20 de abril de 2008

Assocamerestero: “Primi segnali di rallentamento per l’export italiano

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ROMA - Tiene l’export complessivo (+11,1%) e verso Ue (+6,7%) nei primi due mesi dell’anno ma i saldi migliorano soprattutto grazie alla brusca frenata dell’import

“Si cominciano ad avvertire sia gli effetti della congiuntura internazionale che del peggiorato clima di fiducia delle imprese: il miglioramento dei saldi della nostra bilancia commerciale può ricollegarsi non soltanto alla forza del made in Italy, che mantiene le posizioni raggiunte sui mercati esteri e continua a crescere, ma si mostra fortemente determinato da una brusca frenata delle importazioni. Su questi risultati – sostiene Gaetano Fausto Esposito, direttore generale di Assocamerestero commentando i dati resi noti dall'Istat – sembra dunque aver agito l'effetto combinato dell’incertezza dei mercati internazionali e della contrazione di ordini e scorte di magazzino, segnalato recentemente anche da altri osservatori”.

Le performance delle nostre esportazioni nei primi due mesi 2008 rimangono ancora positive, benché il confronto con i tassi di crescita dello stesso periodo 2007 riveli segnali di rallentamento del trend positivo osservato finora: nel periodo gennaio-febbraio 2007 l’export verso i Paesi UE cresceva al ritmo del 15,3% (a fronte del 6,7% del 2008), così come il totale delle vendite di prodotti italiani nel mondo (13,9% contro 11,1%).

Il surplus verso l’Europa passa da 530 milioni di euro dei primi due mesi 2007 ad oltre 1,14 miliardi nel 2008; si riduce inoltre il deficit verso il resto del mondo dai 5,5 miliardi di euro dello scorso anno ai 4,5 miliardi del periodo più recente. Netto anche il rallentamento delle importazioni, che crescono in valore ma registrano forti riduzioni dei tassi di crescita: gli acquisti dall’Europa passano dai 31,6 miliardi di euro del gennaio-febbraio dello scorso anno (quando crescevano del 10,1%) ai 33,2 miliardi del 2008 (con una variazione che si ferma al +4,7%). Più lieve il calo delle importazioni complessive, passate dai 57,9 miliardi di euro del 2007 ai circa 62,7 miliardi del 2008, con ritmi di crescita che variano però dal 9% al più recente 8,2%. (Inform)

 

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