20 de octubre de 2008

Punta sui giovani il Consiglio regionale degli Abruzzesi nel mondo

 

MONTESILVANO (Pescara) - Puntano sempre di più sui giovani - che rappresentano il futuro dell’associazionismo - le linee d’indirizzo del documento finale approvato dal Consiglio regionale degli Abruzzesi nel mondo (Cram), i cui lavori si sono tenuti al Grand Hotel Montesilvano. Incentivare gli cambi giovanili e lanciare un concorso nelle scuole all’estero e in Abruzzo sul tema “Emigrazione e abruzzesità”, ma anche realizzare in regione il primo “ostello della gioventù abruzzese nel mondo”, luogo di ospitalità “istituzionale” per giovani discendenti che, per esempio, non hanno più punti di riferimenti familiari, magari recuperando edifici in disuso. Elevare la presenza giovanile nello stesso Cram, che per volontà del suo primo presidente, l´uscente Donato Di Matteo, prevede già almeno un under 40 nelle rappresentanze dei Paesi che esprimono tre consiglieri.

I giovani, che a Montesilvano hanno dato lettura degli atti del loro secondo Congresso mondiale di Montreal (Canada), hanno pure chiesto e ottenuto di organizzare il terzo appuntamento del 2009 in Abruzzo, durante i Giochi del Mediterraneo e, magari, alla vigilia del Cram 2009, quello che verrà fuori dal futuro Governo della Regione Abruzzo. Aumentare, infine, la progettualità dei corsi di formazione professionale che sono previsti per i residenti all’estero sia dal Ministero del Lavoro che dalla stessa Regione, ma anche attivare riforme legislative per il riconoscimento diretto, senza ostacoli burocratici, i titoli di studio conseguiti all’estero per chi volesse decidere di trasferirsi temporaneamente o definitivamente in Italia.

I consiglieri Cram chiedono altresì che si facilitino, nei rapporti bilaterali fra Italia e paesi esteri a forte presenza italiana, le procedure per favorire l’invio di insegnanti di lingua italiana.

Per tutti gli Italiani nel mondo, il Cram ha chiesto a Regione e Governo nazionale di riformare alcune norme ritenute ingiuste per favorire la cumulabilità e la non doppia tassazione fra i trattamenti pensionistici italiani ed esteri, ma anche prevedere sostegni economici più adeguati, per chi, in età avanzata, è costretto a rientrare in Italia per motivi economici e di salute. l Cram Abruzzo chiede a Roma di estendere anche agli emigrati l’esenzione Ici sulla prima casa, riforma che ha suscitato forti polemiche fra i connazionali all’estero proprietari di case in Italia.Per quanto riguarda le Associazioni all’estero, dall’Abruzzo è partita la richiesta di estendere alle organizzazioni di concittadini fuori confine i benefici previsti dalla legge 383/2000, che disciplina e sostiene economicamente e fiscalmente le associazioni di promozione sociale. Controlli più frequenti verso i sodalizi iscritti all’Albo regionale che per rimanere riconosciuti devono avere presidenti abruzzesi (secondo la legge regionale 47/2004 che regolamenta l’emigrazione della Regione Abruzzo) e possono avere anche 40 e non più 50 soci minimi abruzzesi, considerando che in alcune nazioni, come gli Stati Uniti, al numero di soci cancellati per decesso o altro non corrispondono altrettanti ingressi, soprattutto di giovani.

Il Cram ha chiesto altresì che, nella prossima legislatura si possa tenere ciclicamente una conferenza in Abruzzo di tutti i presidenti delle associazioni riconosciute, per dare voce e riconoscimento non solo ai consiglieri Cram ma a tutti i protagonisti attivi dell’emigrazione. (Abruzzesi nel Mondo/Inform)

 

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