RIUNITA A CARACAS LA COMMISSIONE GIOVANI DEL VENEZUELA: IL DOCUMENTO FINALE IN VISTA DELLA CONFERENZA MONDIALE CARACAS\ - La Commissione Giovani del Venezuela si è riunita il 5 gennaio scorso, presso la sede dell’Ambasciata d’Italia a Caracas, in vista della Conferenza Mondiale che si terrà entro il 2008. Dall’incontro, al quale hanno partecipato non solo i rappresentanti dei giovani italo-venezuelani ma anche quelli el Cgie, è scaturito un documento finale, il cui testo riportiamo di seguito integralmente."Sabato 5 gennaio 2008, presso la sede dell’Ambasciata d’Italia in Caracas, si è tenuto l’incontro tra i rappresentanti del Cgie e quelli dei giovani italo-venezuelani che hanno già partecipato alle varie conferenze della gioventù promosse dal Cgie. Erano presenti: il consigliere membro del consiglio di presidenza del Cgie, Ugo Di Martino, i consiglieri Nello Collevecchio e Michele Coletta ed il ministro consigliere Pietro Porcarelli per il Mae (Segretario esecutivo), l’incaricato d’Ambasciata, Alberto Pieri, e la Console Reggente, Mirta Gentile, i presidenti dei tre Comites del Venezuela, Michele Buscemi per Caracas, Giovanni Margiotta per Maracaibo e Alberto Villani per Puerto Ordaz, oltre alle signore Rosa Ruggiero, Rosita Belgiovane e Anna Maria Fiore del Comites di Caracas.I giovani rappresentanti: Giovanni Margiotta rappresentante dei giovani del venezuela nella plenaria di Roma nel Dicembre 2006 e alla continentale di Guayaquil oltre che rappresentante giovanile del comites di Maracaibo, Giovanni Lombardo, che ha partecipato all’ultima plenaria del Cgie, Giulio Vita (Comites di Caracas), e Rosalia Bandini (Comites di Puerto Ordaz).I giovani invitati: Daniela De Santis, Gianni Tommasi, Liliana Cortazzo, Salvatore Giordano, Carolina Pucillo, Silvana Siniscalchi e Maria Elena Storione.Per la stampa Mauro Bafile de "La voce d’Italia". Una partecipazione speciale è stata quella dell’On. Marisa Bafile Dopo un breve saluto di benvenuto dell’incaricato d’affari d’Ambasciata, dott. Pieri, ha preso la parola il consigliere Porcarelli, il quale, dopo aver accennato ai finanziamenti previsti nella finanziaria per la Conferenza Mondiale dei giovani che si terrà nel corso del 2008, ha sottolineato l’importanza del contributo che essi possono dare e ricevere da queste riunioni. Il discorso, ha proseguito, non va fatto in un’unica direzione ma in entrambi i sensi: le informazioni che questi ragazzi di discendenza italiana possono fornire sui Paesi di provenienza possono essere utili a chi, ad esempio, volesse costituire un’impresa all’estero. L’invito che ha loro rivolto è stato quello di esporre liberamente le proprie idee e compilare nuove proposte.Ha fatto seguito l’intervento del consigliere Di Martino, che ha riassunto brevemente l’operato del Cgie in relazione alle varie conferenze cui hanno partecipato i giovani (Giovanni Lombardo e Giovanni Margiotta per il Venezuela). L’idea è che questi giovani, segnalati dai rappresentanti del Cgie e dai Comites per il loro bagaglio culturale ed il loro coinvolgimento nella comunità italiana, contribuiscano attivamente al rinnovamento delle associazioni ed istituzioni, con nuove idee e nuovi argomenti. A tal fine si è deciso di fare previamente delle riunioni per ogni singolo Paese, vista anche la diversità delle tematiche, e far poi convogliare i singoli lavori nella Conferenza mondiale, che sarà dunque momento di scambio e di condivisione delle proprie esperienze con ragazzi appartenenti a realtà diverse. È quindi necessario che, attraverso i canali del Cgie, si apra un dialogo con il Parlamento italiano in modo che nella finanziaria sia approvato un preventivo di spesa da destinare all’organizzazione della Conferenza e alle eventuali spese sostenute dai giovani che vi parteciperanno. Senza dubbio, ha concluso Di Martino, i giovani italo-venezuelani potranno fornire un notevole contributo conoscitivo ed informativo alla Conferenza. A differenza di tanti loro omologhi in altri Paesi, essi hanno potuto studiare ed alcuni hanno persino avuto l’opportunità di approfondire le proprie conoscenze all’estero attraverso stage e master.Tale concetto è stato ripreso dall’on. Bafile. Se è vero che i giovani venezuelani dimostrano un livello di preparazione abbastanza elevato, è altresì necessario che i rapporti con l’Italia subiscano un rinnovamento e che si dia un nuovo vigore ai nostri centri sociali che oggi si stanno svuotando di italiani. È