12 de agosto de 2008

MUSICA: ALEJANDRO SANZ VS. JOVANOTTI

LA CANZONE PIÚ CANTATA DAGLI ITALIANI "A TE " DI JOVANOTTI É UN PLAGIO?

La faccenda è un po' imbarazzante per tutti. E, primo fra tutti, per Jovanotti, la cui canzone più amata e cantata degli ultimi mesi - la dolcissima «A te» - viene apertamente accusata di plagio sul sito del quotidiano spagnolo El Mundo: il quale rilancia l'evidente assonanza del brano jovanottesco con «A la primera persona» di Alejandro Sanz, cantante spagnolo strappacuore e peraltro assai lontano dalle frequentazioni e dal mood musicale dell'artista italiano; un giovanottone bruno noto pure in Latinoamerica ma non in Italia, dove nel genere vantiamo già molti esemplari. E' simile, in qualche modo, pure l'impianto del testo, una dedica appassionata: «..A la primera persona que me ayude a sentir otra vez/Pienso entregarle mi vida, pienso entregarle mi fe..», canta Sanz, mentre Lorenzo fa «A te che sei l'unica al mondo/L'unica ragione per arrivare fino in fondo..».

Certo la delicatezza espressiva del Jova è di tutt'altra pasta, se confrontata al testo un po' da neomelodico di Sanz, però è solo un fatto di eleganza. Il problema, in alcune parti delle due canzoni, resta. E Quico Alsedo, denunciando il tutto in un post sul suo blog sul Mundo, «Sexo, Drogas Y Rock&Blog», mette sotto accusa la discografia, che fabbrica canzoni in serie per i tonti, che saremmo poi noi consumatori. Certo la storia dei plagi è ormai lunga quanto il mondo: un maestro al di sopra dei sospetti come Ennio Morricone, ha ripetuto più volte che le combinazioni armoniche e melodiche tra le sette note vengono ormai considerate esaurite, ed è dunque quasi fatale che si ripetano successioni musicali identiche in brani diversi, senza che nessuno possa rivendicarne dall'origine la paternità: il che dovrebbe provocare un imbarazzo generale nel mondo della musica, che invece va avanti senza fare un plissé.
Cosa sarà successo, dunque? Difficile pensare che Jovanotti, persona sincera talvolta fino al masochismo, si sia all'improvviso bevuto il cervello, e non abbia nemmeno deciso di citare il "sample" di Sanz se davvero lo aveva ascoltato, mentre scriveva i crediti per la copertina di «Safari», cd uscito quest'anno e di tanto grande successo che gli echi sono arrivati - con esiti poco gradevoli, come s'è visto - fino in Spagna.

Lorenzo, strappato a una breve vacanza dall'antipatica accusa, si è fatto vivo ieri: «Mi avevano segnalato da tempo questa canzone di Sanz, dicendo che assomiglia alla mia "A te": una canzone che ho scritto di getto, come succede spesso alle canzoni che poi arrivano al cuore della gente». Ammette di aver seguito «un'armonia presente in tante canzoni (è un giro armonico che dicono abbia inventato Bach)». Si inquieta: «Mi dispiace che qualcuno possa pensare che l'ispirazione melodica non sia genuina, perché per me la nascita di questa canzone è stato un vero e proprio momento magico per il quale non finisco mai di provare un senso di gratitudine». Esclude: «Quando sono andato a sentire la canzone di Sanz, mi è sembrata proprio un'altra storia».

Il pezzo di Sanz è del 2006, quello di Jovanotti è uscito quest'anno. Ma se andiamo un po' indietro nel repertorio di Lorenzo, al 1999, troviamo nel disco «Capo Horn» un pezzo dedicato alla figlia Teresa che si intitola «Per te»: e in quelle altre tenere righe, e perfino nella musica, si coglie una eco ormai lontana che ora potrebbe rivelare un buon punto di partenza sia per l'ispirazione di Lorenzo che per quella di Sanz. Con buona pace della musica popolare, che si può ormai riparare sotto la formula chimica di Antoine Lavoisier: nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma.

LA STAMPA

2 comentarios:

  1. Per tutti i venezuelani che vivono in Italia cìè anche un sitio para ellos
    www.familiafutura.blogspot.com

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  2. alejandro sanz es mejor ke esa gasniarria

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