24 de junio de 2008

Dopo il dibattito sull’associazionismo si discute della Conferenza Mondiale dei Giovani Italiani all’Estero

L’incontro con il Presidente della Camera Gianfranco Fini

ROMA – Apportati gli ultimi ritocchi il documento sull’associazionismo, discusso ieri dal Comitato di Presidenza del Cgie, passa ora all’esame delle Commissioni continentali. Arriverà poi alla plenaria del Consiglio Generale di novembre, dove l’elaborato, redatto dal gruppo ad hoc, verrà posto all’ordine del giorno dell’assemblea. Il documento, che analizza la realtà e i valori dell’associazionismo italiano all’estero, si sofferma in primo luogo sui cambiamenti avvenuti nelle nostre comunità, rispetto alla mutata realtà mondiale.  Viene sottolineata l’esigenza di un associazionismo che favorisca nella propria autonomia la partecipazione alla vita democratica dei nostri connazionali. Si ribadisce la necessità di garantire la pluralità, fatta di diverse voci e modi di pensare, dell’associazionismo all’estero. Fra le richieste avanzate nel documento anche quella di una riforma della legge 383 che estenda  la copertura prevista anche alle associazioni italiane di promozione sociale all’estero.

Nel corso della giornata il Comitato di Presidenza, oltre a discutere della Conferenza mondiale dei Giovani Italiani all’Estero, che dovrebbe svolgersi a dicembre di quest’anno, ha incontrato a Montecitorio il Presidente della Camera Gianfranco Fini. Il faccia a faccia si è svolto con la partecipazione del Sottosegretario agli Affari Esteri Alfredo Mantica. Fra gli argomenti illustrati alla terza carica dello Stato dal CdP, la riduzione delle risorse pubbliche destinate agli italiani all’estero, il rilancio dell’associazionismo e la riforma della 383, la realizzazione della Conferenza mondiale dei Giovani e la necessità di rimodulare il ruolo del nuovo Cgie rispetto agli esiti delle riforme costituzionali che verranno discusse dal Parlamento italiano a partire da settembre. Solo in presenza di un cammino ben definito delle riforme istituzionali potrà infatti essere avviata la riforma della legge istitutiva del Consiglio Generale degli Italiani all’estero.

L’esigenza di una nuovo assetto del Cgie nell’ambito della riforma dell’attuale bicameralismo perfetto è stata sottolineata dal Presidente Fini che ha anche ricordato l’importanza della rete degli italiani all’estero per la promozione economica e culturale del nostro paese in ambito internazionale. (Inform)

 

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