MARACAY - L'occasione è stata nuovamente l'Assemblea della FAIV-FEDESIV, Federazione delle Associazioni Italo Venezuelane e Federazione Sportiva degli stessi Centri, lo scorso 26 gennaio, questa volta a Maracay, importante città industriale del Centro del Venezuela, patria di quel commendatore Sindoni pioniere di tante battaglie a favore dei connazionali, potentissimo industriale in vari settori dell'economia locale e proprietario di una emittente televisiva nella città, sequestrato, torturato e spietatamente ucciso. Una città ad alta densità italiana, con un Club Italo-Venezuelano guidato da una Giunta direttiva composta da quarantenni e brulicante di attività sociali e culturali oltre che sportive, grazie anche ad un Comitato giovanile, guidato da Armando e Filomena Mauriello, attivo ed organizzatissimo. Ed a questo è stato affidato il compito di organizzare l'incontro dei giovani italiani del Venezuela, responsabilità compiuta con meticolosità per quanto riguarda la logistica, offrendo un ricevimento alle delegazioni giunte il venerdì sera, preparando il tavolo di lavoro per il sabato, e dulcis in fundo, provvedendo ai momenti di diversione in serata. Due i temi da trattare: l'organizzazione del Congresso Nazionale dei Giovani, previo alla Conferenza Mondiale indetta dal CGIE, e la costituzione di un'Associazione Nazionale di Giovani italiani, italo- venezuelani e discendenti del Venezuela. Per l'occasione, l'Agenda prevedeva la partecipazione in qualità di invitati speciali, della signora Margherita Cavani e del signor Mariano Palazzo, fondatrice e direttrice la prima e presidente della Dante di Maracay il secondo, di Annamaria Michelangelo, giovane vice presidente del CRAM Abruzzo, e il saluto in video-conferenza da Roma dell'on. Mariza Bafile. Promotore dell'incontro, il consigliere CGIE dr. Nello Collevecchio, coordinatore il giovane esperto CGIE Johnny Margiotta, moderatrice Germana Pieri. La partecipazione dei giovani è stata molto nutrita, con la presenza dei delegati di Apure, Barinas, Caracas, Guanare, Maracay, Maracaibo, Valera e Valencia. Il tutto con la copertura giornalistica della giovane inviata de La Voce d'Italia Chiara Nicotra.
La riunione si presentava ricca, dunque, di spunti di riflessione da poter discutere sui vari argomenti da presentare nel prossimo Congresso nazionale: cultura, lingua italiana, associazionismo, sport, informazione, ecc., per poi procedere con lo studio sulla formazione del Comitato promotore dell'Associazione giovanile. Un'assise composta da giovani laureati, per lo più avvocati, ed altri ancora studenti ed organizzatori di movimenti studenteschi, freschi freschi di una militanza attiva protagonista vittoriosa dell'ultimo Referendum venezuelano. Ragazzi preparatissimi, con la mente aperta e difensori dei diritti umani, abituati a difendere ad oltranza la libertà di pensiero, di espressione e di scelte.Dopo i saluti di rito e le introduzioni, Margiotta, coadiuvato deliziosamente e intelligentemente dalla giovane presidente del Comitato Giovanile dell'Associazione Toscana di Caracas Daniela De Santis, ha voluto fermamente concedere la parola ad ogni delegato, affinché tutti potessero esprimere le loro opinioni ed apportare le loro idee per quanto riguarda l'organizzazione del Congresso Nazionale dei Giovani CGIE. In merito, e per votazione unanime, é stata formata una Commissione di ragazzi provenienti dalle tre aree del Paese (Centro, Occidente ed Oriente), per stilare un documento finale propositivo.
Dopo la pausa pranzo, offerta dalla Casa d'Italia di Maracay, i lavori sono ripresi con maggior fluidità e professionalità, dimostrando quanto le nuove generazioni siano in capacità di promuovere ed organizzare iniziative di grande caratura, con chiarezza e freschezza di idee. Alcuni presidenti dei comitati giovanili delle diverse Associazioni regionali, come Onofrio De Bari, pugliese, hanno offerto le loro esperienze, apportando un contributo notevole alla stesura degli statuti e della composizione della futura Associazione nazionale. Unanime il consenso sulla necessità di coinvolgere capillarmente i ragazzi in ogni città, in ogni regione, appartenenti o no ad Associazioni (c'é infatti un notevole numero di giovani al di fuori di queste che non hanno accesso alle informazioni che li riguardano), di ogni ceto sociale, fede religiosa o ideologia politica. Lo spirito della costituenda Associazione deve essere quello di assoluto coinvolgimento senza discriminazioni, per poter così lavorare in sinergia con i giovani 'per i giovani'. Tornano dunque alla ribalta i più alti ideali al servizio della comunità senza esclusioni, nel pieno della democrazia. In conclusione della seconda tranche dei lavori, si è formata un'altra Commissione, composta per lo più da avvocati, per la stesura di una bozza di statuto, da sottoporre all'approvazione di tutti i delegati nel prossimo incontro fissato per il 29 marzo in località ancora da stabilire.
Così, dopo una riflessione approfondita sulle funzioni della costituenda Associazione nazionale, si sono dati regole e ritmi adeguati alla mentalità aperta e dinamica dei giovani con piena coscienza di responsabilità e serietà.
(Germana Pieri, L'Italo/Inform)
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