18 de mayo de 2009

Venezuela: I tagli della finanziaria e le code al Consolato

CARACAS – Si è tenuta venerdì 15 maggio l’assemblea straordinaria del Comites di Caracas, in cui si è discusso principalmente delle conseguenze dei tagli della finanziaria, dei disegni di legge di riforma di Comites e Cgie e del prossimo referendum del 21 giugno a cui sono chiamati a votare gli italiani all’estero.

CARACAS – Si è tenuta venerdì 15 maggio l’assemblea straordinaria del Comites di Caracas, in cui si è discusso principalmente delle conseguenze dei tagli della finanziaria, dei disegni di legge di riforma di Comites e Cgie e del prossimo referendum del 21 giugno a cui sono chiamati a votare gli italiani all’estero.

Anche a causa del fatto che la riunione si è svolta in un giorno lavorativo, pochi erano i presenti: Michele Buscemi, Teresina Giustiniano, Pietro Incorvaia, Elisabeth Auteri, Anna Maria Fiore, Rosina Di Geronimo, Antonio Pucillo, Vitaliano Vita, Mario Martinelli, Francesco Michelangelo, Gennaro Rrusso, Nicola Di Mattia e il Console di Caracas Luis Cavalieri.

La riunione è iniziata con la lettura del verbale della scorsa assemblea approvato all’unanimità. Dopo aver richiesto che l’assemblea fosse registrata, Vita ha fatto notare che, sicuramente non appositamente, nel verbale scorso non erano stati inseriti alcuni dettagli.

Luis Cavalieri ha fatto il punto della situazione del Consolato in seguito agli ingenti tagli della Finanziaria 2009:

“Sono stati licenziati 34 giovani ma, fortunatamente, i digitatori per cui era prevista la scadenza del contratto il 30 giugno, rimarranno fino al 30 settembre. Sono tornate ad esserci le file al Consolato, ma le file vi sono in tutti i consolati ed anche negli uffici pubblici in Italia”.

Il presidente del Comites Buscemi ha introdotto poi il tema della riforma delle rappresentanze degli italiani all’estero. In Parlamento si presenteranno vari progetti che vanno dalla scelta del suffragio universale dei membri del Cgie con liste proprie all’eliminazione di tale istituzione.

“In Venezuela – ha fatto notare Buscemi - il Comites e il Cgie lavorano insieme in sintonia. In altri paesi esiste spesso, invece, un divorzio tra i due. Sarebbe utile conformare una commissione ad hoc per proporre delle osservazioni al disegno di legge che sarà discusso in Parlamento”. Si è deciso poi che le proposte e i suggerimenti riguardanti la riforma del Comites venissero raccolte entro 30 giorni.

“Nei progetti è fondamentale – ha puntualizzato Vita – indicare degli strumenti affinché non ci possano essere dei brogli nell’elezione dei membri del Comites”.

Il Console ha esposto le difficoltà pratiche del voto per corrispondenza che si svolgerà a giugno:

“Far votare per il referendum gli italiani all’estero ha un costo altissimo per il Consolato”. Ha portato allora l’esempio del regolamento del voto degli inglesi all’estero: questi ultimi infatti ogni anno inviano una richiesta di voto. Questo meccanismo implica una riduzione degli elettori e quindi una riduzione di costi.

Il prossimo referendum verte su una legge elettorale, il ‘Porcellum’, alquanto complessa, tanto complessa spesso da non essere compresa dagli elettori. Il quesito del referendum verte sull’eliminazione del premio di maggioranza alla lista più votata. Che cosa significa? La maggior parte degli italiani all’estero hanno gli strumenti per poter comprendere il quesito e decidere cosa votare?

“A seguito della bonifica dell’anagrafe – informa inoltre -, gli elettori in Venezuela sono aumentati quasi del 50%: sono passati da 54.000 a 71.049. Per la prossima votazione si è scelto di inviare i plichi con la compagnia Ipostel. E’ aberrante che in Venezuela vi siano così tanti casi di documenti d’identità in cui risulti un domicilio falso. Questo determina che spesso le buste non arrivano agli elettori”.

Oltre ad annunciare per il primo giugno l’assunzione del Console generale Giovanni Davoli, il Dr. Luis Cavalieri ha comunicato alcuni dettagli sui servizi consolari:

“A causa della lentezza del sistema, lavoriamo con minore velocità e quindi la scadenza per la consegna del passaporto è stata posposta da 7 a 10 giorni. Come richiesto, l’orario d’ingresso nelle installazioni del Consolato è stata anticipato alle 8:00. L’ufficio di stato civile riceve 20 persone al giorno per una scelta di principio per cui si privilegia chi è già cittadino italiano. L’ufficio cittadinanza deve essere sicuramente potenziato, ma il suo lavoro è molto delicato in quanto spesso pervengono atti di nascita falsi. I passaporti rilasciati fino ad oggi rimangono validi anche dopo l’entrata in vigore del passaporto biometrico”.

Il presidente del Comites ha letto una lettera inviata da Mauro Montanari in cui si denunciano le gravi conseguenze per la collettività italiania all’estero dei tagli della finanziaria. “Non sarà organizzata – scrive Montanari – una Conferenza dei giovani né sarà costruito un Museo dell’emigrazione. Non potrebbero essere ridotti i costi del corpo diplomatico? Un esempio: un autista dell’Ambasciata in Venezuela guadagna 6.500 euro”.

“Gli stipendi italiani sono pubblici e vi è assoluta trasparenza – ha risposto il Console -. E’ certo che la spesa per i diplomatici e i funzionari della Farnesina è ingente”.

Buscemi ha concluso la riunione lanciando un appello alla Federazione degli abruzzesi nel mondo e alla Fondazione “Abruzzo solidale” a far confluire i fondi raccolti per i terremotati in un unico conto che potrebbe essere aperto dall’Ambasciata o dal Consolato.

Barbara Meo Evoli//La Voce d´Italia

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