di due ricercatori italiani

Ai due 'esiliati' alla Columbia University per nepotismo si deve la scoperta del secolo

18.08.2009 16:08:35

iavaronelasorella.jpgNew York - L'Italia si sa è da sempre esportatrice di ‘geni', ad iniziare dal mondo dell'arte passando per la letteratura e non ultima la scienza.

Proprio in quest'ultimo campo ormai da tempo si parla dei ricercatori e scienziati italiani che in tutte le specializzazioni passando dalla medicina arrivando alla fisica ed alla chimica costretti a ‘scappare' - si proprio così, questa è la parola giusta - dal nostro Paese per ‘rifugiarsi' (sic!) in altri lidi soprattutto gli Stati Uniti d'America a causa di fondi praticamente assenti e di stipendi da precari e contratti a termine poco dignitosi e dire che basterebbe poco per trattenere le migliori menti.

Ultimo caso è quello di due ricercatori italiani, il dottor Antonio Iavarone e la dottoressa Anna Lasorella che hanno apportato alla scienza medica e molecolare una delle scoperte già definite del secolo, una ricerca degna del Premio Nobel (che probabilmente arriverà ne siamo certi).

I due ricercatori italiani, infatti, "hanno identificato una nuova e sorprendente funzione per la proteina Huwe1, una molecola che si e' rivelata indispensabile per la corretta programmazione delle cellule staminali del cervello a formare neuroni durante lo sviluppo dell' embrione di topo. La nuova scoperta ha anche rivelato che la stessa proteina viene eliminata durante lo sviluppo dei tumori del cervello piu' maligni che colpiscono bambini e adulti. Durante la formazione del cervello nell'embrione, le cellule staminali che risiedono nel sistema nervoso si dividono ad una velocità molto alta prima di trasformarsi dando origine alle cellule nervose mature, i neuroni. Perché questo processo avvenga in maniera corretta, le proteine che mantengono le cellule nello stato staminale ed immaturo devono essere eliminate" così come scrive Mary Villano di PT Agency News.

"Per capire come una cellula nervosa possa diventare maligna - continua la Villano - i gruppi del Dott. Iavarone e della Dott.ssa Lasorella sono partiti dallo studio delle cellule staminali normali. In queste cellule, la proteina Huwe1 funziona normalmente in un complesso processo biologico che porta alla distruzione di altre proteine non più necessarie programmando cosi' la formazione di neuroni maturi dalle cellule staminali neurali e impedendo lo sviluppo di tumori nel cervello. La Dott.ssa Lasorella ha potuto dimostrare che nel topo, in assenza di Huwe1, le cellule staminali si moltiplicano in modo incontrollato per cui la formazione dei neuroni è compromessa e lo sviluppo del cervello procede in modo anomalo. Poiché sia le cellule staminali che le cellule tumorali condividono la capacità di crescere molto rapidamente, il Dott.  Iavarone ha ipotizzato che l' attività di Huwe1 possa essere deficitaria nelle cellule dei tumori del cervello nell' uomo. Per testare questa ipotesi il gruppo del Dott. Iavarone ha analizzato e confrontato i livelli di Huwe1 nel cervello normale e nei tumori cerebrali ed ha trovato che l'attività di Huwe1 è  molto più bassa nei tumori. La sofisticata analisi dei dati  che ha indicato che la attività di Huwe1 è carente nei tumori è stata possibile grazie ad un algoritmo computazionale generato dal Dott. Andrea Califano, il responsabile del Centro di Bioinformatica applicata allo studio dei tumori alla Columbia University di New York".

La dottoressa Lasorella ha così commentato la scoperta "La perdita di Huwe1 potrebbe essere una importante tappa nello sviluppo dei tumori cerebrali più maligni, i glioblastomi multiformi, ed una modalità mirata di terapia per questo tipo di tumori potrebbe derivare se riuscissimo ad aumentare la funzione di Huwe1 nelle cellule tumorali".

Conscio della grande scoperta anche il dottor Iavarone che dice "Il nostro studio è una conferma di quanto sia necessario capire a fondo la funzione normale di un gene per poterne decifrare il suo ruolo nei tumori umani. La manipolazione di Huwe1 nelle cellule staminali del cervello potrebbe consentire una corretta ri-programmazione di queste cellule e permettere la rigenerazione delle cellule neurali che vengono perse nel corso di malattie neurodegenerative. Inoltre, ci aspettiamo che riportando al normale l'attività di Huwe1 nelle cellule dei tumori cerebrali di pazienti in cui Huwe1 è assente potremo fermare la crescita del tumore".

Felicitazioni e complimenti arrivano da tutto il Mondo e da tutta l'Italia, Il vice presidente del Consiglio provinciale di Benevento Giuseppe Lamparelli ha espresso le sincere congratulazioni per le loro scoperte nel campo della lotta ai tumori al cervello al prof. Antonio Iavarone e alla prof.ssa Anna Lasorella. Lamparelli si è felicitato anche a nome dei consiglieri provinciali che nella passata consiliatura (2003/2008) avevano sostenuto il complesso progetto internazionale per borse di studio anticancro co-finanziato dal Ministero del lavoro e dalla Provincia di Benevento da svolgersi presso la Columbia University, Harvard University e la New York University con ricercatori scelti da una apposita Commissione. Il vice presidente ha voluto ricordare quella positiva esperienza, avviatasi nel 2005, che si segnala per il suo alto grado di innovazione anche dal punto di vista amministrativo perché mette insieme le energie di un ente locale e di un Ministero per un progetto che si svolge negli Stati Uniti. Lamparelli, nell'auspicare che si sviluppino ulteriori iniziative nel campo della ricerca scientifica, ha infine manifestato il desiderio di poter ospitare in un prossimo futuro alla Rocac dei Rettori, nella Sala del Consiglio provinciale di Benevento, i professori Iavarone e Lasorella per il doveroso omaggio del massimo consesso democratico sannita.

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