29 de octubre de 2008

CONFERENZA MONDIALE DEI GIOVANI: MARGIOTTA COSÍ CI PREPARIAMO

 

Jhonny Margiotta, faremo capire all’Italia l’importanza della comunità all’estero

P3290022_JPGCARACAS- All’indomani dei tagli sui finanziamenti per la comunità italiana all’estero, sono molte le polemiche circa gli effetti di tale iniziativa. Alla vigilia della II conferenza mondiale dei giovani italiani nel mondo, che si terrà dal 10 al 12 di dicembre, abbiamo incontrato Giovanni Margiotta, conosciuto come Jhonny, giovane italo venezolano che ha risvegliato la comunità giovanile.

Capo gruppo dei 14 giovani che prenderanno parte alla Conferenza, ideatore ed organizzatore del gruppo giovani Venezuela, membro della commissione giovani della federazione abruzzesi, membro della giunta direttiva del Coasit: sono solo alcuni degli incarichi ricoperti da Jhonny

- L’anno scorso, quando si trattò di inviare un giovane italo venezolano alla conferenza del Cgie, la scelta è ricaduta su Giovanni Lombardo. Ci furono diverse polemiche, perché la sua nomina uscì dal nulla. Come sono state impostate le selezioni per quest’anno?

“Sulle polemiche se ci sono state non entro in merito. Quello che posso dire è che Giovanni Lombardo ha fatto un buon lavoro a Roma. Inoltre quest’anno le selezioni sono state accurate e trasparenti. Per valutare i possibili candidati, si è tenuta una riunione all’Intercomites. I presidenti dei comites di Caracas, Maracaibo ed Oriente hanno fatto gioco di squadra impegnandosi seriamente. Qualche giorno prima mi hanno contattato per fargli pervenire i curriculum di tutti i ragazzi che avevano preso parte agli “Incontri Paese”. Ho consegnato il tutto al Dottor Siervo Cono presidente del intercomites ed a Michele Coletta, Cgie di maracaibo. Altrettanto ho fatto con il signor Buscemi, presidente del Comites, aspettando l’arrivo del dottor Di Martino impegnato a Parigi con il Cgie. Tra i candidati ci sono ragazzi provenienti da tutto il Venezuela: giovani di Punto Fijo, Maracay, Barquisimeto e Merida, per esempio.

-Il tuo è stato dunque un lavoro di consulenza.

“ Si sono molto contento che rappresentanti di Istituzioni italiane in Venezuela, cosí importanti, mi abbiano fatto parte di questo processo. Per me é un gran riconoscimento al mio umile lavoro svolto con i giovani del Venezuela in questi due anni. Ed è la soddisfazione di contribuire a rendere questo processo, quello della selezione dei giovani, piú democratico e trasparente.

- Quindi i 14 giovani che formeranno la delegazione del Venezuela non sono ancora stati decisi ufficialmente?

“E’ stata redatta una lista provvisoria con dei candidati che verra analizzata anche dall’ambasciata. Per quanto riguarda il criterio di scelta, secondo la lettera che ha mandato il segretario Elio Carozza ai Comites di tutto il mondo si deve dare precedenza ai giovani che hanno partecipato agli incontri organizzati dal Cgie. Poi sarà l'esecutivo di ogni Comites a fare una selezione accurata insieme ai rappresentanti Cgie”.

- Alla vigilia dell’evento come preocedono i lavori?

“Siamo in attesa di ricevere il programma della conferenza. Le aspettative sono alte. Purtroppo per via dei tagli agli italiani all’estero apportati dalla finanziaria, i Comites della Germania si sono rifiutati di mandare la lista dei partecipanti. Non considerano sensato inviare una commissione di giovani a discutere del loro futuro visto e considerato che alle loro richieste verrà risposto che non ci sono fondi per soddisfarle.

- Qual è la tua opinione riguardo a queste polemiche ed ai tagli che effettivamente danneggeranno la comunità italiana all’estero?

“Credo che dobbiamo capire che l'Italia è in crisi in questo momento, che sta tagliando gli eccessi. Certo bisogna rivedere i settori in cui si operano questi tagli. Abbiamo parlato tanto di lingua italiana e cultura… ma se non ci saranno i fondi come opereranno gli istituti? Vediamo dove sono gli eccessi, controlliamoli e non facciamo di tutta l’erba un fascio. Nel discorso che faremo alla conferenza sicuramente tratteremo questo tema. Ci prepareremo per far capire all'Italia l'importanza di noi italiani all'estero.

 

Chiara Nicotra/ La Voce D'italia

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