14 de enero de 2008

Intervista al consigliere Ugo Martino del Comitato di Presidenza del Cgie
Bilancio positivo per il miglioramento dei servizi consolari nel corso del 2007 e per l’assistenza sanitaria ai connazionali in Venezuela. Restano ancora da risolvere le difficoltà per i più indigenti e lo stimolo alla partecipazione giovanile


CARACAS - Ugo Di Martino, componente del Comitato di Presidenza del CGIE per l’America latina, residente a Caracas, in Venezuela, è stato intervistato da Piero Armenti de “La Voce d’Italia”, per un bilancio dell’impegno rivolto ai connazionali all’estero e un profilo delle problematiche che ancora riguardano la collettività.
Il bilancio tracciato da Di Martino è in larga parte positivo, specie se si considera l’assistenza sanitaria per gli italiani residenti in Venezuela e il miglioramento dei servizi consolari erogati agli stessi.
“Abbiamo lavorato in un periodo un po’confuso – spiega il consigliere. “C’è stato il voto degli italiani all’estero, poi la discussione se il Cgie serva o non serva. Io sono convinto che sia utile. Bisogna rinnovarlo certo, ma è un’istituzione valida, fa da raccordo con le altre istituzioni italiane”.
Più utile ancora sembrerebbe il ruolo del CGIE dopo l’elezione dei rappresentanti delle collettività residenti all’estero al Parlamento italiano, secondo Di Martino. “Il compito del Cgie – egli afferma - si rafforza di più. Il parlamentare sta più a Roma che nel proprio collegio. I membri del Cgie o del Comites vivono invece giorno per giorno la realtà del paese e possono essere per questi un’utile fonte d’informazione”.
Per quanto riguarda il funzionamento della sede diplomatico-consolare in Venezuela, il consigliere registra con soddisfazione l’ottenimento dei passaporti in tempo reale. “E’ una vittoria. - dice Di Martino. “Siamo il migliore consolato al mondo, non abbiamo file. Il merito non è di una sola persona, ma di tutta la macchina che adesso funziona”. Egli contesta inoltre le critiche riguardo alla possibile leggerezza nel disbrigo delle pratiche. “Il passaporto – puntualizza Di Martino – viene dato a colui che ne ha diritto, non capisco di che leggerezza possa parlarsi”.
Anche in materia di assistenza sanitaria le tutele a favore dei connazionali si avviano su un percorso di netto miglioramento, dopo le procedure di appalto finalizzate al riconoscimento di un soggetto assicuratore in materia sanitaria. “L’appalto – afferma Di Martino - è stato condotto bene ed è stato portato a conoscenza di tutti. La scelta è buona anche perché l’impresa assicuratrice Rescarven ha assicurato senza limiti d’età. Le persone che hanno bisogno vengono immediatamente segnalate, poi la parte amministrativa è riservata al funzionario dell’ufficio assistenza del Consolato”.
Nonostante i successi dell’ultimo anno, però, le problematiche che riguardano la collettività italiana in Venezuela restano numerose. L’impegno, dunque, non si ferma e lo sguardo del Consigliere è rivolto già al futuro. “Io credo che prima di tutto bisogna pensare ai connazionali più bisognosi – aggiunge Di Martino - e sono d’accordo sull’assegno sociale per i cittadini che hanno superato i limiti d’età e si trovano in difficoltà. Bisogna poi rafforzare i rapporti con i giovani, con le nuove generazioni, e puntare sulla lingua italiana”.
Viene sottolineata, infine, l’importanza dell’attività del CGIE rivolta, negli ultimi mesi, ad un sempre maggiore coinvolgimento delle giovani generazioni sui temi della partecipazione politica e del mantenimento dei legami con la terra di origine. Per il Venezuela cinque sono stati i giovani rappresentanti, tre dei quali eletti dai Comites in base ad un criterio di partecipazione alla vita dell’associazionismo e altri scelti dai Consiglieri del CGIE.
Ancora all’universo giovanile sarà rivolta l’attività del CGIE nel 2008. “Lavoriamo per rilanciare l’associazionismo. Parliamo d’associazionismo in generale – ha detto Di Martino - e vogliamo trascinare i giovani in questo mondo”.
La stessa assegnazione dei fondi stanziati dal Ministero del Lavoro per i corsi di formazione resta un impegno per i prossimi mesi, dal momento che il Comites, informa Di Martino, non ha ancora dato parere riguardo ad un loro possibile utilizzo.
Il Consigliere infine, non esclude una sua possibile candidatura per le prossime elezioni come rappresentante in Parlamento degli italiani all’estero.

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