20 de julio de 2008

SEN. MANTICA SOTTOSEGRETARIO ITALIANI NEL MONDO - GIOVANI ITALIANI NEL MONDO "ASSEMBLEA A ROMA DAL 15 AL 18 DICEMBRE"


“L’Assemblea dei Giovani Italiani nel mondo, che si terrà a Roma dal 15 al 18 dicembre presso l’Auditorium del Parco della Musica ed al quale prenderanno parte circa 500 rappresentanti delle comunità sparse per il mondo, rappresenta uno dei punti di una certa rilevanza politica politica per il Governo” lo ha ribadito il Sottosegretario agli Affari Esteri con delega per gli Italiani nel Mondo, Sen. Alfredo Mantica, nel corso di un’intervista video online su ItaliaLavorotv/ Italiannetwork ( all’indomani dell’incontro con il Comitato di Presidenza del CGIE con il quale è stata fatta un’ampia riflessione sui diversi aspetti connessi a questo importante appuntamento.
“E’ un appuntamento di grande rilevanza politica – ha detto il Sottosegretario Mantica- perché credo che sia finita un’epoca nel rapporto fra i sistemi di rappresentanza delle comunità italiane e la madre-patria. ...“I prossimi cinque anni saranno di grande cambiamento” ha proseguito Mantica, che intende chiedere proprio ai giovani che non sono nati in Italia ma sono di origine italiana che cosa significa oggi essere italiani nel mondo e che cosa di debba realizzare perché questa comunità nata dall’emigrazione diventi una comunità con una identità ed un senso della comunità nazionale nuovo e diverso “.
Giovani che avranno un ruolo di tipo politico. “Delegati, che hanno prodotto una serie di documenti che vogliamo leggere con grande attenzione e come per tutte le assemblee vorrei ricavare delle indicazioni sulla costituenda nuova comunità nazionale”. Di qui la discussione su cosa sia l’identità culturale, la cultura italiana, una comunità di italiani del mondo.” “Esistono – ha aggiunto l’esponente di Governo - molte realtà che parlano la lingua italiana, che seguono gli sviluppi della cultura italiana ma che non sono nemmeno di origine italiana. Anche a loro si deve “aprire” l’appartenenza a questa comunità. Io sono convinto che in futuro ci sarà una comunità di lingua, di costumi e di destino comune che trova nelle radici della nostra cultura le ragioni dello stare insieme.”
“La partecipazione di questi giovani non sarà solo di tipo culturale ma anche politico,come è proprio di una rappresentanza, per avere un peso ed un valore nel Paese. Una rappresentanza che abbia una radice nella rappresentazione di un territorio e quindi legata ai problemi del territorio.” Definire ancor oggi genericamente che esistono gli italiani all’estero va bene- ha aggiunto Mantica- ma dobbiamo essere coscienti che esistono delle realtà che sono molto diverse. Ogni territorio e’ punto ed origine di una esperienza. Dunque la rappresentanza politica è necessaria al di là dei problemi della lingua e della cultura.
L'esponente del Governo si sofferma sulla questione della rappresentanza dei parlamentari eletti dalla Circoscrizione Estero, sul loro ruolo all'interno del Parlamento, ed ancora sulla questione del recupero della cittadinanza italiana ma va ben più in là. Mantica punta ad un principio di riconoscimento della cittadinanza che si apra non solo agli italiani nel mondo ma anche che coloro acquisiscono il diritto perché vengano a lavorare da noi, alla nuova emigrazione del mondo che diviene immigrazione in Italia o che nasce in Italia”. Si tratta di “un grande salto di qualita’ perche’ per il Sen. Mantica potrà così diventare italiano “chi ama l’Italia” per “libera scelta”. Un principio che tiene conto del “fallimento del multiculturalismo in Europa, Francia, Germania, Inghilterra, che non ha funzionato”.. “perche’ “voluto” e non perché ci si riconosce in alcuni valori”.
E l’esponente del Governo punta anche ad altri cambiamenti e parla di un “salto di qualita’” anche sul fronte della diffusione e dell’insegnamento della lingua italiana... E’ “ un investimento che non solo ha un ritorno culturale ma anche commerciale se lo accoppiamo ad altro concetto: quello della cultura italiana, dell’eccellenza della cultura italiana”. “Spero di riuscire anche se la situazione non è facile” ammette Mantica, che ha invitato il CGIE, dal quale “ho avuto risposte positive” a guardare con grande coscienza se la spesa che si sta facendo sia la migliore o la piu’ efficiente , se ci siano sovrapposizioni di iniziative sacche di inefficienza”.
Un dato è certo il Sottosegretario Mantica connette al fattore Cultura grande rilevanza per gli italiani all’estero. “Ho chiesto anche la delega alla Cultura al Ministro Frattini perche’ ritengo che in prospettiva vadano sempre piu’ assieme i due aspetti e sogno ed ho la speranza di replicare l’esperienza francese del Ministero della francofonia.”... Bisogna parlare la nostra lingua per difenderla e diffonderla. Usiamoci per stimolare questa conoscenza..In Giappone ci sono 92 università presso le quali si insegna la lingua italiana…. Dovremmo apprendere dagli stranieri” “Dovremmo avere un po’ più di orgoglio”. “Ci lamentiamo delle nostre università così depresse ma come mai abbiamo settemila giovani che occupano posti di eccellenza nelle universita’ cosiddette famose nel mondo ?”. La domanda la rivolgerà direttamente agli italians che prenderanno parte all’Assemblea dei giovani a dicembre .
Ed a proposito di finanziamenti, che cosa tenterà di salvare dai tagli del Ministro Tremonti ?
“Il piu’ doloroso fra i tagli, quello sull’assistenza sociale e sulle pensioni sociali anche perché al di la’ del valore di cento o duecento euro, c’è un grande valore simbolico per quanti sono in difficolta’. Sapere che qualcuno del tuo paese ti pensa, ti assiste è importante, al di la del valore della cifra che ricevi. Tagliarli od eliminarli ritengo sarebbe un delitto”. “Sul resto possiamo discutere circa le priorità.”
Infine, “Se è vero che l’Italia deve molto ai suoi figli perche’ li ha costretti ad andare all’estero, e’ anche vero che ci sono anche molte storie di successo… anche l’Italia puo’ avere bisogno dei suoi figli che stanno all’estero”.(26/06/2008-ITL/ITNET)

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