necessario che questi giovani impongano la loro presenza, siano più partecipi e apportino una nuova vitalità, in modo da mantenere sempre viva la nostra identità. Le stesse regioni, che alla luce della recente legislazione hanno oggi una maggiore importanza e che dovrebbero funzionare come canali di scambio conoscitivo con gli italiani all’estero, non sembrano dare un’informazione dettagliata. Sta dunque alle nuove generazioni utilizzare al meglio i canali diplomatici, onde poter attingere ma anche fornire le proprie conoscenze.Dopo i saluti della Console, è stata la volta del consigliere del Cgie, Michele Coletta, il quale ha lamentato lo scarso interesse del governo italiano verso la ricerca, in pregiudizio dei nostri giovani pià preparati, una vera risorsa, costretti spesso ad emigrare. È quindi giunto il saluto del consigliere del Cgie, Michele Collevecchio, che ha accennato brevemente al lavoro della settima commissione ed ha ringraziato il vice ministro Danieli per il suo interessamento. Infine sono intervenuti i presidenti dei Comites, che hanno espressamente ringraziato il Cgie per aver facilitato questo dialogo coi giovani italiani all’estero ed aver dunque permesso di far sentire la loro voce.Infine si è data la parola ai ragazzi, per presentarsi e raccontare le loro esperienze in seno alle comunitá ed associazioni che frequentano.Dai loro discorsi, soprattutto da quello di Giovanni Lombardo, è scaturito come sia essenziale, ai fini di una maggiore partecipazione e coinvolgimento alle varie attività in seno alla nostra comunitá, la conoscenza della lingua italiana, strumento primario per mantenere viva la nostra identità e punto di unione tra i giovani dei vari Paesi riuniti nella Conferenza mondiale. Si è proposto di cercare possibili soluzioni alla scarsa diffusione, oggi in Venezuela, della lingua e cultura italiana e di trovare dei modi per richiamare sempre più giovani, per favorire gli interscambi culturali e interpersonali.A sua volta, Giulio Vita ha proposto di far venire dall’Italia dei giovani insegnanti per brevi periodi, nonché di stimolare ed approfondire eventi culturali.Giovanni Margiotta, che ha partecipato anche all’assemblea plenaria di Roma nel 2006 e la continentale di Guayaquil, dopo aver esposto il programma di un´possibile associazione giovanile del Venezuela, ha fatto riferimento ad internet, strumento di comunicazione oggi molto diffuso tra i giovani. Dopo aver esposto i problemi legati alla disinformazione e alla poca connessione, ha quindi parlato del sito web da lui creato (http://www.giovanivenezuela.com/), in italiano, cui tutti possono accedere per dare e ricevere informazioni, lamentando al contempo il mancato funzionamento del blog riservato ai giovani nel sito del Cgie (http://www.cgie.it/). A questo punto c’è stata la domanda, forse un po’ provocatoria ma senza dubbio stimolante, del consigliere Porcarelli: questi giovani sentono veramente l’italianità? Sentono di appartenere a questa cultura?Ha dapprima risposto il consigliere Di Martino, ribadendo che, per risvegliare questa nostra identità, occorre rilanciare un nuovo associazionismo, attraverso il contributo giovanile di nuove idee e nuovi spunti, che diano nuovo vigore. Ma gli stimoli devono provenire dagli stessi giovani, che devono trovare i mezzi e le forme di comunicare. Il Cgie può solo prendere atto delle richieste e proposte avanzate e presentarle in Parlamento. A questo proposito un ringraziamento va anche ai parlamentari eletti all’estero. Del resto, ha aggiunto l’on. Bafile, non è che l’Italia abbia fatto molto in questa direzione; un grazie, dunque, al ministro Danieli ed al lavoro del Cgie. In conclusione, vero è che gli italiani del Venezuela non si sono mai sentiti "stranieri" in questo Paese, ma oggi occorre che le nuove generazioni costruiscano una nuova realtà per adattarla al cambiamento dei tempi.Alla fine, tutti i giovani presenti alla riunione hanno preso l’impegno di operare nel senso di rafforzare i rapporti interpersonali, in modo da rendere partecipi i loro coetanei delle attività già svolte e di quelle future.Nel pomeriggio, dopo aver pranzato insieme, i ragazzi sono tornati in Ambasciata per confrontarsi e stilare un documento di proposte da far pervenire al Cgie attraverso il consigliere Di Martino".
Hola, buenos días.
ResponderBorrarHe estado tratando de ubicar a la Sra. Rosa Ruggiero, por casualidad sabes cómo puedo ubicarla? Gracias
Franca Messina