21 de mayo de 2008

Cavenit, approvato il bilancio

 

image L’obiettivo delineato dal presidente Trevisi: fare arrivare le piccole e medie imprese italiane attraverso joint-venture con le multinazionali già presenti in Venezuela

CARACAS - Si conclude un altro anno per la Cavenit. Come consuetudine, i soci si incontrano presso il Civ e all’unanimità approvano il bilancio, dopo aver ascoltato con attenzione le parole del presidente. Giorgio Trevisi non ha deluso la platea, affiancato dall’ambasciatore Maccotta, pronuncia un discorso di ampio respiro, partendo proprio dalla politica estera. “La contrapposizione con gli Stati Uniti è quotidiana” esordisce Trevisi, che poi ricorda come sia improbabile il ritorno della comunità andina del Venezuela, mentre la visibilità internazionale aumenta.

“E’ ben noto- continua il presidente- che il lavoro realizzato dalla Camera, l’Ice, l’Ambasciata e per le multinazionali italiane, da Ghella, Impregilo, Astaldi, hanno dato ottimi frutti, come abbiamo mostrato alla conferenza annuale di Assocamerestero a Livorno”. Qui è stato presentato un progetto pilota per aiutare le imprese italiana ad investire qui. L’idea di fondo è semplicissima. Una piccola e media impresa italiana da sola in Venezuela non investirebbe mai. Troppi i rischi, inflazione, svalutazioni improvvise, controllo cambiario. Un quadro che spaventa chiunque, soprattutto le aziende a conduzione familiare che in Italia sono la maggioranza, e se investano, lo fanno nell’Est Europa. Se però le multinazionali italiane Venezuela (Astaldi, per esempio) affiancano le aziende italiane, con la rete di contatti e di conoscenze maturate negli anni, diventano un’importante garanzia contro i rischi del paese. Il risultato? Si uniscono le forze per l’ internazionalizzare delle imprese italiane.

I soci ascoltano in silenzio, Trevisi parla lentamente, e ricorda come “lo sviluppo dell’economia venezolana ha fatto registrare un’eccellente performance del Pil dell’8,4 %, che ha confermato 17 trimestri consecutivi di crescita ad un valore in media del 10%. Nonostante questo bisogna sottolineare un peggioramente importante dell’inflazione, consolidata a 22%, molto superiore al 12% proposta dal Banco Centrale”. Riguardo all’interscambio economico tra Italia e Venezuela, il bel paese è in miglior posizione rispetto a Germania e Spagna, e leader tra i paesi europei in relazione all’interscambio commerciale con il Venezuela. “Questo conferma la preferenza per il consumo dei prodotti italiani”. Per concludere i ringraziamenti di rito all’ingegnere Cattabriga e tutto lo staff della Camera. Anno dopo anno aumentano le attività, mentre il bilancio si mantiene in attivo.

Piero Armenti - 19/5/08//La Voce d´Italia

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