1 de julio de 2008

Il deputato Fabio Porta (Pd) parla di immigrazione, di ICI e dei tagli alle risorse pubbliche per gli italiani all’estero

“Dal vissuto degli italiani all’estero la soluzione per il problema dell’immigrazione in Italia”

 

ROMA - Fabio Porta, deputato del Pd eletto in Sud America, è fra i parlamentari della circoscrizione Estero che quest’anno hanno varcato per la prima volta il portone di Montecitorio. Classe 1963, Porta ha alle spalle variegate esperienze nel campo della ricerca (sociologia), dell’attività sindacale e, in qualità di vice presidente del Comites di Rosario, della rappresentanza dei nostri connazionali all’estero. Lo abbiamo incontrato al termine dell’incontro “Migranti come noi. Accoglienza, integrazione, sicurezza nell’esperienza dei parlamentari del Pd all’estero ”, svoltosi a Roma presso la Sala delle Colonne della Camera. Un’intervista che pur prendendo spunto dalla tematica dell’incontro, spazia anche su altri aspetti di attualità per gli italiani all’estero.  

In Italia l’immigrazione viene  spesso posta in relazione al problema della sicurezza. Anche in base alla sua esperienza di italiano all’estero che idea si è fatto di questo approccio alla realtà migratoria?

Bisognerebbe affrontare le politiche per l’immigrazione con un’ottica che si basi su valori, che sono propri dell’esperienza del centro sinistra e del Partito democratico, come l’integrazione e l’accoglienza. Gli stessi valori, chi ha vissuto sulla propria pelle il problema ed il dramma dell’emigrazione, li conosce bene. Occorre sapere che dalla nostra esperienza di migranti possono venire soluzioni e suggestioni su come affrontare oggi il problema dell’immigrazione in Italia. Il vissuto degli italiani all’estero, non essendo soltanto memoria, ci aiuta anche a mettere in risalto le esperienze di quei paesi che oggi vivono la questione dell’integrazione degli stranieri in una maniera molto più positiva di quanto non faccia in questi giorni l’Italia.

In questi giorni si parla anche della riduzione dei fondi per i capitoli di spesa degli italiani all’estero…

I tagli alle risorse per l’assistenza degli italiani all’estero e alla rete consolare confermano la visione miope di un esecutivo che va a colpire proprio dove le nostre comunità nel mondo vivono in maniera più evidente il loro disagio. Dopo i discorsi della campagna elettorale e la lettera inviate dal premier Berlusconi a tutti gli elettori all’estero, a poche settimane dal suo insediamento il governo cambia rotta e interviene su quei provvedimenti che il centro sinistra aveva introdotto nella finanziaria proprio al fine di rafforzare le politiche per gli italiani all’estero. E’ un brutto inizio. 

Un altro tema che tiene banco è quello della mancata estensione a tutti gli italiani all’estero dell’esenzione dall’ICI. Un’esclusione che potrebbe forse non essere definitiva.

Sull’esito della vicenda ICI, visto l’andamento generale delle cose, sono pessimista. Credo comunque che sia positiva l’accettazione da parte del governo dell’ordine del giorno che chiede l’estensione dell’esenzione dall’Imposta comunale sugli immobili all’abitazione in patria degli italiani all’estero. Questo risultato è stato probabilmente ottenuto grazie ai comuni sforzi dei parlamentari eletti all’estero di maggioranza e opposizione. 

Spero che rappresenti il segnale di un mutato atteggiamento da parte del governo. Bisogna in ogni caso ricordare che l’ordine del giorno è una soluzione molto soft in quanto non obbliga l’esecutivo ad agire. Il governo lo ha recepito per dare un segnale positivo, ma adesso sarebbe importante che si arrivasse ad una soluzione concreta. (Goffredo Morgia/Inform)

No hay comentarios.:

Publicar un comentario

COMENTA LA NOTICIA AQUÍ...ES FÁCIL!