31 de octubre de 2007

PRIMO CONGRESSO INTERNAZIONALE DEI GIOVANI ABRUZZESI A MAR DE PLATA (ARGENTINA) DAL 2 AL 4 NOVEMBRE .




Si svolgerà all’Hotel Riviera di Mar del Plata (Argentina), dal 2 al 4 novembre prossimi, il primo Congresso internazionale dei Giovani abruzzesi nel mondo, organizzato dal Cram Regione Abruzzo e dalla Fedamo, la Federazione delle associazioni abruzzesi del Paese sudamericano a più alta percentuale (50%) di italiani emigrati o discendenti.
Sono una trentina i giovani delegati al Congresso, provenienti da tutti i paesi del mondo dove ci sono Associazioni di abruzzesi iscritte all’Albo regionale: Algeria, Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Sudafrica, Stati Uniti, Svizzera, Uruguay e Venezuela. A questi si aggiunge il Paraguay, paese dove è costituente l’associazione di nostro corregionali, rappresentato dal giovane medico Jesus De Palacios Fantilli.
Fra i giovani delegati anche quelli che compongono il Cram (Consiglio regionale degli abruzzesi nel mondo): gli organizzatori Fabio Marraffini (Argentina) e Nadia Mecoli (Australia) e i colleghi Angela Di Benedetto (Canada), Marco Cesare D´Aristotile (Stati Uniti), Marcello D´Emilio (Svizzera) e Ana Maria Michelangelo (Venezuela), vicepresidente del Cram.
La giornata di apertura si aprirà con i saluti di Donato Di Matteo, presidente del Cram, Giuseppe Tagliente, consigliere regionale e componente il Cram, e delle altre autorità presenti al Congresso: l’onorevole Giuseppe Angeli, deputato italo-argentino, di origini abruzzesi, eletto nella Circoscrizione Sudamerica, il console Sefano Panicaldo, i consiglieri comunali di Mar del Plata Cristina Coria e Fernando Rizzi e il presidente del locale Comites, Raffaele Vitello.
Gli obiettivi che i Giovani abruzzesi si pongono con questo Congresso - voluto da Di Matteo, che sin dal primo momento della sua presidenza punta sui giovani affinché le politiche della Regione Abruzzo verso le nostre comunità all’estero abbiano futuro – sono, leggendo l’ordine del giorno dei lavori, quello di “formare i leader in grado di creare e mantenere una vitale comunità abruzzese nel mondo; sviluppare una maggiore coscienza di ciò che significa essere un abruzzese di seconda o terza generazione in un contesto di globalizzazione e differenze socio-economiche; sviluppare solidarietà tra giovani abruzzesi - e soprattutto “promuovere l’uso dell’italiano”, lingua che molti giovani discendenti parlano poco o niente e che, invece, è fondamentale, spiega il Presidente del Cram "per mantenere vivo il legame dei figli e nipoti dei nostri emigrati con le loro radici". Alle 15 della prima giornata di lavori, infatti, ci sarà il dibattito “Che significa essere un abruzzese di seconda o terza generazione in un contesto di globalizzazione e differenze socio-economiche?”.
Il prossimo Congresso dei giovani abruzzesi si terrà l’anno prossimo in Canada.
Di Matteo e Tagliente, da oggi fino al 1° novembre, faranno tappa anche a Rosario, su invito dell’onorevole Angeli, per una visita alla nutrita comunità di abruzzesi della città argentina e incontri con il locale Comites e Consolato generale e visita alla Scuola bi-culturale “Edmondo De Amicis” presieduta da Angeli.
Vi anticipiamo il discorso di saluto che Di Matteo farà al Congresso di Mar del Plata:
Cari Giovani Abruzzesi del Mondo,
sono particolarmente felice e orgoglioso che, grazie alla Vostra collaborazione e partecipazione, il Cram Abruzzo sia riuscito a organizzare a Mar del Plata (Argentina) il primo Congresso mondiale di Voi Giovani Abruzzesi nel mondo.
Da questa importante riunione dovranno uscire le proposte per far capire a noi Regione Abruzzo e alle Vostre Associazioni di appartenenza di cosa avete bisogno per continuare a sentirVi orgogliosamente anche abruzzesi.
Io credo che l’elemento primario per mantenere questo legame con la terra d’origine dei Vostri padri o nonni sia il parlare e scrivere bene la lingua italiana e so bene che in tutti Voi ci sia questo desiderio su cui la Regione e lo Stato italiano stanno facendo molto, ora che, grazie al voto di Voi Italiani all’estero, i Parlamentari che Vi rappresentano si stanno impegnando molto sul terreno culturale. Così come il Cram Abruzzo ha nel proprio bilancio finanziario fondi a Vostra disposizione per aiutarVi negli studi universitari in Italia, nella frequentazione di Master post-laurea e stage presso aziende abruzzesi ma anche, su proposta delle Associazioni a cui appartenete, realizzare dove vivete o in Abruzzo corsi di lingua e cultura italiana.
Qualche Associazione o qualche Istituto di Cultura italiana, come quello di Toronto diretto da Alberto Di Giovanni, abruzzese di Roccamorice (Pescara), già da alcuni anni organizza viaggi culturali in Abruzzo per far studiare centinaia di giovani di origine italiana. Mi auguro che, dal Vostro Congresso, tornerete a casa carichi dell’entusiasmo necessario per far giungere al Cram quella progettualità culturale di cui molte Associazioni sono ancora carenti.
Voi che rappresentate i giovani abruzzesi nel mondo siete certamente più motivati ma quanti giovani sono iscritti e frequentano le nostre Associazioni? Dalle varie missioni che ho sin qui fatto mi sembrano pochi. Un impegno che Vi chiedo quando tornerete a casa è quello di cominciare a fare un approfondito censimento dei giovani di origine abruzzese residenti nei Vostri paesi: cercateli con ogni mezzo e coinvolgeteli nell’attività associativa, anche indirettamente, facendo capire loro che la Regione Abruzzo è vicina. Anche noi stiamo lavorando per censire gli abruzzesi in tutto il mondo, in collaborazione con i Comuni e i Consolati, anche nei nuovi paesi di emigrazione, dove ci sono perlopiù giovani professionisti, manager, imprenditori che sono emigrati per scelta ma anche giovani ricercatori scientifici che, invece, sono emigrati per necessità. Da parte nostra Vi segnaleremo tutti gli under 35-40 che scopriremo ma anche Voi Vi dovrete dare da fare molto in questo senso, altrimenti, prima o poi, le Associazioni di abruzzesi nel mondo sono destinate a scomparire, se non ci sarà un adeguato ricambio generazionale.
Dopo la cultura e la formazione universitaria e professionale, il tema del lavoro è particolarmente sentito fra Voi, soprattutto in quei paesi dell’America Latina che stanno passando una dura crisi economica.

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