7 de octubre de 2008

In Argentina è nata l'Associazione dei Giovani Piemontesi

Graziano Lardone, presidente: "Per i ragazzi è importante creare un vincolo diretto con la Regione Piemonte, in quanto fabbrica di tecnologie, formazione professionale e design nel mondo"

San Francisco (Còrdoba) - E' nata la prima associazione di giovani piemontesi del mondo, un'iniziativa tutta argentina. Proprio dal paese in cui si concentra la maggioranza dei cittadini provenienti dalla Regione italiana emigrati sin dalla fine degli anni Venti, una comunità da sempre socialmente molto attiva e indissolubilmente legata alle tradizioni 'torinesi', arriva la spinta innovativa necessaria ad aprire un ulteriore canale privilegiato tra Argentina e Italia. "Ci stavamo lavorando da anni", dice a NewsITALIAPRESS Graziano Lardone, coordinatore dei progetti FAPA e presidente della associazione. La costituzione della Associazione Giovani Piemontesi in Argentina A.GI.P.A. è avvenuta sabato pomeriggio a San Francisco (Còrdoba), città di riferimento per le attività dei soci, e nasce prima di tutto dall'esigenza di costruire qualcosa di nuovo e creativo, indirizzato alla popolazione più giovane, oltre che ridare nuova linfa al sistema delle associazioni piemontesi del paese. E' un dato di fatto che le organizzazioni già esistenti vivono (e prosperano) ormai da parecchi anni e oltre a rendersi necessario un ricambio generazionale sembra utile cercare di garantire continuità a questo tipo di aggregazioni. Ma l'associazione vuole arrivare ancora più lontano, grazie alla spinta propositiva e l'effervescenza dei ragazzi: "Vogliamo costituire un'associazione di giovani per i giovani", sintetizza Lardone.

Una nuova concezione nel modo di intendere e costituire le iniziative che le associazioni piemontesi propongono. Seppur sia utile ricordare le tradizioni con sagre, feste e cori (una delle attività più diffuse tra le associazioni), si rende necessario un cambio di passo per riuscire "a sedurre tutta la popolazione giovanile". argentinaban.jpgE i ragazzi, tra i 21 e i 35 anni, questa l'età degli aderenti, non sono certo sedotti dalla "bagnacauda o dalla piemontesina", sicuramente una parte del loro retaggio culturale che ricorderanno tra un ventennio, ma che mal si adatta con le ambizioni e le opportunità dei ragazzi argentini. "In questo momento i giovani, come tutti, vengono attratti dalle loro necessità", afferma Lardone, e dopo diverse riunioni si è giunti alla conclusione che per i ragazzi è "importante creare un vincolo diretto con la Regione Piemonte, in quanto fabbrica di tecnologie, di formazione professionale e design nel mondo". Per questo motivo "i ragazzi vogliono fare dei corsi di formazione e attivare degli interscambi sia dal punto di vista professionale che turistico". E ambiscono a conoscere direttamente l'Italia e il Piemonte così come i loro coetanei italiani "vogliono venire a vedere l'Argentina", osserva il presidente. Ed è proprio questo lo spirito che muove l'organizzazione: "Formarsi e creare un intenso intercambio culturale e turistico tra l'Italia e l'Argentina".

Il 4 di ottobre è stata "una data storica", dice Lardone, un passaggio "importante e doveroso", e anche un modo per continuare la tradizione delle associazioni che promuovono la 'piemontesità' in Argentina, costituite ormai parecchi anni fa. Le prospettive sono sin da subito incoraggianti e il bacino d'utenza promette ottimi risultati. Infatti, potenzialmente esistono almeno 300 soci, cioè "tutti quelli che hanno avuto la borsa di studio dalla Regione Piemonte" e a questi si aggiungono i ragazzi che hanno partecipato ai corsi organizzati dalla Regione e circa 500 giovani che possono essere interessati ai progetti d'interscambio. Ad oggi la neonata associazione conta sul Consiglio direttivo provvisorio per la fondazione composto dalla vicepresidente Maria Florencia Platino, la segretaria, Maria Virginia Ozcariz, il tesoriere Marcos Antonio Bertola, i consiglieri Maria Elisa Maggi, Analia Guadalupe Adorni, Miguel Angel Durando e i revisori dei conti Carlos Nicolas Bertello e Jesica Mainardi ma presto si uniranno molti altri ragazzi da tutto il paese.

E' già stato stilato il "programma di massima" sul quale l'associazione comincerà a lavorare da subito attraverso gruppi di lavoro composti dai ragazzi che hanno già aderito. Secondo lo Statuto la sede principale dell'organismo è a San Francisco ma l'intenzione è quella di estendere la rete associativa a macchia d'olio in tutta l'Argentina in modo che ogni ragazzo possa essere protagonista, in prima persona, della vita della A.GI.P.A come delegato nella propria città. Al fine di creare diversi punti di contatto su tutto il territorio nazionale.

Alberto Brambilla-NewsITALIAPRESS

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